17 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

NON BASTA DIRE BASTA!

FILOSOFI LUNGO L’OGLIO

presenta

Ultimi due incontri per la manifestazione culturale Non basta dire basta! slogan che la Fondazione Filosofi Lungo l’Oglio, impegnata da sempre per contrastare la violenza sulle donne, rivolge alla società civile per condannare ogni forma di prevaricazione, abuso, atto criminale nei confronti delle donne.

Mercoledì 29 Novembre – nella sede della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio di Villachiara (Azienda Le Vittorie, via Vittorie 11)– sono attese Francesca Nodari, Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e filosofa morale, Marina Calloni, nota filosofa politica, responsabile dell’academic network U.N.I.R.E nonché consulente per la “Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio” (Senato della Repubblica), Alessandra Kustermann, tumultuosa ginecologa, prima donna primario della storia della Mangiagalli-Policlinico di Milano e presidente della Onlus Ri-Nascita, la Svs Dad (Soccorso Violenza sessuale-Donna Aiuta Donna) e Piera Stretti, già Presidente del Centro antiviolenza Casa delle Donne di Brescia – ora guidato da Viviana Cassini – che sarà presente in sala. Le relatrici, ciascuna a partire dalle proprie competenze e dalla propria esperienza in materia – rifletteranno e si confronteranno sul tema: Femminicidio: una piaga inaccettabile.

Nel corso della serata sarà possibile ammirare, in via del tutto eccezionale, la poderosa opera denominata: Paroleincorpo alla presenza dell’artista Patrizia Benedetta Fratus.

A concludere la manifestazione, alla Rocca di Lonato, sarà la celebre psicoterapeuta e scrittrice, Maria Rita Parsi protagonista, giovedì 30 Novembre, di un intervento dal titolo L’invidia del grembo, incentrato sulla Cultura dell’Unità delle Origini, quella – secondo le parole della stessa relatrice -«dell’essere nati e dell’essere stati “comunque” bambini, maschi e femmine; d’essere “comunque” partiti dal medesimo luogo, nati dal grembo di una donna; di avere attraversato l’infanzia e l’adolescenza ed ogni prova che tale attraversamento comporta; di portare, da adulti, quel “Bambina-o interiore” chiuso dentro ciascuno di noi (maschi e femmine) e di doverne tenere conto per edificare una società pacifica, multietnica, multiculturale, libera, creativa e, a “misura di bambino”: del bambino dentro di noi e dei bambini intorno a noi».

Un invito rivolto alla società civile tutta, che intende favorire la piena presa di consapevolezza di un fenomeno in costante aumento e che trova nella scommessa sull’educazione uno dei suoi punti di forza per arginare sempre più una piaga dolorosa del nostro tempo e insieme per scongiurare quella tentazione di zittire e annichilire le donne ferendole prima psicologicamente e poi, come purtroppo per tante vittime è accaduto, fisicamente – con un pensiero particolare rivolto alla vita spezzata di Giulia Cecchettin – fino a segnare la loro fine per mano di chi diceva di amarle.

Gli incontri avranno luogo a partire dalle ore 20.30.

L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento posti.

