23 Novembre 2024

Zarabazà

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La storia degli schiavi digitali in “Romanzo Digitale”


“Ormai da molti anni siamo schiavi della Rete e dei social.

Non siamo stati in grado di regolare, e soprattutto limitare, il nostro utilizzo del computer e soprattutto del cellulare, tanto siamo ‘affamati’ di informazioni e novità.

Questa nostra dipendenza supera forse di gran lunga quella di alcol e fumo e i rischi cerebrali (ma purtroppo già tanti sono anche gli effetti), dovuti all’uso eccessivo della tecnologia, peggiorano di anno in anno.

Con la realtà virtuale, inoltre, trascorriamo più della metà delle ore della nostra giornata immersi in dimensioni parallele, che ci distraggono così tanto da farci perdere persino la memoria.

Tutto ciò è nocivo, grave e preoccupante. Il consumo di PC e dispositivi digitali aumenta in modo smisurato. I calcoli sono quasi immediati e le risposte alle domande poste dagli utenti vengono fornite all’istante.

Proprio per questo, la nostra mente è sempre meno allenata a pensare, a riflettere e a ricordare.

Possiamo dire che il nostro è un inconscio collettivo elettronico, che a lungo andare atrofizza la memoria, eccessivamente arrugginita.

Siamo affaticati dal flusso di informazioni, ma allo stesso tempo usiamo tutti i dispositivi a nostra disposizione per qualsiasi funzione. Ci adattiamo, ma dentro soffriamo, fino a trasformare quasi a trecentosessanta gradi la nostra persona. Ci lasciamo guidare, in maniera passiva, per il timore di poter perdere qualcosa”.

Roma, – C’era una volta un tempo in cui i giorni si contavano strappando i fogli da un blocchetto.

C’era una volta, e poi nulla più. Il mondo è in continua evoluzione, sta attraversando una fase di importanti innovazioni, e noi, anche inconsciamente, stiamo cambiando insieme a lui.

Questo preambolo introduttivo rappresenta appieno il libro, di fresca uscita, Romanzo Digitale, di Antonio Pascotto.

L’autore ci accompagna attraverso gli occhi di Giancarlo, il protagonista, che sotto forma di diario paragona passato e presente; il confronto tra i due è notevole e lo sottolinea.

Del resto, l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha cambiato inevitabilmente le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

Oggi, per esempio, è facile trovare robot che scrivono poesie, che pongono quesiti e che, attraverso algoritmi sofisticati, allungano addirittura la vita dell’uomo.

La realtà odierna, forse è assurdo ammetterlo, è governata dalle intelligenze artificiali.

Ma proprio l’assurdo è ormai parte integrante della nostra esistenza: la realtà aumentata è la regola, la solitudine digitale non tarda ad arrivare e i taxi non hanno conducente.

Romanzo Digitale, però, offre uno sguardo attento sul passato, per capire il presente, ma anche e soprattutto il futuro: si parte da un passato non così tanto remoto, quello della pandemia da Covid-19, all’intelligenza artificiale, fino ad arrivare a riflessioni accurate sui limiti tecnologici, sulle minacce e sul concetto di tempo.

Il romanzo sottolinea anche un altro importante concetto: il rispetto all’ambiente, che strizza l’occhio ai vecchi giochi da bambini, senza disdegnarne l’avvento dei nuovi.

La nostalgia del passato cammina e “balla a braccetto” con il futuro, in un mondo dove il Metaverso ha già preso piede e spalanca le porte a una realtà dove tutto è possibile.

Romanzo digitale possiamo definirlo come “un racconto per immagini”: quelle che iniziano con la pandemia, che ha accelerato la fase di transizione da un mondo all’altro, e quelle che si proiettano verso un futuro molto vicino.

Realtà e immaginazione si mescolano in un viavai di momenti già vissuti e di altri che devono ancora arrivare, ma che sono oramai alle porte, alternandosi con le pagine dei diari del protagonista, che partono dal 2020, per arrivare fino al 2033.

Ma Romanzo Digitale è tanto altro ancora.

Attraverso una serie di riflessioni sul mondo che cambia, ma anche sul passato, a un certo punto, diventa anche una sorta di viaggio nel tempo.

E proprio il tempo, infatti, è il filo conduttore delle pagine di questo libro, dove i ricordi descrivono emozioni che riemergono alla vigilia di grandi cambiamenti. Tempo e futuro sono in stretta correlazione.

È possibile cogliere diverse sfaccettature del tempo: c’è il tempo che misura le ore e i giorni e quello che ancora deve arrivare; il tempo trascorso e quello che regaliamo agli algoritmi, quando restiamo incollati ai cellulari per ore; quello (sempre più veloce) impiegato dalle macchine dotate di intelligenza artificiale per svolgere un particolare compito; e poi ancora, il tempo che abbiamo ancora a disposizione (ma non per molto) per tutelare l’ambiente ed evitare la catastrofe.

La costante, però, è unica: il tempo oscilla come un pendolo.

Romanzo Digitale di Antonio Pascotto è edito dalla casa editrice Jolly Roger Edizioni per la collana IQ133 Narrativa Aumentata, in distribuzione da settembre 2023.

Info biografiche:

Antonio Pascotto è giornalista e lavora a Mediaset ormai da molti anni, dal 1993. Attualmente, è caporedattore della testata TgCom24.

Antonio ha varie pubblicazioni alle spalle e, tra le più rilevanti, riportiamo: La televisione senza palinsesto. Contenuti nella tivù dell’era digitale, De Angelis Editore, 2007; Alberto Sordi.

Il cinema e gli altri, De Angelis Editore, 2008; L’informazione connessa, Armando Curcio Editore, 2012; Il mondo senza Internet. Connessioni e ossessioni. Dallo scandalo Facebook alla quiete digitale, Male Edizioni, 2019.

Dettagli libro:

Editore: Jolly Roger, 2023

Collana: IQ133 Narrativa Aumentata

Lingua: italiano

Copertina: flessibile:

Pagine: 316