Andare al di là, oltre uno specchio, in un viaggio su più campi artistici: la compositrice e thereminista Lina Gervasi esce con un progetto di ampio respiro, costituito da un album, un libro, un fumetto e…
Dopo il raffinato lavoro sulle colonne sonore, che l’ha vista impegnata con la sua personale rilettura di Now We Are Free e di Oblivion, Lina Gervasi pubblica Beyond The Mirror, il primo album in veste interamente di compositrice, pubblicato nuovamente per l’etichetta Musica Lavica Records. Protagonista indiscusso, ora come non mai, il Theremin con la sua cantabilità. Figura centrale nella scrittura di Lina, anche quando dialoga con altri strumenti come archi, pianoforte, chitarra, synth, voci, campionamenti, loop ed effettistica che aiutano a delineare ancor più il suo suono, accompagnando il suo canto attraverso emozioni e note.
Al fianco di Lina Gervasi in questo disco, Denis Marino, nei doppi panni di arrangiatore e produttore, con il quale Lina ha disegnato una scrittura dalla spiccata potenza melodica che mette al centro la cantabilità di questo strumento tanto insolito quanto affascinante, il Theremin, con tutta la sua straordinaria capacità suggestiva ed evocativa che, non a caso, lo rende strumento ideale per le colonne sonore che sono anche qui un importante riferimento creativo di Lina Gervasi. Sempre in un sapiente merge fra la memoria della grande tradizione classica e l’aggiunta di elettronica, tra sperimentazione e contaminazione.
Un album che vanta preziose collaborazioni: da Claudio Simonetti a Fabrizio Bosso, Lorenzo Dada e Giovanni Sollima. Senza dimenticare alcuni “ospiti d’onore”: i cani Duke e Lucky e la nonna Lina, musa ispiratrice di questo lavoro e alla quale la compositrice lo ha dedicato. Protagonisti di questo disco, oltre a Lina Gervasi ai theremin (sono stati utilizzati 6 diversi modelli, ognuno con differenti qualità timbriche), al flauto, ai synth e alle voci: lo stesso Denis Marino alle chitarre e programmazioni, Seby Burgio al pianoforte, Puccio Castrogiovanni ai marranzani – meglio noti come scacciapensieri siciliani -, Emilia Belfiore al violino e alla viola, Alessandro Longo al violoncello e Michele Musarra al basso elettrico.
Filo rosso delle 12 tracce dell’album è il concetto dualistico che ruota attorno allo specchio, una delle creazioni più ambigue dell’essere umano, in grado di riflettere tutte le diverse sfaccettature dell’io, di mostrarti anche quello che senza non vedresti, di obbligarti ad un confronto senza se e senza ma. Tutte caratteristiche che spesso inquietano e spaventano. Lo specchio, non a caso, è anche oggetto e protagonista di molte opere letterarie e cinematografiche, come Alice nel paese delle meraviglie che lo attraversa andando simbolicamente incontro all’altro lato della sua personalità. E questo è lo scopo dell’album: usare la musica come magico grimaldello delle pieghe dell’anima, come scenografia ideale in cui la mente si possa ritrovare e la persona riscoprirsi. Lo specchio diventa, quindi, una sorta di portale da attraversare per arrivare in una nuova dimensione, quella onirica, ricca di nuovi mondi da scoprire sia all’interno di esso che all’interno di noi stessi.
L’uscita dell’album sarà seguita da un più complesso lavoro editoriale che attraverserà tutto il 2024: il racconto che sottende le composizioni di Lina, infatti, uscirà in un libro che avrà una veste multipla: il romanzo racconto vero e proprio nel tradizionale formato libro; l’audiolibro in cui la musica di Lina incontra le parole del suo stesso racconto; ma anche il fumetto affidato ai disegni di Diego Fichera. “Su questo lavoro del fumetto stiamo pensando anche di offrire una versione molto particolare che non vogliamo anticipare ancora, però – spiega Lina Gervasi: sarà una nuova splendida avventura che sveleremo più avanti”. Protagonista del libro e del fumetto e, non a caso, personaggio chiave di tutte le grafiche, David: un adolescente che intraprenderà un viaggio tanto misterioso quanto fantastico oltre lo specchio, attraversando mondi paralleli alla scoperta del proprio io più profondo. Quell’anima che rappresenta in fondo un po’ il viaggio oltre di tutti e di ciascuno di noi: tanto difficile da raccontare quanto magicamente chiaro attraverso la musica di uno strumento così suggestivo come il Theremin.
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