17 Novembre 2024

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Da Cinisi in volo verso Brescia: “Le scarpette rosse di Maddalina”, realizzate dall’associazione Clio, a sostegno delle donne vittime di violenza

PALERMO. In occasione della Giornata internazionale del 25 novembre dedicata alla violenza contro le donne, l’associazione culturale Clio di Cinisi (Pa) ha inviato a Brescia, un pacco pieno con un centinaio di “scarpette rosse” realizzate a mano con un gomitolo di lana e i ferri da maglia, che si aggiungono a quelle giunte da tutta Italia e realizzate da diverse associazioni e realtà sensibili al problema della violenza di genere, nell’ambito dell’iniziativa “Le scarpette rosse di Maddalina”, che si terrà nelle piazze di Brescia e Bergamo, il 25 e 26 novembre.

Sabato 25 e domenica 26 novembre, a Brescia, in piazza Loggia, dalle 9.00 alle 21.00 e a Bergamo, al Centro Culturale Daste Bergamo, dalle 17.30 alle 22.00, sarà possibile partecipare all’iniziativa acquistando “Le scarpette rosse di Maddalina”, giunte da tutta Italia, con un’offerta libera a partire da € 14,00, dando un contributo a “Tersicore”, un conto dedicato agli studi delle donne vittime di violenza e dei loro figli.

Quello de “Le scarpette rosse di Maddalina”, è un progetto sociale di artigianato inclusivo portato avanti da diversi anni dall’associazione Maddalina di Brescia, per sostenere l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza.

L’associazione Maddalina nasce nell’agosto 2014, per volontà della presidente Elisabetta Fabbri e un gruppo di donne amiche, a sostegno del reparto di Oncologia pediatrica dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Grazie al ricavato ottenuto con la realizzazione di eventi e manifestazioni, l’associazione è riuscita a sostenere progetti dedicati alla ricerca oncologica pediatrica, alla costruzione di un orfanotrofio a Hyderabad (India), ad acquistare mezzi di primo soccorso per il terremoto in Abruzzo e tanto altro ancora. L’associazione ha per natura una struttura ed obiettivi dinamici, che cambiano in relazione ai bisogni della società e dei suoi individui: oggi l’attenzione è rivolta alle donne vittime di violenza, discriminazione ed emarginazione.

Un gesto di solidarietà concreto, a cui partecipa dalla Sicilia, l’associazione Clio di Cinisi. Commentano così, le socie di Clio: “Una goccia di amore e calore per un progetto importante. Grazie a tutte le donne e gli uomini di buona volontà che hanno condiviso con noi il progetto”. Ovvero le associazioni APHAC (Associazione Portatori Handicap Cinisi-Terrasini Onlus), l’ASD HAquila, l’Aves, l’associazione Ali C’è; il gruppo Diesse Group Srl, la Duo Rent srl e Vincenzo Crivello.

“Collaborare con Elisabetta Fabbri e il suo gruppo – continua la presidente di Clio, Maria Anastasi – è un’esperienza di grande ricchezza e dimostra che la solidarietà e la voglia di fare per gli altri non ha confini territoriali. Questo filo rosso di calda lana ci ha unito in una battaglia urgente e necessaria, che vogliamo intraprendere a fianco degli uomini, per promuovere il rispetto e la convivenza civile”.

L’associazione culturale Clio nasce a gennaio del 2018 a Cinisi quando un gruppo di amiche e amici, che hanno già condiviso esperienze di associazionismo, decidono di dare forma giuridica, di associazione, alla loro voglia di provare a contribuire alla valorizzazione delle risorse umane soprattutto in merito alle tematiche ambientali, sociali, culturali e della salute pubblica fisica e mentale. Ecco la scelta del nome Clio, personaggio della mitologia greca, musa della storia e personificazione della memoria.

“Le scarpette rosse di Maddalina” sono state realizzate a mano con un gomitolo di lana e i ferri da maglia. L’invito era quello ad acquistare nei centri di maglieria aderenti, il kit creato in collaborazione con Silke, seguire le istruzioni allegate e restituire le scarpette, una volta pronte, al punto vendita dove si è acquistato il kit.

Nella giornata del 25 novembre, a Brescia e Bergamo, in contemporanea, l’associazione Maddalina, oltre alla raccolta fondi, inaugurerà due installazioni, simbolo del contrasto alla violenza sulle donne. Il ricavato della vendita dei kit servirà al sostegno delle attività di inserimento nel mondo del lavoro dei Centri Antiviolenza di Brescia e Bergamo. E, parallelamente, permetterà la partecipazione alle donne vittime di violenza, a programmi professionali organizzati da alcune cooperative.