La serie “La Storia del Jazz”, che ha incantato gli appassionati con le sue puntate dedicate ai giganti del jazz, raggiunge il suo culmine sabato 2 marzo, alle ore 21:30, con un episodio interamente dedicato a John Coltrane, figura mitica e rivoluzionaria della musica del XX secolo.
In questa quarta e ultima puntata, Emanuele Sartoris, al pianoforte, ci guiderà attraverso l’universo musicale di Coltrane, esplorando il suo impatto straordinario sul jazz e la sua ricerca spirituale che ha trascinato la musica in dimensioni completamente nuove.
Anche per questa ultima puntata, la trasmissione promette di essere un viaggio profondo nell’anima di Coltrane, evidenziando il suo contributo inestimabile alla musica jazz e il suo lascito che continua a influenzare musicisti di ogni genere.
Condotto insieme a Claudio Messora, questo episodio vuole celebrare la vita e l’opera di Coltrane, dal suo inizio nel bebop fino alla sua evoluzione verso il free jazz, passando per le sue iconiche incisioni come “A Love Supreme”, che rimane un capolavoro senza tempo.
Attraverso performance musicali, approfondimenti storici e analisi delle composizioni, gli spettatori avranno l’opportunità di avvicinarsi all’essenza di Coltrane e di comprendere come la sua musica abbia aperto nuove vie espressive nel jazz.
La serie “La Storia del Jazz” si conferma come un’occasione imperdibile per immergersi nella ricchezza e nella complessità di questa musica, offrendo al pubblico di ByoBlu momenti di grande ispirazione e conoscenza. Questo finale promette di essere un omaggio commovente a Coltrane, un’esperienza unica per tutti coloro che desiderano scoprire o riscoprire la grandezza di uno dei musicisti più influenti di tutti i tempi.
“Siamo davvero lieti – dichiara Emanuele Sartoris – di aver portato a termine con successo anche questa seconda stagione de ” La Storia del Jazz”. Il lavoro rispetto al primo anno ha voluto fare riferimento più al vissuto dei singoli eroi di questo genere musicale che ai periodi storici. Abbiamo raccontato in questa incredibile storia eventi non solo inerenti al jazz ma legati alla storia della musica generale, perché tutti i musicisti trattati hanno portato innovazioni tali da appartenere alla musica “totale” e non ad un solo genere. La soddisfazione non deriva solo dall’apprezzamento del vasto pubblico di Byoblu interessato e attento a questi approfondimenti culturali, ma é profondamente legata alla certezza di aver realizzato un lavoro vicino ad un pubblico molto vario sia di neofiti che di appassionati realizzando il desiderio di ampia divulgazione che io, Claudio Messora e l’intera Byoblu desideravamo portare a compimento. Con queste quattro puntate siamo entrati nel cuore della narrazione portando nelle monografie non solo la mia passione per il jazz ma anche la grande curiosità e gli interventi sempre interessanti del mio prezioso interlocutore e conduttore Claudio Messora. L’obiettivo futuro con la TV dei cittadini Byoblu sarà quello di proseguire questo format migliorandolo di volta in volta e permettendoci di continuare ad includere e far partecipare lo spettatore all’entusiasmo che noi stessi proviamo per questa importante attività culturale.”
“In questa serie abbiamo viaggiato attraverso la vita e l’arte di alcuni dei musicisti che hanno definito il jazz, ogni puntata è stata una scoperta, un’emozione, una celebrazione della loro genialità. Concludere con John Coltrane questa stagione è un modo per sigillare questo viaggio con il segno dell’eternità che la sua musica rappresenta”, afferma Claudio Messora.
ByoBlu si conferma ancora una volta un palcoscenico privilegiato per la cultura e l’arte, portando nelle case degli italiani storie di grandi artisti che, con la loro musica, hanno lasciato un segno indelebile nella storia.
ByoBlu: Canale 262 del digitale terreste, Canale 462 di TivùSat, Canale 816 per gli abbonati Sky. In alternativa: www.byoblu.com/app/
“Il jazz é un viaggio nell’ignoto. É come quando in un limpido giorno d’estate le fitte fronde di una schiera di vertiginose betulle si accorda con il vento per comunicare con gli uomini attraverso un linguaggio libero e segreto di cui solo loro conoscono il significato. Per me il jazz é la libertà di saper cogliere quel mistero, la libertà di raccontarlo, l’indipendenza di rimanerne affascinati.”
Così Emanuele Sartoris racconta che cos’è per lui il jazz in esordio del capitolo a lui dedicato nel libro “Il jazz e l’Italia cento musicisti si raccontano 1923 – 2023” scritto dal critico musicale e docente di storia del jazz presso il conservatorio di Alessandria Guido Michelone, testo in cui Sartoris é il più giovane musicista di jazz citato tra le star nazionali del settore.
Note Biografiche
Emanuele Sartoris è una figura di spicco nel panorama musicale jazz italiano. Avviato allo studio del pianoforte dall’età di 10 anni, Sartoris mostra presto un vivo interesse per il Blues e la musica afroamericana, per poi approfondire la tradizione classica e la musica moderna. Il suo percorso nella musica jazz prende slancio frequentando seminari di improvvisazione e orchestrazione, culminando con il diploma ottenuto sotto la guida di Dado Moroni presso il Conservatorio di Torino. Qui, Sartoris si laurea in Composizione ed Orchestrazione Jazz con lode, guidato da maestri del calibro di Furio Di Castri e Giampaolo Casati.
Riconosciuto tra i migliori studenti del suo corso, ha l’opportunità di perfezionarsi a New York presso la prestigiosa Juilliard School. La sua carriera lo vede esibirsi in numerosi festival di rilievo, quali il Torino Jazz Festival, Open Papyrus Jazz Festival, Novara Jazz Festival, e oltre i confini italiani, al Joroinen Music Festival in Finlandia.
Sartoris unisce alla sua intensa attività concertistica un impegno didattico di rilievo, tenendo seminari come “Piano Experience” alla Fiera Internazionale del Pianoforte di Cremona e insegnando come tutor al Conservatorio di Torino. La sua presenza come ospite musicale stabile nella trasmissione “Nessun Dorma” su Rai 5, lo ha portato a collaborare con artisti di fama come Eugenio Allegri, Eugenio Finardi, Patrizio Fariselli, Enrico Rava, Tullio De Piscopo, Stefano di Battista, Fabrizio Bosso, e Gianluigi Trovesi.
Il suo contributo alla musica jazz si estende anche all’attività discografica, con pubblicazioni di rilievo come “I Suoni del Male” in duo con Marco Bellafiore, il piano solo “I Nuovi Studi”, e “Téchne” con i Night Dreamers per l’etichetta Alfa Music. Tra le sue ultime produzioni, spiccano l’omaggio a Cesare Pavese “Verrà la Morte e Avrà i Tuoi Occhi” e “Notturni” in duo con Daniele di Bonaventura, quest’ultimo album celebrato tra i migliori cento album del 2021 da JazzIt Awards.
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