FRANCESCA NODARI

Filosofa levinasiana allieva del grande e compianto pensatore tedesco Bernhard Casper, Francesca Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Freiburg i. B.), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale. Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico dell’omonimo Festival, giunto quest’anno alla sua XVIII edizione. Ha ideato e curato la Rassegna: Fare memoria, nella convinzione di quanto sia necessario e insieme imperativo rendere viva la memoria, con particolare riferimento a quella cesura della storia, che si chiama Shoah conservando, insieme, uno sguardo attento – anche grazie agli insegnamenti di figure del calibro di Amos Luzzatto e di Paolo De Benedetti – alla costruzione del dialogo ebraico cristiano. Sua è l’intuizione di dare vita, in partnership con Gariwo e in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015), di Barbariga (2019) e di Lograto (2022). Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana 2011; Piovani interprete di Pascal, Massetti Rodella 2012; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale, Giuntina 2013; Quale pane?, Massetti Rodella 2015; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas, Giuntina 2017; Donne e Shoah (con A. Foa), Mimesis 2021. Sua è la nuova edizione critica a Il Tempo e l’Altro di Emmanuel Levinas con un’accurata postfazione: Dalla solitudine all’istante, Mimesis 2022. Inoltre, ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, con C. Uberti e F. R. Massaro, del film: Bocche inutili (2022). Ha curato i libri-intervista a S. Natoli: La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere, ETS, 2007; ad A. Luzzatto: A proposito di laicità. Dal punto di vista ebraico, Effatà Editrice 2008 e a S. Givone, Il bene di vivere, Morcelliana, 2011. Tra gli altri, sua è la cura di M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019; G. Laras, Il comandamento della memoria, Mimesis 2019; P. De Benedetti, Memoria di Dio, Mimesis 2020; e a Haim Baharier, Generare è rispondere o domandare?, Mimesis 2021. Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con riviste («Studium», «Humanitas», «Nuova Secondaria», «Intersezioni», «Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Teologhie», «Iride») e La domenica de «Il Sole 24 Ore». È tra le vincitrici del «Premio Donne Leader 2012», conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e, nel 2015, del «Premio Donne che ce l’hanno fatta». Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».

MARINA CALLONI

Professoressa ordinaria di Filosofia Politica e Sociale nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Marina Calloni è Presidente della Società Italiana di Teoria Critica. Ha ottenuto un dottorato di ricerca in Filosofia all’Università di Pavia e un dottorato di ricerca in Scienze Politiche e Sociali all’Istituto Universitario Europeo di Firenze. È stata professoressa a contratto a Brema, Lugano, Kurume, Vienna; fellows alla University of Notre Dame e Columbia University. Ha tenuto conferenze in 47 Paesi e pubblicato 250 lavori scientifici in diverse lingue. È responsabile dell’academic network U.N.I.R.E. ed è consulente per la “Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio” (Senato della Repubblica). Nel 2020 il Presidente Mattarella le ha conferito l’onorificenza di “Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana”. Nella sua attività ha da sempre cercato di far interagire una ricerca multi-disciplinare e inter-culturale con modalità d’insegnamento e di formazione interattive, secondo una prospettiva internazionale e un interesse per le realtà locali, occupandosi in particolar modo di difesa dei diritti umani; filosofia politica e sociale; studi di genere; teorie dell’etica, politica e giustizia; teorie e lotta contro la violenza; scienza e conoscenza; democrazia deliberativa e conflitti culturali; network di ricerca internazionali; cittadinanza e sfera pubblica europea. Dal 2022 dirige la collana “RiGenerAzioni” presso l’Editore Castelvecchi. Tra i tanti ci permettiamo di ricordare: Pensare la società. L’idea di una filosofia sociale (con A. Ferrara e S. Petrucciani) Carocci 2001; Filosofia politica contemporanea (con L. Cedroni), Mondadori Education 2012; Chiedo asilo. Essere rifugiato in Italia (con S. Marras, G. Serughetti), Università Bocconi Editore 2012; Il male che si deve raccontare per cancellare la violenza domestica (con S.Agnello Hornby), Feltrinelli 2013. Sua è la cura del recente testo di Jürgen Habermas, Nuovo mutamento della sfera pubblica e politica deliberativa, Raffaello Cortina Editore 2023.

ALESSANDRA KUSTERMANN

Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in ostetricia e ginecologia, ora ginecologa di fama nazionale che in oltre trent’anni di attività si batte in difesa delle donne e dei loro diritti.

È stata la prima donna, in 100 anni di storia, a ricoprire dal 2009 al 31 gennaio 2022 la carica di Direttore Ginecologia e Ostetricia Unità Operativa Complessa Pronto Soccorso e accettazione ostetrico-ginecologico della clinica Mangiagalli di Milano, Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD) e Consultorio Familiare della Fondazione IRCCS CA’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Nel 1996 dà vita al primo centro antiviolenza pubblico in Italia per l’assistenza alle vittime di Violenza Sessuale e Domestica: SVSeD. Dal 17 Novembre 2021 è Presidente dell’Associazione SVS DAD – DONNA AIUTA DONNA – Onlus che opera muovendosi su due direttrici: da un lato, offrire l’assistenza sanitaria e psicosociale alle persone che subiscono violenza accogliendole con un approccio dedicato, basato sull’ascolto non giudicante e su linee guida studiate ad hoc da un’equipe specializzata; dall’altro lato, garantendo loro il sostegno di un gruppo di avvocati disposti a offrire la consulenza e l’assistenza legale gratuita. Nel 2010 riceve l’Ambrogino d’Oro e l’onorificenza dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” per dirigere con competenza scientifica e profonda sensibilità il centro per la lotta contro la violenza sessuale e domestica. È, inoltre, alla guida del progetto “Cascina Ri-Nascita” in collaborazione tra due centri antiviolenza del terzo settore, SVS Donna Aiuta Donna (SVS DAD) e Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano (CADMI), e l’associazione sportiva Campacavallo. La cascina offre alle sue ospiti, oltre a tutto il necessario supporto medico, psicologico e legale, anche il tempo e le conoscenze necessarie a imparare una professione, per poter conquistare la propria indipendenza economica e la propria libertà.

PIERA STRETTI

È stata docente di lettere e presenza attiva nel movimento femminista bresciano fin dagli anni Settanta. Già Presidente del Centro antiviolenza Casa delle Donne, ha contribuito alla costituzione delle Reti antiviolenza della provincia di Brescia e dei centri antiviolenza VivaDonna e Chiare Acque. Esempi di altre iniziative: Convegno internazionale: “Antropologia dei reati d’onore nel terzo millennio. Fare rete per salvare vite”. Convegno: “La tutela della vittima e il trattamento del maltrattante. Esperienze, buone prassi e prospettive a confronto”. Convegno: “Allontanare la vittima o il maltrattante? I risvolti applicativi dell’art. 384 cpp”. Progetto: “Sinergia e sincronia: due parole chiave per interventi efficaci multidisciplinari e multidirezionali per attività di sostegno a donne in un contesto di violenza domestica e ai loro figli/figlie” finanziato dal DPO Presidenza del Consiglio. Progetto: “Incontro con Giordano Bruno Guerri: ‘Povera santa, povero assassino’. Femminicidio, la parola che non c’era”. Progetto: “L’’onore delle donne, l’onore della nazione. Corpo femminile e stupri di guerra”. Percorso formativo “Ascoltare la paura, salvare la vita. Dagli sportelli di ascolto per donne maltrattate alla definizione di protocolli d’intesa per un’azione integrata di contrasto alla violenza di genere”. Percorso formativo: “Ascoltare la paura salvare la vita. Procedura di valutazione del rischio nei casi di violenza domestica e stalking”. Ha svolto una ricerca quantitativa in progress sulle vittime di femminicidio in provincia di Brescia; in collaborazione con Luca Martini ha ideato il concorso letterario in memoria di Monia Delpero, giovane vittima di femminicidio, indirizzato alle scuole secondarie e giunto alla 7^ edizione. Per Casa delle Donne collabora con la Rete a scuola contro la violenza sulle donne.

