Ventiseiesima Festa del Vino
Montevago
9-10 Settembre Montevago
Sabato 9 e Domenica 10 Settembre due giorni dedicati alle eccellenze territoriali del Belìce Cultura, musica ed eventi per celebrare il vino e l’olio del centro belicino e delle Terre Sicane che attende esperti ed appassionati per due giorni di festa. Degustazioni in programma con una selezione di vini e oli delle aziende del territorio, i vini ospiti del Friuli
Venezia Giulia ed i piatti tipici della cucina tradizionale. Partnership con Le Vie dei Tesori per un racconto del paese vecchio distrutto dal terremoto
Montevago – È con grande entusiasmo che Montevago accoglierà il ritorno della tanto attesa Festa del Vino, un evento che celebra l’arte, la cultura e l’enogastronomia in programma Sabato 9 e Domenica 10 Settembre. La ventiseiesima edizione si svolgerà il secondo weekend di settembre, si inizia la mattina (con replica la domenica) con una passeggiata
tra i ruderi dell’antica Cattedrale del paese vecchio e il museo open air “Percorsi visivi” a cura de Le Vie dei Tesori (nell’ambito della terza edizione del Borghi dei Tesori Fest). L’evento è inserito all’interno del calendario di Menfi Città Italiana del Vino 2023 e coinvolge tutto il territorio delle Terre Sicane e della Valle del Belice: “Abbiamo pensato di invitare i viticoltori del Carso e gli organizzatori degli eventi di Duino Aurisina Città Italiana del Vino 2022 –
racconta il Sindaco Margherita La Rocca – far crescere un territorio significa confrontarsi anche sui vini e la ventiseiesima festa del vino di Montevago vuole sempre di più diventare un attrattore importante per tutto il comprensorio”. Cerimonia di apertura Sabato alle 18 al Baglio Ingoglia, sede dell’Enoteca della Strada del Vino delle Terre Sicane, con il via all’evento a cui parteciperanno le istituzioni del territorio e poi, a seguire, una degustazione comparativa tra ilCatarratto di Montevago e la Vitoska Friulana. Dalle 20, in Piazza della Repubblica, presenti
i sommelier AIS e i produttori delle quindici cantine del territorio con banchi di degustazione e di assaggio con i prodotti tipici locali e spettacoli musicali live che intratterranno ospiti e winelovers: “La ventiseiesima Festa del Vino rappresenta un’occasione per riunire la comunità locale e i visitatori in un clima di festa e convivialità – sottolinea l’Assessore al ramo Francesco Russo – Il programma è ricco di eventi coinvolgenti e attività per tutte le età
(abbiamo anche coinvolto gli artisti di strada) ed i partecipanti potranno godere dei vini e degli
straordinari prodotti del territorio”.
All’evento, realizzato con il contributo dell’Assessorato dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea e con gli sponsor Agenzia Formativa e Eris, spazio anche al mondo olivicolo con la degustazione degli oli di Montevago con un approfondimento a cura di Maria 9-10 Settembre Montevago
Antonietta Pioppo, giornalista ed EVO professional taster in programma la Domenica alle ore 11 al Baglio Ingoglia.
Le cantine presenti Antico Frantoio, Corbera, Cellaro, Di Giovanna, Domina Miccina, Donnafugata, Giovinco, Giuseppe Palazzolo, La Chiusa, Le Sette Aje, Mandrarossa, Planeta, Semele, Tenuta Stoccatello, Tenimenti del Belice, Salvatore Tamburello, Marchesi di Rampingallo e l’Associazione dei Viticoltori del Carso – Društvo Vinogradnikovs Kras con
diverse proposte di Malvasia, Vitoska e Terano.
I luoghi
Montevago
E’ sul lembo più occidentale dell’agrigentino, su terre che guardano le colline del Carboy, che nasce Montevago, popolata di genti che a quelle terre hanno legato il loro destino di piccoli proprietari terrieri ed agricoltori. Fu don Rutilo Xirotta nel 1636 a fondarla, avvalendosi del regio editto di Licentia Populandi. Anche questa comunità si avvalse della possibilità di impiantare vigna purché si impegnasse a coltivare frumento nelle regia terra degli spagnoli.
Immerso in una natura straordinaria, Montevago ha tenuto fede, diventando insieme a Menfi,
uno dei territori più vitati della Sicilia. Come tanti comuni della Valle del Belice, anche Montevago ha subito la forza distruttiva del terremoto del ’68, tanto da abbandonare il sito originale per essere ricostruita altrove. Assolutamente da visitare i ruderi della città. Intorno a Montevago si possono ammirare due zone archeologiche: contrada Caliata con resti di un casale musulmano e contrada Mastroagostino dove si trovano i resti di una villa rustica romana che
risalgono al II secolo a.C. E poi ancora il bosco del Magaggiaro, un’area naturalistica attrezzata e il complesso delle Terme Acqua Pia, con sorgenti di acque calde.
La Chiusa
Montevago
L’azienda agricola BIO La Chiusa si trova in contrada La chiusa-Beviero a Montevago (Ag), nella Sicilia Sud-Occidentale a 400 metri s.l.m. e a 20 Km dalla costa, su un altopiano calcarenitico accarezzato costantemente dal Libeccio e dal Maestrale. Limitrofa ai ruderi del vecchio paese (distrutto dal terremoto del 68), l’azienda si estende fra vigneti e uliveti per quasi 10 ha. Le uve godono di un clima gentile, le brezze saline del mare, a poca distanza,
giungono miti e la terra, da sempre generosa, dona ai frutti mineralità e profumi unici. La famiglia Ientile, che vede in Stefano il suo attore principale, architetto di città e vignaiolo, 9-10 Settembre Montevago
hanno scommesso sulla qualità, sul lavoro artigianale e sul rispetto del territorio e dell’ambiente. La Chiusa coltiva e vinificA, senza l’uso di sostanze chimiche, il Catarratto, il Grillo, il Syrah, il Nerello Mascalese e il Perricone, assecondando l’essenza del frutto ed esaltandone le naturali inclinazioni. In questo luogo ricco di storia, Stefano è tornato per fare il vino e reimparare dal vino.
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