16 Dicembre 2024

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IL BILANCIO DI ARCI TORINO VINCE AL PREMIO GIGI GUGLIELMINI

Lo smistamento alimenti: l'Arci continua a portare avanti progetti di inclusione sociale e solidarietà.

A oggi si registra il più alto numero di soci e di circoli aderenti degli ultimi 20 anni

Tante le iniziative, dai progetti di inclusione sociale a 863 concerti, 211 dj set, 274 proiezioni cinematografiche, 305 seminari, 415 spettacoli teatrali, 99 mostre ma anche 1538 ore di sportelli psicologici

Il Bilancio Integrato di Arci Torino si è classificato primo al Premio Scientifico “Gigi Guglielmini” per la sezione Bilanci Sociali, al quale hanno partecipato 167 progetti da tutta Italia. Tra i 25 riconoscimenti assegnati, in prima posizione tra i Bilanci Sociali, c’è il bilancio di Arci che, novità, è stato per la prima volta redatto in collaborazione con lo spin-off Vision2050 sulla base delle evidenze del Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino.

Dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: «Il bilancio delle azioni messe in campo è sempre importante non solo per vedere riconosciuto il proprio valore ma anche per programmare la strategia per il futuro. Da questo punto di vista, i numeri di Arci Torino testimoniano la grande attività sul territorio, con un numero di soci e associazioni cresciuto esponenzialmente negli ultimi vent’anni e tantissimi eventi e attività proposti per tutte e tutti. Una buona prassi che è valsa a questo documento anche un premio, che evidenzia il valore essenziale dell’associazionismo».

Il rapporto, disponibile su https://www.arcitorino.it/notizie/6128/bilancio-integrato-2022.html, illustra i risultati dell’anno sociale 2021-22, raccontando con numeri, grafici, testi, quello che è il valore generato sul territorio dalle persone, dalle attività e dalle associazioni che compongono la rete Arci di Torino. «Grazie al gruppo di ricerca abbiamo tentato di rappresentare oggettivamente l’enorme valore aggiunto generato e distribuito dell’associazione sul territorio e allo stesso tempo abbiamo rendicontato l’impegno di bilancio declinandolo su obiettivi di sostenibilità e di interesse generale» spiega il Professor Paolo Biancone.

I DATI SALIENTI

In numeri, ciò si traduce in 179 associazioni, per 58557 soci (per il 74% si tratta di under45). Entrambi i dati, va detto, sono in aumento: i soci segnano un più 40% rispetto all’anno precedente di riferimento (2021), per le associazioni aderenti all’Arci è stata registrata una crescita, invece, del 26%. 

C’è da sottolineare come questi numeri siano, a oggi, cresciuti ancora. A chiusura dell’ultimo anno sociale, a settembre 2023, i soci erano infatti 78.809 (un ulteriore +34,6%): un dato che premia il lavoro del Comitato e dalla rete sul territorio, sopravvissuta a pandemie e chiusure. A oggi si registra il più alto numero di soci e di circoli aderenti degli ultimi 20 anni.

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Le 88 pagine del bilancio fotografano in modo chiaro anche l’impatto di Arci sulla città, a partire dal numero di beneficiari dei progetti finanziati di Arci Torino negli ambiti inclusione e solidarietà: 11.145 persone. Si tratta di progetti di inclusione sociale e lotta alle disuguaglianze come Torino Solidale, le mense popolari di Fooding, La Cultura dietro l’Angolo, fino al progetto Aria dedicato agli adolescenti che si trovano in condizioni di difficoltà socio-economica e psicologica. Altro progetto rilevante è l’organizzazione del Festival internazionale Jazz Is Dead!. Tante, varie e eterogenee le iniziative promosse, che spaziano dall’istruzione alla promozione della pace, dalla cultura alle azioni messe in campo con Fooding con i pasti per i più bisognosi. 

La rete ha dato vita a 863 concerti, 211 dj set, 274 proiezioni cinematografiche, 305 seminari, 415 spettacoli teatrali, 99 mostre ma anche 1538 ore di sportelli psicologici. Sono state organizzate 57 manifestazioni ricreative, 396 tornei di giochi, 28 escursioni. A favore degli studenti, sono state erogate 661 ore di apertura di aule studio all’interno dei circoli. Sul lato formazione, 330 i corsi realizzati. Infine, due dati in termini di cittadinanza e di stimolo alla partecipazione attiva dei soci: i volontari complessivamente coinvolti nelle attività svolte dalla rete sono stati 1.515. I dirigenti dei vari circoli e associazioni sono invece per il  51,6% under 45, e quasi raggiungono la parità: 48,5% maschi , 47,6% femmine, 3% non specificato.

«Come ci raccontano i dati, prosegue il trend positivo in termini di impatto sociale e adesioni alla nostra associazione. Il grande sforzo del gruppo dirigente diffuso dei nostri quasi 200 circoli, le nuove progettualità e collaborazioni sempre più strategiche con i nostri tanti partner (associativi, pubblici  e fondazioni), ci hanno consentito di dare un contributo di anno in anno sempre maggiore nella tenuta sociale e nell’offerta culturale, anche in quelle aree più difficili e marginali, spesso prive di opportunità e di servizi  – spiega Andrea Polacchi, presidente di Arci Torino – Il numero delle attività dell’ARCI e di coloro che ne beneficiano sono in crescita costante, come lo sono coloro che tutti gli anni decidono di tesserarsi. Quest’anno, quasi 80.000. Dimostrazione che il terzo settore può ricoprire sempre di più, se sostenuto, un ruolo fondamentale nell’offerta culturale diffusa e nell’inclusione sociale». Conclude: «E proprio loro, i soci e le socie dell’Arci, sono i veri protagonisti e principali destinatari di questo bilancio sociale».