17 Novembre 2024

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AL BARETTI LUNEDI’ 13 VIENE PRESENTATO “KLONDIKE”, CANDIDATO DELL’UCRAINA AL PREMIO OSCAR

Presentazione lunedì 13 novembre alle 21,15 al cinema Baretti, via Baretti 4, per “Klondike”, un film drammatico ucraino del 2022 scritto, diretto e montato da Maryna Er Gorbach, candidato ufficiale dell’Ucraina al Premio Oscar 2023 per il Miglior Film Internazionale. A presentarlo la fotografa e artista visuale ucraina Ira Lupu che mercoledì 15 inaugura, poi, al Polo del ‘900, la mostra “Time of the Phoenix”, a cura di Ilaria Garofano.

Il film

Organizza la presentazione del film Distretto Cinema e Fondazione Vera Nocentini. Ingresso a 5 euro, ridotto per under 25, Over 65 e Aiace a 4 euro.

Il film, interpretato da Oxana Cherkashynam, racconta le prime settimane del conflitto tra Ucraina e Russia nel 2014: Tolik e Irka aspettano un figlio, vivono in un villaggio vicino al confine, indecisi se restare o scappare. La loro casa viene colpita dai detriti del volo MH17, abbattuto per errore dai separatisti filo-russi: da quel momento, non sono più padroni del loro destino.


Il lungometraggio è stato presentato alla Berlinale il 14 febbraio 2022, unico film ucraino della selezione ufficiale e quello stesso giorno, i titoli delle prime pagine dei più diffusi quotidiani italiani erano dedicati all’Ucraina: “Biden e la UE, altolà a Putin” (Il Corriere della Sera); “Corsa ad armare Kiev” (La Repubblica); “Ucraina, ultime prove di dialogo” (La Stampa). Dieci giorni dopo, l’esercito russo ha invaso le regioni orientali dell’Ucraina: se per l’Europa la guerra è iniziata quel giorno, per gli ucraini era già in corso dal 2014, dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia e l’inizio dello scontro armato nel Donbas tra l’esercito e i separatisti filo-russi.


La mostra

Alle 18,30 di mercoledì 15 novembre inaugura, poi, al Polo del ‘900 la mostra “Time of the Phoenix“: presenta una serie di oltre 40 fotografie scattate in Ucraina dopo l’inizio dell’invasione russa del 2022, molte delle quali inedite. Protagonista dei lavori di Ira Lupu non è la guerra, ma la vita che continua nonostante una trasformazione radicale come quella della guerra. La mostra è a cura della Fondazione Vera Nocentini, in collaborazione con Istoreto.