Confimprese Sicilia rende nota la risposta della Regione ai dubbi avanzati sul recente provvedimento
La Regione corre ai ripari e risponde ai dubbi di Confimprese sulla legge in merito agli ampliamenti commerciali nei centri storici. Ed invia una lettera al coordinatore regionale di Confimprese Sicilia Giovanni Felice. La comunicazione dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive, inviata al Presidente della Regione ed a Confimprese Sicilia il 28 febbraio informa che “è stata trasmessa la nota di Confimprese Sicilia in ordine alle disposizioni di qui all’articolo 43 comma 1 della legge regionale 31 gennaio 2024, n. 3, si comunica che questo Assessorato provvederà̀ a breve ad emanare apposita circolare, al fine di divulgare le opportune indicazioni per una corretta ed univoca interpretazione della norma”.
Il coordinatore regionale di Confimprese Sicilia racconta l’antefatto. “ A seguito della pubblicazione della legge regionale n.3 pubblicata il 4 febbraio – dice – legge che contiene i provvedimenti concernenti l’ampliamento delle superfici commerciali, abbiamo inviato al Presidente Schifani una lettera nella quale, evidenziando criticità di carattere tecnico-legali e di opportunità politica, chiedevamo una verifica dei contenuti della stessa. La comunicazione dell’Assessorato non solo fa comprendere la validità delle nostre affermazioni, ma evidenzia la mancanza di qualsiasi programmazione e strategia nei confronti di un settore in grave crisi e che necessita di provvedimenti radicali fondamentali sia per il settore, sia per la salvaguardia della valenza commerciale e turistica dei centri storici cittadini”.
Ma c’è di più. “Siamo convinti – continua Felice – che questa modifica di legge metta in discussione alcuni principi fondamentali della legge sul commercio, quali ad esempio il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse tipologie delle strutture distributive; la programmazione commerciale di tutti i comuni; il principio della sovranità comunale in tema di programmazione commerciale.
Un altro elemento che abbiamo posto all’attenzione del Presidente Schifani – insiste Giovanni Felice – è il rischio che questo provvedimento acceleri i processi di desertificazione dei centri storici.
Nel silenzio generale – afferma Felice – come Confimprese Sicilia assieme ad alcuni Sindaci abbiamo avanzato molti dubbi e perplessità su un provvedimento approvato in maniera frettolosa ed approssimativa quale è quello che è stato votato dall’ARS. L’auspicio è che il percorso avviatosi dopo le nostre segnalazioni possa, almeno in parte, limitare i danni”.
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