Si inizia domenica 19 alle 17, libretto di sala del 1964 tra le mani, con Edoardo Dadone
Il “Concerto per la Resistenza” del 14 ottobre 1964 al Teatro Gobetti è stato un evento decisamente unico nella storia di Torino e dell’Italia: unì la musica e la memoria storica. Una giovanissima Arci, allora nata da pochi anni, commissionò a tre grandi compositori – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – tre opere musicali sui testi poetici di autori come Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e Corrado Govoni per un tributo alla Resistenza e all’antifascismo.
Per far conoscere quel concerto, oggi recuperato, il Comitato Arci Torino ha organizzato tre incontri tra novembre e dicembre, occasione anche per promuovere la piattaforma nata per farlo rivivere.
LA STORIA DEL CONCERTO
Il concerto fu voluto e organizzato dall’Associazione Culturale Arturo Toscanini e dall’Arci di Torino grazie al presidente Enzo Lalli che quel giorno registrò l’evento in maniera amatoriale. Arrivato a noi, il nastro è stato ripulito e distribuito digitalmente.
Nel 2022 il nastro è stato quindi scomposto in più di 150 campioni musicali dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto: con questi campioni è stata costruita una bacheca online all’interno del sito risuonalaresistenza.it, una piattaforma digitale dove è possibile non solo prendere coscienza del “Concerto per la Resistenza” e del suo valore culturale e storico ma è possibile usarne alcuni campioni – selezionati da musicisti esperti – per le proprie composizioni che potranno essere ricaricate e condivise come omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla resistenza.
GLI INCONTRI
Tre sono gli incontri. Si inizia con “Il concerto per la Resistenza del 1964 – Un’esperienza d’ascolto con Edoardo Dadone” in collaborazione con l’associazione Dewrec domenica 19 novembre alle 17 nella sede dell’Unione Culturale Antonicelli, via Cesare Battisti 4: sarà condotto da Edoardo Dadone, musicista, compositore, classe 1992.
L’incontro racconterà quel concerto, com’è nato, e guiderà il pubblico all’ascolto e all’approfondimento delle musiche di quel giorno. Sarà possibile consultare gli spartiti, avere tra le mani il libretto di sala, proprio in quegli infernotti di Palazzo Carignano, culla dell’antifascismo torinese, dove si svolsero tante attività dell’associazione Toscanini, dell’Arci stessa, insieme a quelle dell’Unione culturale Franco Antonicelli.
Interverranno anche Claudio Simone Guido Panella dell’Unione culturale Antonicelli, Max Borella dell’Arci di Torino e Francesco Salinas, vicepresidente della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.
Poi, si continuerà con “L’impegno musicale dell’Arci negli anni ‘60. Dal concerto per la Resistenza a risuonalaresistenza.it” al Circolo Arci Margot di via Donizzetti 23 a Carmagnola domenica 26 novembre dalle 17. L’incontro vuole raccontare quel momento storico e lo spirito che mosse l’Arci di allora a commissionare tre opere a tre grandi artisti della classica contemporanea. Allo stesso tempo si guarda però avanti: viene presentata al pubblico più giovane della piattaforma risuonalaresistenza.it.
Interverranno Max Borella per Arci Torino ed Elisa Salvalaggio, etnomusicologa.
Infine, “Il portale risuonalaresistenza.it, funzionamento e potenzialità“, una lezione di introduzione al portale musicale di Max Borella mercoledì 15 dicembre dalle 19 alla Gamma Music Institute. Per partecipare questo ultimo incontro: info@gammamucinsitiute.com
Matteo D’Ambrosio, direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, sottolinea l’importanza dell’iniziativa:
«Questo progetto dimostra ancora una volta quanto gli archivi siano non solo fonti documentarie, ma anche e soprattutto strumenti di partecipazione in grado di generare nuova creatività e produzione culturale, a partire però da percorsi di senso, in questo caso specifico, dai valori della Resistenza e dell’antifascismo. L’impegno della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci nel riordino e nella valorizzazione degli archivi esce rafforzato da questo progetto, così come nel caso dell’Archivio di Ezio Bosso».
Max Borella componente della presidenza dell’Arci di Torino aggiunge: «Diffondere un patrimonio culturale così importante come la registrazione del concerto per la Resistenza vuol dire portare avanti i medesimi fini dell’Associazione Toscanini e dell’Arci degli albori. Il 19 all’Unione Culturale ascolteremo insieme quella registrazione di tanti anni fa e, proprio come era prassi dell’Associazione Toscanini, ci ritroveremo per un’esperienza collettiva. Replicheremo quel momento di allora, rinnovandolo attraverso la narrazione e la guida di Edoardo Dadone. Sarà una grande emozione farlo in uno dei luoghi storicamente più importanti della cultura e dell’antifascismo torinese, l’Unione Culturale Antonicelli, negli infernotti di palazzo Carignano dove è nato tanto della nostra storia».
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