17 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

Olio dell’Etna: sinonimo di eccellenza e di sviluppo turistico.

Nella promozione della cultura dei prodotti tipici di qualità in Sicilia, oltre ai sempre più apprezzati vini dell’Etna, nell’attuale periodo di raccolta delle olive e produzione di olio EVO e dell’ineguagliabile Extra Vergine di Oliva “Monte Etna”, da sempre, una moltitudine di entusiasti coltivatori affollano gli innumerevoli oleifici locali.
Un vero e proprio tripudio di gesti e sacrifici, che non passano inosservati per le vie di molte città pedemontane, destinati a elargire gratificanti soddisfazioni personali o semplici ricompense… in natura.
Produrre piccole quantità di olio genuino e di ottima qualità da gustare in famiglia o con amici ed ospiti: una gratificazione che non ha prezzo!  Questa, quasi sempre, la motivazione primaria di cotanto lavoro, risaputo che produrre e commercializzare olio contraffatto significa essenzialmente raggiungere facilmente alti guadagni per i tantissimi scellerati che infrangono regole e leggi.
Tenuto conto che le frodi su questo alimento nutriceutico sono tra le più remunerative, perlomeno in ambito gastronomico, l’olio extravergine italiano, in particolare, è colpito da questa forma di truffa.

L’olio, nobile sostanza alimentare agisce positivamente sulle funzioni fisiologiche dell’organismo, favorendone il benessere e contrastando i processi degenerativi, grazie ai suoi antiossidanti, immunostimolanti e protettivi.
Vantiamo centinaia di esclusivi terroir che conferiscono ai prodotti qui coltivati qualità organolettiche di altissimo livello e che, soprattutto in questi ultimi anni, hanno visto crescere il già elevato grado di apprezzamento da parte dei consumatori e degli esperti conoscitori e tecnici di settore. Vino e olio dell’Etna sono ormai da ritenersi tra i migliori nella piramide delle eccellenze enogastronomiche italiane e mondiali.

A tal proposito va ricordato che già dal “Rapporto sul turismo enogastronomico 2021” la Sicilia risultava essere la meta enogastronomica più ambita in Italia ed anche tra le pochissime regioni italiane ad avere un Ente Pubblico (osservatorio vitivinicolo ed olivicolo-oleario regionale), L’IRVO,  preposto all’intera filiera. In più, è possibile vantare la presenza di ben 5 Consorzi di Tutela erga omnes (incaricati, cioè, ai sensi dell’art. 41 della Legge 12 Dicembre 2016 n. 238), tra cui quello dei Vini dell’Etna.


Per il 2023 le previsioni su quantità di olive prodotte e indice di qualità sono particolarmente incoraggianti, malgrado le scarse precipitazioni di pioggia fino ad oggi registrate su questo versante dell’Isola.
Ma, per meglio accostarci a questa soddisfacente realtà, qualche giorno fa, abbiamo pensato di visitare a Fiumefreddo di Sicilia (strategico crecevia oleario) una delle tante aziende di settore, che ha già brillantemente superato i 100 anni di attività, per seguire le diverse fasi di trasformazione del prezioso e a buona ragione invidiato prodotto etneo, di cui proponiamo alcune immagini in questo nostro servizio.


Nell’occasione si ringrazia per la disponibilità e per l’apprezzata accoglienza lo staff operativo dell’Oleificio Zappalà -che risulta essere ben affiatato, competente e qualificato-  coordinato dalla dinamica ed esperta Giulia e di cui fanno da anni parte Giovanni, Lucio e Giuseppe, i tre componenti operativi del gruppo di lavoro. Espressione di serio ed appassionato impegno, insieme seguono le varie fasi dell’affabulante trasformazione delle diverse varietà di olive tipiche siciliane (Nocellara, Biancolilla, Cerasuola, Moresca,Pisciottana…) sotto tanti sguardi  attenti.