DAL 20 AL 30 SETTEMBRE 2023
PALERMO
CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA – EX OFFICINE DUCROT
TEATRO, DANZA, MUSICA, ARTI PERFORMATIVE
RAQUEL ASENSI – MARIAGIULIA COLACE – PICCOLA COMPAGNIA DAMMACCO – FRA DE ISABELLA – ROBERTA LIDIA DE STEFANO –
VERA DI LECCE – ECO DI FONDO – FANNY & ALEXANDER – EVA GEATTI – GAIA GINEVRA GIORGI – YANN LHEUREUX – TAKA KAGITOMI – MAMMAFOTOGRAMMA – MISSING EAR (Matteo Gualeni) – OOOPOPOIOOO (Valeria Sturba – Vincenzo Vasi) – PIS (Passami Il sale) – SPLENDORE –
COMPAGNIA TPO – SASHA WALTZ – QUINTOEQUILIBRIO – CALIBRO 35 – SANTAMAREA – BARIGAZZI
PROGETTO CROSSROADS Progetto Amuní, Teatro Magro, Bartolini-Baronio, SMouth (GRE), Medeber Teatro (BEL), Sozial Label (GER)
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CARTELLA STAMPA COMPLETA
MERCURIO FESTIVAL 2023_V edizione_ph Nayeli Salas
CALIBRO 35
SASHA WALTZ_Ph Michal Mualem
FANNY & ALEXANDER_Armunia_Ph di Antonio Ficai
COMPAGNIA TPO_Bleu!
Ritorna dal 20 al 30 settembre a Palermo Mercurio, il festival internazionale dedicato alla creazione multidisciplinare contemporanea e alle performing arts. La rassegna che, anche quest’anno, invaderà i Cantieri Culturali alla Zisa, dallo Spazio Franco allo Spazio Tre Navate, dall’Arci Tavola Tonda allo Spazio Marceau, dall’Averna Spazio Open al NOZ, dal CreZi Plus alle Botteghe, giunge alla sua V edizione.
Un traguardo importante per Mercurio, prodotto Altro e Spazio Franco con la curatela di Giuseppe Provinzano, che conferma il successo di una visione: mettere gli artisti al centro delle scelte artistiche, per scardinare i tradizionali meccanismi di selezione, a favore di una direzione plurale e partecipata. La quinta edizione continua infatti nel percorso che ha contraddistinto l’identità del festival sin dalla sua nascita, coinvolgendo artisti e compagnie nella scrittura del programma grazie al modello sperimentale del passaggio di testimone tra artisti da un’edizione a quella successiva. Un meccanismo unico nel panorama nazionale che in questi anni ha messo la compagnia Babel curatrice del festival e il suo “quartier generale”, lo Spazio Franco, al centro di importanti processi di produzione e scambio artistico, facendo di Mercurio festival uno dei palcoscenici più interessanti e internazionali del sud Italia, che in questi 5 anni é stato attraversato da grandi talenti e grandi nomi del teatro, della danza e della musica (César Brie, Alessandro Sciarroni, Giorgina Pi, Chiara Bersani, Babilonia Teatri, Sotterraneo, Marlene Kuntz, Rappresentante di Lista solo per citarne alcuni).
“Siamo al 1mo lustro del Mercurio Festival e possiamo tirare un 1mo bilancio sulla sua dinamica originale e sperimentale”, afferma Giuseppe Provinzano. L’esperimento sembra essere riuscito: Mercurio è un festival dinamico e fuori dagli schemi, differente dagli altri festival nazionali laddove il suo modus operandi è garanzia di un certo scardinamento delle dinamiche di selezione che portano i festival italiani a somigliarsi un po tutti. Gli artisti sono coinvolti come non mai: non solo nella scelta dei colleghi da invitare ma nell’animare il Festival e mettersi nelle condizioni che questo possa sublimare il proprio lavoro, non una vetrina ma uno spazio di condivisione tra pubblico e artisti”.
