17 Novembre 2024

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"luca rubbis sull etna"

La Venezia che non conosci

Lo scrittore fotografo veneziano Luca Rubbis dopo vari libri/racconti di viaggio, tra cui ricordiamo il grande successo “Vi Racconto l’Irlanda” best book online sull’Irlanda 2021, ha finalmente pubblicato un libro sua città: Venezia. In questo nuovo libro, che sta avendo molto successo sulle guide turistiche di Venezia, l’autore indica e descrive luoghi della città sconosciuti ai turisti. Posti insoliti e curiosi di Venezia, con le loro storie e le loro leggende.

Un libro che fa scoprire al lettore tutto ciò che la bella città lagunare cela tra le sue strette calli e i suoi piccoli campielli. Piccole corti veneziane sconosciute e misteriose, ricche di fascino e di leggende. Ma anche luoghi storici poco conosciuti di grandissima importanza nella storia della Repubblica di Venezia. Tra questi, rifacendomi al libro, la significativa “Stele del Pane”, o la “Basilica di San Pietro in Castello”. O la leggenda che accompagna la costruzione del Ponte di Rialto.

La piccole corti come Corte Morosina o Corte Barzizza dove in epoca passata è nato il primo quartiere a luci rosse in Europa. Il Ghetto Ebraico di Venezia, primo ghetto nato al mondo. Una vasta raccolta di luoghi (circa un centinaio) di cui i turisti ignorano l’esistenza, soffermandosi solo nelle meraviglie di Venezia più famose.

Vorrei dirvi di più delle numerose cose elencate nel libro di Luca Rubbis “La Venezia che non conosci”, ma le cose soni veramente tante, e un saggio lo potrete trovare leggendo l’articolo riportato sul portale online di viaggi The travelling souk.com, e che potrete leggere cliccando qui: Posti insoliti da vedere a Venezia.

La Venezia che non conosci di Rubbis Luca
L’autore dice del libro:

“Ho voluto scrivere una guida, un libro che indicasse alle persone, e parlasse, di tutte le meraviglie nascoste di Venezia. Perché la città non è solo Piazza San Marco, Ponte di Rialto, Basilica dei Frari o le Gallerie dell’Accademia, ma sono una miriade di piccole corti o campi, di curiosità o dettagli artistico culturali e storici, disseminati tra le strette calli, i piccoli e sconosciuti ponti. I sotoporteghi che celano leggende e segreti, la calli più piccole o i campanili storti. Insomma tutto ciò che non troverete nelle guide turistiche, o che viene inserito senza una corretta importanza, tanto che chi legge tira dritto, lo troverete nel libro.

Già il tirar dritto senza osservarsi attorno, senza alzare il naso da terra o distogliere lo sguardo dalle vetrine, percorrendo le due strade principali che attraversano Venezia e conducono dapprima a Rialto e poi tappa finale Piazza San Marco: Strada Nova e Strada Vecchia. No signori miei, Venezia è anche questa, ma non è solo questa. La vera Venezia sta tra le calli e le fondamenta di Castello, Cannaregio, o qualunque altro luogo dove in assenza di confusione si respira la Vera Venezia. Questa è la Venezia che amo, la città che dovete incominciare a conoscere, rispettare e amare”

Chi è Luca Rubbis

Rubbis Luca nasce a Venezia nel 1965 da una buona famiglia borghese della terraferma veneziana. Non troppo amante dello studio si diletta fin da ragazzo a scattare fotografie con le semplici macchina fotografiche di un tempo. Dice di se: “La mia vera passione è la fotografia, iniziata fin dalla tenera infanzia, quando scattando foto con le vecchie macchine a rullino, costavo ai miei genitori più di sviluppi che di cibo. Poi diciamocela tutta, sviluppi…foto nere, sfocate, scentrate, rullini da 24 foto dove chissà per quale misera fatalità ne uscivano 18/20…Mah diciamo lo scempio di tutti i bimbi che anziché giocare con i soldatini preferivano giocare con quelle scatolette nere magiche, che tanta soddisfazione ci davano.
Passione che procede tra alti e bassi fino ai giorni d’oggi, dove le semplici compatte lasciano spazio alle ben più performanti Reflex, con obiettivi più precisi, e soprattutto un po’ di pratica e qualche corso in più.

Da qui e nata l’idea di aggiungere “parole ” alle mie foto, e far sì che le foto potessero parlare, per comunicare e far capire la bellezza del luogo, del soggetto, del momento, cosa che in molti casi le foto da sole non riescono a far capire. Nasco quindi fotografo, e mi trasformo in scrittore/fotografo. Questa metamorfosi è nata perché, chi cattura immagini con una fotocamera, vuole trarre e trasmettere emozioni con l’immagine stessa. Ma a volte questo non è sufficiente.”

Premiazione a Roma del concorso fotografico “Obiettivo Acqua” istituito in collaborazione con il ministero dell’ambiente

Insomma il tutto fino ai giorni nostri, dove Luca ha scritto pubblicato diversi libri di viaggio, e ha realizzato un suo sito web personale dove pubblica articoli, le sue foto, i suoi lavori. Mentre il so profilo Facebook è il seguente https://www.facebook.com/luca.rubbis

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