Gli antichi dicevano che una volta all’anno erano lecito fare cose da pazzi, era il tempo del carmen levare (letteralmente levare la carne) perché coincideva con gli ultimi giorni in cui era possibile mangiare la carne prima del periodo di Quaresima.
Nacque così la tradizione del carnevale che in Sicilia affonda le sue radici nel medioevo.
Le origini del carnevale sono molto antiche e risalgono – pare al 1616 quando il Viceré di Napoli e della Sicilia Ossuna decretò che ognuno nel periodo del carnevale ci dovesse vestire in maschera.
Oggi il periodo a cavallo tra il giovedì e il martedì grasso è celebrato nella nostra isola con eventi e manifestazioni che richiamano turisti da ogni parte.
Tra le tradizioni carnascialesche più conosciute in Sicilia c’è il carnevale di Sciacca che ogni anno attira anella bellissima cittadina agrigentina migliaia di turisti.
A Sciacca la tradizione del carnevale coinvolge tutte le maestranze locali primi fra tutti i maestri ceramisti che assieme alle altre maestranze artigiane locali si dedicano alla realizzazione di magnifici carri mascherati.
Protagonista indiscusso e simbolo del carnevale di Sciacca è la maschera di Peppe Nappa.
Pigra e beffarda la maschera di Peppe nappa apre ufficialmente le manifestazioni nella giornata del giovedì grasso.
E a lui che vengono consegnate simbolicamente le chiavi della città.
Da questo momento e per sei giorni sarà un tripudio di colori musiche, balli e allegria per le vie del centro storico e della magnifica piazza Scandaliato che fanno da teatro alla sfilata dei carri.
L’ultimo atto del carnevale spetta ancora a Peppe Nappa sarà lui infatti a chiudere il carnevale nel cuore della notte del martedì grasso quando il suo carro verrà bruciato in un malinconico rogo che simbolicamente brucia anche l’ebbrezza e l’allegria della festa più pazza dell’anno.
Ma a detenere la palma di carnevale più bello di Sicilia è sicuramente il carnevale di Acireale.
La tradizione carnascialesca ad Acireale risalirebbe al 1594 ma fu tre secoli dopo che essa si arricchì della sfilata dei carri allegorici e mascherati. da allora la tradizione si è rinnovata tramandandosi di generazione in generazione impegnando per molti mesi numerose maestranze.
Ogni anno le magnifiche vie della cittadina contrappuntate dal magnifico barocco diventeranno palcoscenico di colori musica e divertimento. l’appuntamento si aprirà con la parata di apertura e l’esposizione dei carri.
Nei giorni seguenti un fitto programma di sfilate-concerti ed esibizioni coinvolgeranno in un’allegria sfrenata le migliaia di persone che affolleranno le strade fino al momento clou della manifestazione prevista per il martedì grasso con la premiazione dei carri vincitori.
Altri articoli
Riapre la Casa Museo Carol Rama a Torino: la Fondazione Sardi per l’arte ne ha assunto la gestione
Grande successo di pubblico per la 14ª edizione di “LIBRIAMOCI. LEGGERE OVUNQUE, LEGGERE COMUNQUE”, la rassegna che si è svolta tra il 10 e il 17 novembre a LA SPEZIA, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027.
Al via la nuova stagione teatrale del Grifeo di Petralia Sottana (PA)