Su questa scia, approda quest’anno, a Mercurio come progetto speciale in collaborazione con il Goethe-Institut di Palermo, la celebre compagnia di danza Sasha Waltz & Guests con In C, uno dei suoi spettacoli più iconici che ha girato il mondo e che sarà declinato in una versione prodotta specificatamente per il festival, formando dei danzatori e danzatrici nostrani mettendo in pratica il metodo di produzione artistica flessibile e innovativa della grande coreografa, danzatrice e regista tedesca.
Tra gli ospiti di questa edizione: la pluripremiata compagnia teatrale ravennate Fanny & Alexander con un debutto in prima nazionale, la Piccola Compagnia Dammacco dei premi Ubu Mariano Dammacco e Serena Balivo, la poliedrica TPO con il suo teatro per le nuove generazioni, la performer e attivista spagnola Raquel Asensi, il musicista giapponese Taka Kagitomi, il duo Ooopopoiooo dei maghi del theremin Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, Roberta Lidia De Stefano vincitrice del Premio Mariangela Melato 2023, la mitica band rock strumentale italiana Calibro 35 freschi del successo del loro ultimo album “Nouvelles Aventures”.
Sono alcuni degli artisti di punta che segneranno undici giorni di musica, teatro, danza, performance e dj set, per un festival in cui si incontreranno artisti e artiste, musicisti, autrici, collettivi, provenienti dalle diverse anime che attraversano lo scenario della creazione multidisciplinare contemporanea.
Mercurio festival è prodotto da Altro e Spazio Franco con Babel, Crowd Fo(u)ndation, Fat Sounds, Latitudini e ETS Cantieri Culturali alla Zisa; è sostenuto da Ministero della Cultura, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo Regione Siciliana, Assessorato alla Cultura – Comune di Palermo, Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, Comunità Europea – Creative Europe, Fondazione Alta Mane Italia; in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Palermo, Teatro Biondo, Institute Culturel Français, Verein Dusseldorf Palermo, Instituto Cervantes, Goethe-Institut, Arci Tavola Tonda, CreZi Plus, Spazio Marceau, NOZ-Nuove Officine Zisa, Lumpen. Sponsor del festival: Averna, Forst in Sicilia.
Saluto con grande entusiasmo la V edizione del Mercurio Festival, dichiara l’Assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana Elvira Amata, iniziativa ormai consolidata nel tempo, che rappresenta indiscutibilmente un appuntamento molto atteso nel panorama artistico e culturale per la ricchezza del programma e degli eventi previsti che costituisce, al contempo, una sintesi perfetta delle migliori espressioni artistiche, dalla danza, alla musica e al teatro. Piace cogliere la forte connotazione multidisciplinare che il Festival nel suo complesso esprime coniugandosi perfettamente con la mission dell’Assessorato che ho l’onore di guidare impegnato significativamente nel profilare un’offerta culturale il più possibile integrata e completa da destinare al territorio. Sono certa che anche quest’anno si registrerà un grande successo, come già accaduto nelle edizioni precedenti, e colgo l’occasione per augurare la migliore riuscita del Festival.
Il Mercurio Festival è ormai un appuntamento fisso e imperdibile della programmazione artistica e culturale di Palermo, dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, che chiude la stagione estiva e apre quella autunnale. Un festival che, animando in lungo e in largo tutti i Cantieri Culturali alla Zisa – Ex Officine Ducrot, rappresenta un esempio di proficua collaborazione e sinergia tra una realtà consolidata come lo Spazio Franco e il Comune di Palermo. Una programmazione trasversale e per tutti i gusti: per chi ama il teatro, la danza, la musica, le arti visive e, non ultime, anche proposte artistiche per i più piccoli e le famiglie. Come amministrazione, riteniamo che l’arte e la cultura debbano essere accessibili a una platea quanto più ampia possibile e il Mercurio Festival ne è esempio lampante.
Titolo di questa edizione: An other present for you per offrire una diversa lettura del nostro presente attraverso il filtro molteplice delle arti; una pluralità di sguardi ed un pensiero critico che Mercurio coltiva in un percorso pluriennale di ricerca sulle questioni dei formati espressivi, sul rapporto con lo spazio pubblico, sulle stratificazioni culturali, sui processi di creazione di nuovi immaginari, sull’integrazione e sulle identità di genere.
PROGRAMMA
Primo esempio evidente di questo articolato impianto teorico è l’apertura di mercoledì 20 settembre che Mercurio dedica all’Europa, presentando al festival una tappa di Crossroads, il progetto europeo di scambio culturale promosso da Teatro Magro per l’integrazione di migranti e richiedenti asilo che ha coinvolto associazioni, artisti e compagnie di Italia, Grecia, Belgio e Germania: la compagnia greca SMouTh – Synergy of Music Theatre, la belga Medeber Teatro, l’associazione tedesca Sozial Label, l’associazione Asinitas, Teatro Magro e la compagnia multietnica Amunì. Tra installazioni audiovisive, performance itineranti e site specific, tutte in anteprima nazionale, che si dispiegheranno per l’intera serata tra i diversi spazi dei Cantieri Culturali, SMouTh, Medeber Teatro, Sozial Label, e Teatro Magro metteranno in scena la propria personale interpretazione sul concetto di identità europea oggi. Una riflessione che proseguirà con La Voce umana, pièce esito di un laboratorio di teatro comunitario condotto per Asinitas da Bartolini/Baronio; e il giorno successivo con Pilates bordes (giovedì 21 settembre ore 22.00, Spazio Franco), lo spettacolo sul tema dei “confini” della compagnia multietnica del Progetto Amunì. Riaffermando così un concetto di Europa come comunità, con un’identità politica che abbraccia i valori dello stato di diritto, nel rispetto dell’identità della persona e nel riconoscimento delle minoranze.
La sezione teatrale del festival proseguirà con la prosa della Piccola Compagnia Dammacco, fondata nel 2009 dall’incontro tra i premi Ubu Mariano Dammacco e Serena Balivo con Spezzato è il cuore della bellezza, (giovedì 21 settembre ore 21.00, Spazio Tre Navate) che tra tragedia e umorismo racconta un triangolo amoroso, interrogandosi sull’amore come sentimento fondamentale nella vita umana, e sulle sue degenerazioni. Fanny Alexander, pluripremiata compagnia ravennate di Luigi de Angelis e Chiara Lagani, al festival con due spettacoli: Manson, (sabato 23 settembre ore 21.30, Spazio Franco) una prima nazionale con l’attore premio Premio Ubu 2019 come miglior interprete under 35 Andrea Argentieri, nel duplice ruolo del noto criminale statunitense Charles Manson e del procuratore Vincent Bugliosi, che indaga – come in un processo – sia la prospettiva dello sguardo accusatorio che quello della difesa. E Maternità (venerdì 22 settembre ore 21.00, Spazio Tre Navate) tratto dall’omonimo racconto di Sheila Heti (Sellerio editore 2019) che vede in scena Chiara Lagani interrogarsi su cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio, in una sorta di dialogo con il pubblico, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Eco di Fondo, di Giacomo Ferraù e Giulia Viana con Pigmalione, (domenica 24 settembre ore 21.00, Spazio Franco) che racconta la vera storia di Kurt Gerron, un regista ebreo a cui il Terzo Reich commissionò un film propagandistico in cui i campi di concentramento sembravano città felici. E infine il teatro di Quintoequilibrio, compagnia nata nel 2016 dall’incontro tra artisti provenienti da diverse parti d’Italia ed Europa con Felicia, (venerdì 29 settembre ore 19.30, Spazio Franco) di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti, uno spettacolo di teatro di figura, liberamente ispirato all’albo illustrato “Felicità ne avete?”, di Lisa Biggi e Monica Barengo per Kite edizioni.
