Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il consigliere Massimiliano Pescini hanno inaugurato alcuni murales a Tavarnelle Val di Pesa, Strada in Chianti e nel centro di Greve alla presenza del sindaco di Barberino-Tavarnelle David Baroncelli e del sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani
Firenze – Visita istituzionale del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo nel Chianti con inaugurazione di tre murales a Tavarnelle Val di Pesa (scuola e circolo Le Rampe) e Strada in Chianti (palazzetto dello Sport), realizzati con il contributo del Consiglio regionale attraverso il bando Ri-Generazione Toscana. Con il presidente Mazzeo, c’erano il sindaco del Comune di Barberino-Tavarnelle, David Baroncelli, il sindaco di Greve in Chianti, Paolo Sottani, e il consigliere regionale Massimiliano Pescini.
“La street art ha la caratteristica unica di far entrare l’arte nella vita quotidiana delle persone, non serve andare al museo per ammirarla, riesce a rendere più belli i nostri quartieri e magari a ispirare anche un futuro migliore – ha dichiarato il presidente Mazzeo. – Per questo, come Consiglio Regionale, abbiamo finanziato, attraverso un bando destinato ai Comuni, opere come queste inaugurate oggi nel Chianti: a Tavarnelle in Val di Pesa e a Strada in Chianti. I murales sono stati realizzati sia da artisti di fama internazionale come Vesod, con l’opera ‘Sanguis Jovis’ dedicata al Sangiovese, il vitigno frutto della terra del Chianti, sia da ragazzi della scuola “Il Passignano”, che hanno ridipinto parti della loro scuola, sia da artisti come Dr8ste con un’opera sulla Liberazione di Tavarnelle grazie alle truppe maori.Sono davvero orgoglioso che con la riduzione dei costi della politica siamo riusciti a colorare e rendere più bella la nostra Toscana”.
A Tavarnelle all’interno della scuola secondaria di primo grado “il Passignano”, dell’Istituto Comprensivo “Don Milani”, sono stati realizzati due percorsi laboratoriali che hanno contato la presenza di circa 25 studenti e studentesse. Gli artisti coinvolti sono stati due: YPSILON, già coinvolto nel murales al Circolino “Semifonte”, e INSANEJANE, giovane writer di un comune limitrofo. Gli studenti e le studentesse sono stati suddivisi in due gruppi in modo che ognuno seguisse un progetto specifico con l’artista di riferimento. Il primo gruppo, gestito da Insanejane, aveva come tema “I Care”, messaggio perpetuato da Don Milani, che dà il nome all’istituto comprensivo di cui il plesso fa parte, da cui è nato il murales intitolato “We Care”.
Il secondo gruppo è stato gestito da Ypsilon e aveva come tema l’agenda 2030. Come per l’altro laboratorio, nel primo incontro è stata messa su carta l’idea da realizzare su muro, intitolata “Save the Planet”. Nei successivi due incontri il disegno è stato realizzato su un muro del cortile interno della scuola chiamato “quadrilatero”. Ad entrambi i laboratori hanno preso parte gli operatori di strada che hanno supportato gli artisti nella gestione del gruppo. La partecipazione dei ragazzi è stata positiva, sia a livello di adesione che di soddisfazione per l’opera eseguita.
All’inaugurazione di queste opere, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, era presente anche la dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti.
Inaugurato poi il murales eseguito dell’artista Dr8ste, che è stato realizzato sulla facciata esterna del Circolo Arci La Rampa, nel cuore storico e commerciale di Tavarnelle Val di Pesa ed è un’immagine visiva di forte impatto, una realizzazione grafica permanente che vuole farsi osservare, evocare, ispirare, insegnare, contrastare l’oblio nel quale il treno della memoria rischia di interrompere il suo viaggio. La liberazione di Barberino-Tavarnelle dall’occupazione nazifascista, avvenuta nel luglio 1944, ad opera delle truppe neozelandesi, esattamente il ventottesimo Battaglione Maori, non è più solo una narrazione tramandata oralmente, divulgata nel tempo da ricerche, studi, pubblicazioni e percorsi culturali ed educativi. Non è solo un’immagine, ricostruita nei rari dossier fotografici dell’epoca, incorniciati dai ricordi sbiaditi dei centenari del Chianti.