PATRIZIA BENEDETTA FRATUS

Dal 2005 espone regolarmente in gallerie italiane ed europee. Vincitrice del Premio Nocivelli e finalista al Premio Cairo nel 2009, da anni lavora a progetti di arte relazionale e ambientale collaborando anche con case di accoglienza e scuole. Artista multimaterica, usa medium di scarto per avviare opere partecipate, coinvolgendo per la loro realizzazione, coloro che, facendola, ne diventano parte viva. Cerca nelle mappe dei linguaggi le radici dell’immaginario possibile oltre gli stereotipi. Il suo lavoro intende l’arte come strumento di sperimentazione intellettuale ed empirica di consapevolezza, autosufficienza e autodeterminazione, strumenti necessari per l’emancipazione umana. Tra le partecipazioni recenti (2023): ”Permanenza. Ogni cosa è impermanente”, a cura di Erika Lacava, Ikonica Art Gallery, Milano; ”Follow the thread”, mostra diffusa nella città di New York, promossa da ArteMorbida Textile Arts Magazine; FORGETME(K)NOT, mostra internazionale, a cura di Barbara Pavan in collaborazione con Erika Lacava, Anna Rita Punzo, Margaret Sgarra e Maria Chiara Wang – Museo del Ricamo e del Tessile di Valtopina (PG), con il Patrocinio di Regione Umbria, catalogo; “Su tela”, personale, Università degli Studi di Brescia, promossa dalla Commissione di Genere, evento inserito nel calendario BG BS Capitali della Cultura 2023; “Ago, filo e libertà”, a cura di Barbara Pavan, Triennale di Milano, in ‘Il tempo delle donne’ promosso da Corriere della Sera e 27esima Ora; “Unclassifiable”, promosso da ArtOUT, Sala delle Pietre, Todi (PG), con il patrocinio del Comune di Todi e Todi Festival; “Naturales Quaestiones” promosso da SCD Studio, Castello Malaspina Dal Verme, Bobbio (PC) con il patrocinio del Comune di Bobbio, Lions Club, Touring Club Italiano.

MARIA RITA PARSI

Madrina del Festival Filosofi lungo l’Oglio e membro del Comitato scientifico, svolge da anni un’intensa attività didattica e di formazione come psicologa e psicoterapeuta presso Università, Istituti specializzanti e Associazioni private. Ha fondato e dirige la SIPA (Scuola Italiana di Psicoanimazione) e ha dato vita alla Fondazione Movimento Bambino Onlus, ora Fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus, istituzione culturale nazionale ed internazionale per la tutela giuridica e sociale dei bambini, per la diffusione della Cultura per l’Infanzia e per la formazione dei formatori. Nel 2012 viene eletta al Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo, organismo con sede a Ginevra che ha il compito di verificare che tutti gli Stati aderenti alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino ne rispettino gli obblighi. Dal 2016 è Membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio della Cultura, presieduta da S. Em. Cardinal Gianfranco Ravasi. È coordinatrice e didatta presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad orientamento umanistico: Psicoumanitas dal 2008 ad oggi. È stata insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Scrive su quotidiani («Il Giorno», «Il Messaggero», «Il Resto del Carlino», «La Nazione»), periodici («Oggi», «Confidenze») e riviste specializzate («Riza Psicosomatica», «Educare 0-3»). È vicepresidente della giuria del «Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente» Ha pubblicato oltre cento opere tra saggi, romanzi e ricerche. Per Mondadori ricordiamo: Fragile come un maschio, 2000; Amori imperfetti.Come si impara ad amare storia dopo storia, 2004; Amarli non basta. Come comprendere il linguaggio misterioso dei nostri figli e riuscire a comunicare con loro (con A. Gangeri), 2015; Se non ti amo più. Quando lasciarsi diventa una risorsa per i figli, 2017. Tra le altre numerose opere citiamo: La felicità al tempo delle escort, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella 2011; Manifesto della psicologia umanistica ed esistenziale. Guida alla scelta di un percorso terapeutico (con M. Mastropaolo), Franco Angeli 2014; Maladolescenza. Quello che i figli non dicono (con M. Campanella), Piemme 2014; I maschi son così. Penelope si è stancata, Piemme 2016; Generazione H. Comprendere e riconnettersi con gli adolescenti sperduti nel web tra Blue whale, Hikikomori e sexting (con M. Campanella), Piemme 2017; Felici si può, con un’intervista di F. Nodari, Pagine 2018; Manifesto contro il potere distruttivo. Perché troppo spesso il governo delle famiglie e delle nazioni è in mano a chi rappresenta la parte peggiore o malata di noi (con S. Giannella), Chiarelettere 2019 con cui vince la XII ed. del Premio internazionale di Filosofia. Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente; Stepan detto Jesus, il figlio. Il romanzo dei bambini che vengono al mondo per salvarlo e per salvare i loro genitori, Salani 2020.