Il carretto siciliano è un mezzo di trasporto e di lavoro in uso in tutto il territorio siciliano dal XIX secolo. Il carretto è anche uno dei simboli della Sicilia e nel tempo è diventato un’opera d’arte oltre che è un veicolo di trasmissione culturale e religiosa. La tradizione dei carretti siciliani ha origini antiche, si è evoluta nel tempo manifestandosi in forme diverse.
Esistono stili e tipi diversi di carretti a secondo della città di riferimento, i più importanti sono lo stile palermitano, lo stile catanese quello trapanese e lo stile Vittoria. La tradizione comune è legata alla vita contadina, si tratta di una tradizione povera e popolare. Ai primi dell’800 il carretto siciliano inizia a diffondersi in tutta l’isola e ben presto diventa il mezzo di trasporto prediletto dai siciliani intenti a lavorare la terra o a trasportare merci all’interno delle maggiori città.
Museo del carretto siciliano
Esiste un bellissimo museo del carretto siciliano a Terrasini nella Sicilia occidentale, vicino a Palermo. Si tratta del Museo Regionale di Palazzo d’Aumale, un edificio architettonico ottocentesco, che sorge sul lungomare di Terrasini. Venne fatto edificare dal Principe di Partanna e duca di Floridia, Don Vincenzo Grifeo, ed acquisito in seguito dal duca d’Aumale, figlio di Luigi Filippo, re di Francia e di Maria Amelia di Borbone, col fine di sistemarvi i magazzini per la conservazione del vino, che il Duca produceva nella sua fattoria dello Zucco, poco distante da Terrasini.
Il museo espone e custodire collezioni naturalistiche, etnoantropologiche, archeologiche, documentarie e bibliografiche di proprietà dell’amministrazione regionale, nonché tutti i reperti di proprietà del Comune di Terrasini e costituenti le raccolte dell’allora Museo Civico. Un museo che consiglio vivamente di visitare a chi si trovasse in zona. A questo potrete conciliare una bella giornata di sole e mare nelle bellissime spiagge del luogo.
Collezioni del museo
Il Museo possiede una cospicua collezione naturalistica costituita da oltre 500.000 oggetti di varia natura e tipologia (paleontologia, malacologia, entomologia, ornitologia, mineralogia, geologia) che così lo inserisce, fra i più grandi musei naturalistici d’Italia.
La collezione etnoantropologica comprende carretti siciliani, modellini di barche e altri oggetti della cultura materiale contadina acquisite da tempo al Demanio Regionale. Una piccola sezione archeologica comprende da reperti marini e terrestri rinvenuti durante le campagne di scavo sul territorio. Si tratta di un Museo articolato in tre sezioni tecniche: Naturalistica, Etnoantropologica e Archeologica.
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