Andrea Tomasetig, libraio antiquario e curatore della riedizione in soli 300 esemplari, presenterà il volume nel corso di una passeggiata letteraria. Testi in tema (di Pietro Citati, Natalia Ginzburg, Guido Bèzzola, Vincenzo Consolo e dell’Autore), letti dall’attore Andrea Zuccolo, accompagneranno il percorso da Casa Manzoni alla Biblioteca Ambrosiana.
Appuntamento martedì 21 novembre alle 15.30 davanti a Casa Manzoni in via Gerolamo Morone 1, Milano, partecipazione libera.
L’ipotesi, affacciata qui per la prima volta e comunque mai affiorata nella memorialistica manzoniana, configurerebbe nella dinastia Manzoni-Verri-Beccaria una situazione per cui Pietro Verri sarebbe nonno e zio di Alessandro, Giovanni Verri avrebbe avuto il figlio naturale da Giulia, sua nipote e amante, Alessandro Manzoni Beccaria non sarebbe né un Manzoni né un Beccaria, ma un Verri per parte di padre e di madre, frutto di un rischioso rapporto tra consanguinei (Pier Carlo Masini).
La sorprendente scoperta di Pier Carlo Masini, storico e bibliofilo, risale al lontano 1996 e parte da un manoscritto apocrifo reperito sul mercato antiquario. Con una straordinaria intuizione – quella che un manoscritto falso può contenere anche notizie vere – e con un paziente lavoro di ricerca giunge a identificare il falsario (Nino Bazzetta de Vemenia) e a suffragare la clamorosa ipotesi. Il saggio si legge come un avvincente giallo letterario nel contesto di un potente affresco della Milano illuminista e libertina del secondo Settecento. Pier Carlo Masini prende in esame con rigore anche altri aneddoti contenuti nel manoscritto apocrifo, delineando con mano sicura un acuto e non convenzionale ritratto dello scrittore e della sua opera fino ai suoi ultimi giorni. La casa editrice NovaCharta riedita il testo – pubblicato dalle edizioni Biblioteca Franco Serantini in tiratura limitata e da tempo esaurito – in occasione del centocinquantenario della morte di Alessandro Manzoni con l’obiettivo di rileggerne la biografia in una chiave più problematica, meno ingessata e a noi più “vicina”, capace di cogliere nel profondo le ragioni del suo rifugiarsi nella scrittura, oltreché nella fede religiosa.
Il volume è arricchito da una Nota iconografica del curatore dedicata ai principali protagonisti della vicenda e dalla prefazione dell’editore Vittoria de Buzzaccarini, il cui bisnonno Bernardo Arnaboldi Gazzaniga alla morte dello scrittore aveva comprato la casa di Manzoni per conservarla come museo.
Altri articoli
Firenze frammenti d’anima
Continuano le Masterclass del progetto The 48 Hour Film Project
Messina Film Festival – Cinema & Opera 2024