Tre i quadri raffigurati attraverso la tecnica del puntinismo: la presenza dei soldati Maori, di quei giovani giunti dall’altro capo del mondo per combattere contro la barbarie nazifascista nell’unico intento di difendere e salvare le vite italiane anche a costo di perdere le proprie. In questo caso l’artista ha scelto di affidarsi alla resilienza di un volto femminile per richiamare la forza d’animo del popolo Maori, la donna in quanto simbolo di vita, di cultura di pace si contrappone alla guerra e alla morte che ne deriva. Nel secondo riquadro trova spazio l’arrivo dei soldati neozelandesi accolti in piazza dai tavarnellini, mentre la terza finestra visiva si concentra sulla dipartita di alcune imponenti figure militari che si allontanano da piazza Matteotti ad evocare la fine della guerra, la conclusione di una pagina tra le più buie vissute dal Paese.
“Vorrei ringraziare il sindaco Baroncelli per aver creduto al nostro progetto – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – e per aver investito sulla memoria, perché soltanto attraverso il recupero della memoria si può costruire il futuro.”
“La narrazione visiva della Liberazione di Tavarnelle che in questo caso decliniamo in un’opera di street art rappresenta il cuore della nostra memoria, – afferma il sindaco David Baroncelli – un altro esempio della volontà di un’intera comunità che vuole farsi promotrice attiva, costruttrice di valori dell’antifascismo dai quali deriva la nostra Costituzione, quest’opera acquisisce un significato ancora più forte alla luce della ricerca di verità e giustizia che continuiamo a portare avanti insieme ai testimoni e ai familiari delle vittime delle nostre stragi come Mirella Lotti e Sergio e Katia Poneti”.
Altra tappa della visita istituzionale del presidente del Consiglio regionale Mazzeo è stata a Strada in Chianti, dove è stata inaugurata l’opera monumentale che rientra nel progetto Street Life, promosso dal Comune di Greve in Chianti e realizzato da Coop 21, con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. Il Sanguis Jovis prende vita nell’opera di pittura murale dell’artista internazionale Vesod. Secondo gli assessori Ilary Scarpelli, Giulio Saturnini e Maria Grazia Esposito: “l’obiettivo di riqualificare la facciata del palazzetto si è intrecciato ad un percorso di cittadinanza attiva che ha visto il coinvolgimento dei più giovani”.
“Questa è un’opera che racconta il territorio – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – che racconta la vita, come dall’uva si arriva al vino e dove si coglie l’impegno di tante donne e uomini. Vorrei ringraziare il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani e l’amministrazione comunale per averci presentato uno dei progetti più belli che abbiamo finanziato, perché l’amore per un territorio nasce anche dalla capacità di rigenerare anche gli spazi più complessi.”
Protagonista dell’opera di dimensioni monumentali è il Sanguis Jovis, il vitigno frutto della terra di Greve in Chianti, che non vuole rappresentare solo l’emblema della cultura chiantigiana ma evocare l’accezione più ampia dell’esistenza umana. Un viaggio tra passato e presente che rimanda ai principi di libertà, inclusione, alla genuinità e all’autenticità delle relazioni legate al luogo in cui si nasce e si cresce, alla capacità di generare passioni ed emozioni, costruire i fondamenti della vita di comunità. Dalle mani dell’urban artist Vesod è nata l’opera di pittura muralista su una superficie di 330 metri quadri complessivi, le cui dimensioni sono 33×10. È raffigurata attraverso una sequenza di frame, istanti, frammenti in successione che creano un’immagine in movimento, emerge una realtà pittorica che coniuga spazio, forme geometriche ed energia vitale.
Infine, ancora a Greve, il consigliere regionale Pescini ha inaugurato l’opera “Arte e libertà”, in piazza Danimarca, e l’opera “50022”, in piazza della Resistenza.
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