23 Novembre 2024

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La prima toscana di “Frankenstein (a love story)” dei Motus inaugura l’11/ma edizione di Materia Prima Festival

Mercoledì 28 febbraio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida, Firenze

Uno spettacolo che è esso stesso (un) Frankenstein. Accanto alle performer Silvia Calderoni e Alexia Sarantopoulou, per la prima volta in scena dopo una lunga assenza torna Enrico Casagrande, cofondatore della compagnia tre volte premio Ubu insieme a Daniela Nicolò

Firenze– Sarà la prima toscana di “Frankenstein (a love story)”, “ultima creatura” dell’iconica formazione tre volte premio Ubu Motus, a inaugurare mercoledì 28 febbraio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R) l’11/ma edizione di Materia Prima Festival, evento dedicato al panorama teatrale e performativo contemporaneo che ogni anno porta a Firenze spettacoli pluripremiati, nuove produzioni, maestri della scena e giovani emergenti, a cura di Murmuris col sostegno e il contributo di Mic – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze. Uno spettacolo su Frankenstein che è esso stesso (un) Frankenstein, e che vedrà, accanto alle performer Silvia Calderoni e Alexia Sarantopoulou, il ritorno in scena di Enrico Casagrande, cofondatore della compagnia insieme a Daniela Nicolò, che con lui firma ideazione e regia del progetto. Pubblicato nel 1818, “Frankenstein o il moderno Prometeo”, frutto di una mente rigogliosa della straordinaria diciannovenne Mary Wollstoncraft Godwin, poi Mary Shelley. Casagrande e Nicolò, con la collaborazione drammaturgica di Ilenia Caleo, fanno a pezzi il corpo del romanzo, la biografia di Mary –che tanto si riflette nelle vicende dolorose della creatura inascoltata –, e quel che il personaggio di Frankenstein ha generato nel tempo e nella cultura seguendo tre linee: quella della scrittrice, dello scienziato e della Creatura, in una produzione che con Motus vede Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE) (info: www.materiaprimafestival.com).

Un progetto mostruoso composto dalla cucitura di diversi episodi e dal desiderio di ridare vita all’inanimato, galvanizzandolo, scomponendo e ricomponendone pezzi letterari. La notte in cui Mary Shelley sogna Frankenstein ad occhi aperti ricorda la notte in cui lo scienziato vaga raccogliendo frammenti di cadaveri, come la notte primitiva, dell’inizio del mondo. Scenari di creazione, immaginazione mostruosa. La natura è in tumulto. Nei paesaggi estremi, raggelati, dolorosi, due figure si inseguono, cercando ripari. Rabbia, amore, inquietudine, orrore, e ancora amore, amore, un eccesso di amore non corrisposto. “Non vedevo né sentivo parlare di nessuno simile a me” – come l’umano, unico della sua specie, anche la creatura è un unico. La solitudine radicale di un essere inascoltato, intoccabile, che non trova nessuno a cui parlare, che possa pronunciare il suo nome. È sui confini che i mostri proliferano. Tra i mondi. E qui, tra le cuciture suturate di carni e pelli diverse, questo lavoro prova a stare. Il mostro generato è “un infelice”, come si dice di chi parte svantaggiato, di chi nasce non perfettamente equipaggiato per l’avventura del mondo: ma si ricordi bene che “monstrum” deriva da “monēre”, ammonire, e nel monito c’è sempre qualcosa di prodigioso.

Il cartellone del festival proseguirà con la “Batracomiomachia” di e con Andrea Macaluso, per parlare dell’oggi come solo i classici sanno fare, tra gli echi epici della grecità e il ritmo della traduzione in endecasillabi di Giacomo Leopardi (3 marzo ore 16.00 e 4 marzo ore 10.00, Teatro Florida); “Il grande vuoto”, per la prima volta in scena dopo il debutto a Romaeuropa un toccante e leggerissimo spaccato sull’Alzheimer firmato Fabiana Iacozzilli, con Giusi Merli nel ruolo principale (16 marzo ore 21.00, Teatro Florida); “Sid. Fin Qui tutto bene” torrenziale monologo per batteria e voce vincitore agli In-box 2023 che è valso al protagonista Alberto Boubakar Malanchino l’Ubu nella categoria Miglior attore under 35 (8 marzo ore 21.00, Teatro Florida); “Forse una città (Mirages)”, in prima assoluta la performance multimediale sulle variabili dell’abitare del collettivo AdA (21 marzo ore 21.00, Teatro Florida); “De los muertos a Firenze”, riflessione sui legami che intrecciano i vivi e i non più vivi di collettivo ZimmerFrei in un allestimento site specific (22 e 23 marzo, in due sessioni alle 19.00 e alle 20.30, Archivio di Stato); “Le Case del malcontento”, produzione Murmuris / Atto Due dall’omonimo romanzo di Sacha Naspini – scrittore maremmano tradotto in 26 paesi e pubblicato in Italia da Edizioni E/O, qui anche nel ruolo di supervisore alla drammaturgia (26 e 27 marzo ore 21.00, Teatro Florida); una giornata sul lavoro di Compagnia di Sollicciano – laboratorio guidato da Elisa Taddei con attori detenuti nato all’interno della Casa circondariale di Firenze – con la proiezione del documentario “Essere o non essere, Amleto” e un incontro condotto dal critico Oliviero Ponte di Pino (2 aprile ore 19.00, Teatro Florida); “Solo quando lavoro sono felice”, caustica parodia della sempre più soffocante presenza del lavoro nelle nostre vite, di e con gli astri nascenti del teatro off Niccolò Fettarappa e Lorenzo Maragoni (5 aprile ore 21.00 Teatro Florida).

Murmuris è una realtà culturale che dal 2007 si occupa di promozione del contemporaneo attraverso progetti, laboratori, spettacoli, eventi. Tema fondante della sua identità è il continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del rapporto fra scena e spettatore. Parallelamente alla attività creative e produttive, Murmuris si occupa di organizzazione: dal 2007 al 2013 cura la direzione artistica e organizzativa del Teatro Everest di Firenze, per diventare dal 2013 parte della multiresidenza creativa del Teatro Cantiere Florida, insieme a Elsinor Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.

Materia Prima è in collaborazione con Inbox, Firenze dei Teatri, Bando Toscana Terra Accogliente, Rat – Residenze Artistiche Toscane, Quadrato – Ecosistema teatrale. Nell’ambito della Multiresidenza Creativa Flow insieme a Elsinor – Centro di Produzione Teatrale e Versiliadanza.

MOTUS

FRANKENSTEIN (A LOVE STORY)

ideazione e regia di Daniela Nicolò & Enrico Casagrande

con Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou, ed Enrico Casagrande

drammaturgia Ilenia Caleo

una produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE), residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO) e Berner Fachhochschule (CH), con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna