Tre Bicchieri 2024 della Sicilia. Il ritorno in grande stile dei bianchi
Sono 27 i vini che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.
AV 01 Catarratto Orange 2021 Rallo Cavadiserpe Mandrarossa 2021 Cantine SettesoliCerasuolo di Vittoria Cl. 2021 Tenuta BastonacaEtna Bianco 2022 MonteleoneEtna Bianco A’Puddara 2021 Tenuta di FessinaEtna Bianco Arcuria 2021 GraciEtna Bianco Cavanera Ripa di Scorciavacca 2022 FirriatoEtna Bianco Contrada Taccione 2021 PlanetaEtna Bianco Lenza di Munti 720 slm 2022 Cantine NicosiaEtna Bianco Sup. Contrada Villagrande 2019 Barone di VillagrandeEtna Bianco Sup. Contrada Volpare Frontebosco 2022 MaugeriEtna Rosato de Aetna 2022 Terra CostantinoEtna Rosso Alta Mora Guardiola 2019 Alta MoraEtna Rosso Contrada Pietrarizzo 2020 Francesco TornatoreEtna Rosso Contrada Zottorinoto Ris. 2019 CottaneraEtna Rosso Ghiaia Nera Tenute Tascante 2021 Tasca d’AlmeritaEtna Rosso San Lorenzo Piano delle Colombe 2020 Girolamo RussoEtna Rosso V. Barbagalli 2020 PietradolceFamiliy and Friends Firraru 2021 Feudo MaccariFaro 2021 Le CasematteInfatata 2022 CaravaglioMarsala Vergine Ris. 2011 Duca di Salaparuta – FlorioMoro di Testa 2020 Feudi del PisciottoPassito di Pantelleria Ben Ryé 2020 DonnafugataSalealto Tenuta Ficuzza 2021 CusumanoSicilia Grillo Kheirè 2022 Tenuta Gorghi TondiSicilia Rosso Magma 2020 Frank Cornelissen
La regione sta esprimendo, e non da ora, uno straordinario dinamismo che l’ha portata ad occupare posizioni di rilievo sul mercato italiano e su quello internazionale. Ma se la grande affermazione di vini siciliani, la “sicilian renaissance” di qualche anno fa era trainata dai rossi, Nero d’Avola in primis, negli ultimi anni abbiamo visto un ritorno in grande stile dei bianchi.Più della metà dei premi, infatti, quest’anno va a bianchi di gran classe, da uve autoctone, complessi, profondi, capaci di evolvere nel tempo, ma anche irresistibili alla beva.
Ovviamente i rossi tengono le posizioni, e gli 11 premiati sono vini di carattere, ricchi, longevi ma buonissimi anche da giovani. Il comparto dei vini “naturali”, se così vogliamo definirli, qui nell’isola è un pieno fermento, e offre una serie di etichette che oltre ai requisiti di rito si presentano impeccabili e ben eseguiti anche nel bicchiere del degustatore più esigente… come non premiarli? La ragione è probabilmente nel fatto che si è affacciata alla ribalta una nuova generazione di professionisti di vigna e di cantina preparatissima tecnicamente, ma che ha ben chiari ideali e obiettivi. Una combinazione che non può fallire.
Tre Bicchieri 2024 della Sicilia. I vini dell’Etna
Un’ultima considerazione: quasi due terzi dei premi vanno ai bianchi e ai rossi (e ad un rosato) dalle vigne dell’Etna. Ancora una conferma della straordinaria vocazione di questo terroir che ogni anno riesce a sorprenderci con assaggi memorabili. Ma è tutta la Sicilia che cammina spedita sulla via della qualità, in ogni stile, in ogni zona, quali che siano le dimensioni delle aziende, dalla grande cooperativa al piccolo vignaiolo artigiano o il produttore blasonato noto a livello internazionale.
Tre Bicchieri 2024 della Sicilia. Le novità
Diamo il benvenuto alle aziende che per la prima volta conquistano il nostro prestigioso riconoscimento: Tenuta Bastonaca con il Cerasuolo di Vittoria Classico ’21, Frank Cornelissen con Magma Rosso ’20, Barone di Villagrande con l’Etna Bianco Sup. Contrada Villagrande 2019, Terra Costantino con l’Etna Rosato de Aetna ’22 e infine Florio con il Marsala Vergine Riserva ’11, un vino “antico” ma di straordinario fascino, che speriamo contribuirà a rilanciare questo storico vino nel mondo.
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