Come sempre l’eterogeneità artistica è la cifra stilistica che guida la programmazione del Mercurio festival, che anche quest’anno non si smentisce invitando artisti della scena ipercontemporanea come per esempio la cyber artista femminista e ceramista spagnola Raquel Asensi (Asfàltica, 21 e 22 settembre in collaborazione con Instituto Cervantes); Fra De Isabella con l’istallazione/performance dal titolo DICIOTTANNI – simultaneously an arch of 18 years and being 18 years old, coming of age, (sabato 23 settembre) che guarda al tema della transizione e dell’identità di genere, in un formato scenico difficile da collocare univocamente; la Compagnia TPO che produce teatro di nuova generazione per le nuove generazioni attraverso un uso sublime delle arti digitali, con la perfomance immersiva Bleu! (domenica 24 settembre ore 21.00, Tre Navate). Roberta Lidia De Stefano, performer dalla natura versatile, attrice di grande talento neo vincitrice del Premio Mariangela Melato 2023, al festival con Di Grazia (mercoledì 27 settembre ore 21.00), un’anteprima nazionale sugli stati post-traumatici e sull’alterazione di coscienza. E L’imbarazzo dell’infinito (27, 28, 29 e 30 settembre, ore 17.00, 17.30, 18.00, 18.30, 19.00, 19.30, 20.00, 20.30, Spazio Marceau), performance Spettacolo per spettatore solo di Mariagiulia Colace, già protagonista dell’Eracle di Emma Dante, ispirata al racconto “L’uomo bicentenario” di I. Asimov, e frutto dell’incontro tra l’autrice e Marco Pasquinucci (Officine Page).
In quest’edizione del festival irrompe inoltre la grande danza internazionale con In C della compagnia Sasha Waltz & Guest e C, tra i più famosi spettacoli della compagnia atteso per la chiusura del festival di sabato 30 settembre. Nel lavoro, la grande coreografa tedesca si confronta con l’omonimo brano del musicista e compositore Terry Riley, considerato il primo pezzo di musica minimalista (1964) e una pietra miliare della storia della musica, per sviluppare una struttura coreografica variabile e aperta che sarà presentata a Palermo in nuova versione site specific, all’esito di una specifica formazione condotta in città nelle settimane precedenti al festival da Michal Mualem danzatrice, assistente e stretta collaboratrice di Sasha Waltz, con dieci danzatori e danzatrici.
Da Montpellier arriverà il coreografo e pedagogo francese Yann L’heureux con l’anteprima nazionale in collaborazione con l’Institute Culturel Français, di Ici Soit-Il, dove la scrittura coreografica diventa un luogo politico in cui rileggere la propria esperienza (giovedì 28 settembre 21.00, Spazio Tre Navate). E la coreografa italiana Eva Geatti con La vaga grazia, mise en scène (venerdì 29 settembre 21.00, Spazio Tre Navate) con un gruppo di cinque giovani attrici e attori e un concerto di sintetizzatori realizzato dal vivo da Dario Moroldo, che arriva a Mercurio dopo essere stata presentata in importanti festival come Santarcangelo dei Teatri e Short Theatre.
Sul fronte della musica, si arricchisce la proposta di Mercurio 2023, con un fitto calendario di appuntamenti che attraversano i generi, gli stili e le nazioni della scena contemporanea, a partire dal primo appuntamento con il musicista e sound artist giapponese Taka Kagitomi – invitato dal Verein Dusseldorf Palermo – che in Anima (giovedì 21 settembre ore 20.00, Tavola Tonda) suona ed espone strumenti musicali da lui assemblati, ricordando tanto lo spirito Fluxus quanto l’immaginario steampunk; Missing Ear, al secolo Matteo Gualeni, batterista jazz, compositore e artista multimediale, con i paesaggi futuristici del suo live Skyquakes + Hotel Infinito (venerdì 22 settembre ore 22.00, Averna Spazio Open) dove i suoni ambientali incontrano la sua batteria con ritmi break-glitch in un allestimento che fa del videomapping un’esperienza totale; e il performer, producer e DJ, ex membro fondatore del collettivo Ivreatronic, Splendore con un live clubbing dj set (venerdì 22 settembre ore 21.00, Averna Spazio Open) e la performance LATTE – Post Civilization Rituals (sabato 23 ore 22.30, Spazio Tre Navate).
