Al tour dalla Sardegna a New York del pianista e compositore sardo Guido Coraddu non poteva mancare il Napoli Piano City: appuntamento il 14 ottobre con una duplice performance: alle 12:00 al Museo Filangieri, location centrale per la cultura e l’arte partenopea. Alle 19:00 al Palazzo dello Spagnolo, un gioiello tipico del Barocco napoletano. In entrambe le occasioni presenterà il suo recente e raffinato progetto Miele Amaro.
Ricordiamo che Miele Amaro è un viaggio lungo le pieghe multiformi di almeno tre generazioni di autori sardi di musica jazz ed ha la voce del pianoforte solo, strumento chiamato ad impersonare i più svariati ensemble, strumenti e stili musicali. Da Paolo Fresu a Gavino Murgia, da Marino de Rosas ad Enzo Favata, da Marcello Peghin ad Antonello Salis, da Bebo Ferra a Zoe Pia, passando per il Massimo Ferra Trio, Silvia Corda, Riccardo Lay, Paolo Angeli: Guido Coraddu – presente anche con un proprio brano – ci racconta una Sardegna senza confini, immensamente ricca dei profumi della sua musica.
“Riportare il jazz sardo nella terra dove il jazz è nato – spiega Guido Coraddu – è una bella sfida. Gli amici del circolo Shardana hanno voluto Miele Amaro per la loro iniziativa che racconta le biografie di emigrati sardi che negli USA hanno realizzato iniziative importanti. E’ per me un grandissimo onore contribuire con la mia/nostra musica a raccontare queste storie”.
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