DELLA COREOGRAFA OONA DOHERTY
Fonderie Limone di Moncalieri – 22 e 23 settembre 2023, ore 20.45
Torinodanza Festival mantiene il suo impegno a presentare le tendenze emergenti della coreografia contemporanea, emblematicamente rappresentate in questa edizione da Oona Doherty, giovane artista di Belfast ed esponente di punta della scena femminile europea, insignita del Leone d’Argento nel 2021 alla Biennale Danza di Venezia. Con Navy Blue riflette sulle disuguaglianze sociali, le identità di genere, le ingiustizie del capitalismo contemporaneo con uno stile che si muove tra il sublime e il punk. Lo spettacolo, che andrà in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri il 22 e il 23 settembre alle ore 20.45, è ambientato in una fabbrica dove i danzatori in uniforme operaia si muovono sulle musiche di Rachmaninov e Jamie XX, immersi nel blu della notte che li avvolge.
Questo allestimento è sostenuto dal network europeo BPDA – Big Pulse Dance Alliance.
Navy Blue è il primo lavoro di Oona Doherty per il grande palcoscenico, il più ambizioso affrontato fino a questo momento; una coreografia scura per dodici danzatori da tutta Europa che si muovono in tuta operaia (o carceraria), immersi nel blu. Nella prima parte danzano all’unisono sulle note del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Rachmaninov, come intrappolati in un algoritmo distruttivo, combattuti tra la fascinazione per l’armonia e il desiderio di romperne ordine e regole. Nella seconda parte i corpi si liberano con movimenti in forma di lotta e resistenza, sulla colonna sonora di Jamie XX: si rompe l’armonia della danza, stretta nelle regole gerarchiche del balletto classico, e si cerca un gesto di ribellione che rappresenti una possibile forma di cambiamento sociale.
Doherty traduce l’ideale classico di crisi e redenzione nel presente: l’unisono del balletto classico è arricchito di paura e trascinato verso un terrore esistenziale. Finché non emerge una rinascita, un tentativo di libertà e di un nuovo futuro.
Scheda dello spettacolo
Dodici danzatori in uniformi blu cascano nello spazio.
Dalla morte della forma e dell’ordine fino a una rinascita.
Della durata approssimativa di un’ora, il lavoro si compone di due parti distinte.
Prima parte: L’oppressione. La macchina che danza, danza, danza. Come un algoritmo in loop, senza senso. L’onda capitalista senza fine. Per assicurare produzione dopo produzione dopo produzione. Continua ad andare avanti a qualsiasi costo. Il lavoro. È un brutto posto, dove cala una profonda notte blu navy.
Seconda parte: sottomissione nell’amore. Speranza fuori dalle ferite della violenza e le macchine capitaliste. Torniamo indietro al nero galattico dello spazio profondo. La prima luce, il primo suono. Le prime persone sulla terra. È un reset? È il futuro? È l’oggi? Cosa abbiamo fatto? Dissolvendoci nell’oscurità tornando a essere atomi ed energia, come l’inizio che una volta eravamo e che torneremo a essere ancora.
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