17 Novembre 2024

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DOSSENA, INAUGURATO IL “BECCO”:UNA PASSERELLA PANORAMICA A STRAPIOMBO

CON VISTA MOZZAFIATO SULLA VAL PARINA
“UN ALTRO TASSELLO NEL PROGETTO DI RILANCIO DEL TERRITORIO”

Inaugurata oggi l’opera in acciaio, che si protende per 16 metri sulla sommità di una falesia verticale. L’assessore regionale Sertori: “Vincente il lavoro di squadra”.
Il sindaco Bonzi: “Completa il lavoro fatto con le ex miniere e il ponte tibetano”

Dossena – Il “Becco” è… aperto. È una vista spettacolare quella che si gode dalla nuova passerella a sbalzo inaugurata oggi in località Culmine di Paglio a Dossena, in Valle Brembana. Sedici metri di lunghezza che si protendono verso il vuoto: l’opera – il nome ne richiama immediatamente la particolare forma – sorge infatti a strapiombo su una falesia verticale alta 150 metri, a un’altitudine di 1.170 m.s.l.m., regalando una vista amplissima sulla sottostante Val Parina e, di fronte, l’imponente sagoma del monte Ortighera.

Dopo la riapertura delle ex miniere e del ponte tibetano, che ha portato quasi 40 mila visitatori e dà occupazione a 40 operatori, Dossena mette così un nuovo tassello lungo il percorso della valorizzazione di un territorio tutto da (ri)scoprire, in chiave turistica ma anche storica, culturale e naturalistica. All’inaugurazione dell’opera hanno preso parte l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori, il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi, l’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, i consiglieri regionali Roberto Anelli, Ivan Rota, Jacopo Scandella, Michele Schiavi e il sottosegretario regionale con delega Sport e Giovani Lara Magoni. Grande partecipazione anche delle Istituzioni del territorio.

Il “Becco” si trova a circa due chilometri dal centro abitato ed è stato realizzato in un’area antropizzata che, in passato, era parte del cantiere minerario dove si estraeva fluorite (attività chiusa nel 1982). L’obiettivo era quindi di valorizzare una zona che fino a oggi era di fatto abbandonata, senza però danneggiare l’ambiente circostante. Il punto panoramico costituirà l’ideale completamento della visita alle ex miniere di fluorite, dove oggi si trova il parco avventura speleologico (aperto da circa un anno), unico nel suo genere e già meta per numerosi turisti. Dopo il ponte tibetano e la riapertura delle ex miniere, quindi, Dossena accoglie un’ulteriore importante attrazione sul proprio territorio.

L’opera è costata complessivamente 240.000 euro, di cui 150.000 finanziati grazie all’ Accordo di programma siglato con Regione Lombardia (ente cofinanziatore) e per la parte restante con fondi comunali. I lavori avevano avuto inizio nel mese di ottobre 2022 e sono terminati ufficialmente a settembre 2023.

“La realizzazione di quest’opera, a completamento di un progetto più ampio di valorizzazione turistica del territorio, che comprende anche i sentieri e il ponte tibetano, per cui Regione Lombardia ha erogato 1 milione di euro, è la dimostrazione concreta che la collaborazione tra enti a più livelli porta a grandi risultati. Un lavoro di squadra che deve essere d’esempio. L’Accordo di programma che abbiamo sostenuto e finanziato è la dimostrazione della grande attenzione che Regione Lombardia riserva agli enti locali, in particolar modo ai territori montani, al loro rilancio in chiave turistica, alla creazione di posti di lavoro e al contrasto del fenomeno dello spopolamento. Un’opera che crea emozione ed emotività a tutti i fruitori di questi luoghi spettacolari e che noi gente di montagna viviamo ogni giorno.” – ha dichiarato l’assessore regionale Massimo Sertori.

“C’è grande soddisfazione per questo risultato, che si colloca nel più ampio progetto di sviluppo sostenibile del nostro territorio, con ricadute positive importanti su tutto il territorio della Valle. Negli ultimi anni a Dossena abbiamo portato avanti un progetto complessivo di rilancio che passa dal recupero delle miniere, con il parco minerario, poi il ponte tibetano, apprezzatissimo, e ora il Becco. Sono opere che richiamano visitatori, ma permettono di aggiungere un ulteriore tassello alla valorizzazione del nostro territorio non solo in chiave turistica, bensì anche naturalistica e storico-culturale. Non ultimo, questo progetto complessivo crea lavoro: si pone quindi a difesa di un territorio e dei suoi abitanti, contro lo spopolamento delle nostre valli. Proseguiremo in questa direzione” – ha dichiarato il sindaco di Dossena Fabio Bonzi.

LE CARATTERISTICHE DEL “BECCO”

Il “Becco” con la sua particolare struttura in acciaio rivestita in cortain si protende a strapiombo sulla falesia per 16 metri. La base poggia su un dosso in pietra calcarea. La vista verticale del pendio roccioso è assicurata anche a livello di pavimentazione, realizzata in pannelli grigliati elettrosaldati. Si potrà salire al massimo in trenta persone alla volta, rispettando un preciso codice di comportamento. Il parapetto mantiene la massima trasparenza, in contrasto con l’elemento pieno di supporto. La larghezza del punto panoramico al suo punto più esposto è di 1,20 metri, per consentire a due persone contemporaneamente di ammirare la vista dal punto più esposto, che si candida ad essere luogo di emozioni ma anche di sosta e meditazione. Progettista e direttore dei lavori è l’ingegner Antonio Lotti dello studio Fontana & Lotti Lorenzi di Riva del Garda (Trento), mentre i lavori sono stati condotti dall’impresa specializzata Fitzcarraldo di Valmadrera. Un cantiere molto particolare, per il quale sono stati impiegati anche degli elicotteri. La Val Parina su cui il “Becco” si affaccia dal 2020 è inserita nel circuito delle “Aree Wilderness”, che si caratterizzano per il mantenimento di uno stato morfologico e paesaggistico ancora selvaggio, nonostante i millenni di civilizzazione e sviluppo.

I PROSSIMI PASSI

La conclusione dei lavori per il “Becco” arriva a breve distanza da un altro traguardo positivo: un mese fa si chiudeva infatti con successo il crowdfunding lanciato dal Gruppo Giovani Dossena “GroWiTheTrees”, iniziativa rivolta a finanziare la riqualificazione del bosco attorno alle miniere di Dossena. I fondi raccolti verranno impiegati per intervenire su una porzione dell’area boschiva e costruire uno spazio verde di scambio tra persone e natura: un ettaro e mezzo di bosco sarà bonificato e sarà realizzata una “piazza verde” con punti di sosta con tavoli, panche, cestini per la raccolta differenziata e nuovi percorsi didattici e sensoriali dove scoprire la flora e la fauna che abitano i boschi di Dossena. Non ultimo, il bando nazionale “Creative living lab” vinto dall’associazione Cultura Dossena con il progetto “Strada delle miniere”, che porterà un finanziamento di 40.000 euro per la realizzazione di un progetto di rigenerazione di una porzione di territorio ricompresa tra la zona del “Becco” e quella delle miniere. Tra le opere, sarà realizzata anche una scultura raffigurante il lavoro in miniera.