L’indagine dell’universo sonoro più vibrante e contemporaneo di Mercurio 2023 proseguirà con Gaia Ginevra Giorgi, autrice, sound-artist e performer, ricercatrice attiva trasversalmente nel campo delle arti performative in cui riesce integrare scrittura, suono, voce e dispositivi come in Haunted_primo segnale (giovedì 28 settembre ore 22.00, Spazio Franco) performance al confine tra racconto sonoro e pratiche dell’ascolto attivo. PIS, ovvero Passami il sale, formazione nata nel 2015 a Bologna dall’incontro di Max Illuso Princigallo e Fabio Vassallo a cui si aggiunge l’artista Guido Volpi, a Mercurio con la music poetry performance Spostiamo gli organi (giovedì 28 settembre ore 22.30, Spazio Albero Zero) e Vera di Lecce (venerdì 29 settembre 22.30, Tavola Tonda) giovane artista e producer di origine salentine, dalla grinta e dal carisma indiscussi, per la presentazione di Altar of Love, dove synth graffianti e percussioni che viaggiano dal Salento al Giappone, si mischiano a chitarre serpeggianti e melodie dal suo e-bow, accompagnando la voce dell’artista, rimodulata e filtrata attraverso i sintetizzatori fino a divenire essa stessa strumento.
Una menzione a sé merita il duo OoopopoiooO, nato nel 2012 dall’incontro dei due eclettici musicisti Vincenzo Vasi e Valeria Sturba a Mercurio 2023 con il loro live concert Elettromagnetismo e libertà, (mercoledì 27 settembre ore 22.30, Spazio Franco) in cui i due artisti passano con disinvoltura dal violino al basso elettrico alle tastierine ai minisynth, dalla chanson francese, alla filastrocca in una sorta di multiverso fluttuante, che si pone a cavallo tra pop e sperimentazione sonora, incrociando spesso universi artistici “lontani”.
Come ormai da tradizione, Mercurio Festival chiude con un grande concerto e quest’anno sono i Calibro 35 sabato 30 settembre alle ore 22.30, a esibirsi allo Spazio Averna come tappa del tour di presentazione dell’ultimo album, Nouvelles Aventures. Un disco che vede il gruppo utilizzare a pieno le risorse coltivate, affinate e arricchite negli anni per tornare a fare “la musica dei Calibro”; quel miscuglio strumentale di funk, rock progressivo, jazz alternativo e musica cinematica ad ampio spettro con cui il pubblico ha imparato a conoscerli in questi quindici anni di carriera. I Calibro 35 sono non a caso una super band di musicisti che hanno collaborato negli anni con artisti della portata di Iggy Pop, Rokia Traoré, Muse, Stewart Copeland, Afterhours, Diodato e decine di altri progetti. Ad aprire il concerto dei Calibro 35, 2 band dal talento sopraffino e il futuro assicurato quali i Santamarea, neo vincitori del Premio Musicultura 2023 e Stefano Barigazzi.
Anche quest’anno parte integrante del programma di Mercurio festival sono le arti visive e i progetti ibridi a cavallo tra le arti sceniche e l’audio-visuale; e quest’anno saranno i creativi MAMMAFOTOGRAMMA a presentare L’archivio ombra alla Bottega 2 (visitabile dal 21 al 30 settembre dalle 18.30, ingresso gratuito): un’installazione sensoriale interattiva dove convergono i materiali d’archivio dello studio creativo multimediale milanese scelti per creare un’interazione tra corpo e luce, tra tempo e narrazione, tra la nascita dell’idea e la sua realizzazione.
MERCURIO FESTIVAL 2023 – V ed.
20 settembre – 30 settembre| Palermo
Cantieri Culturali alla Zisa – Ex Officine Ducrot
Via Paolo Gili 4
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