Mostra personale di Riccardo Acerbi
A cura di Ludovica Palmieri
La mostra
Il 15 marzo a Palazzo Velli inaugura la mostra fotografica “Sguardi dal mondo”, personale di Riccardo Acerbi a cura di Ludovica Palmieri.
La mostra, voluta e prodotta da Alberto de Marinis, mecenate e appassionato d’arte – visitabile fino al 23 marzo, dalle 10.00 alle 18.00 – si compone di un nutrito corpus di fotografie e due installazioni video, che conducono i visitatori in un metaforico viaggio attraverso diversi Paesi particolarmente rappresentativi per l’artista.
La visione di Riccardo Acerbi
Italia, Stati Uniti, Brasile, Inghilterra, Sud Africa, Paesi dell’Est; nella visione di Riccardo Acerbi – attore per professione e fotografo per passione – vengono raccontati attraverso una serie di immagini intime, a tratti silenziose, ove ciò che interessa all’artista è cogliere le situazioni, i momenti di vita; non la rappresentazione eclatante e rumorosa dei luoghi più iconici e conosciuti.
L’approccio alla fotografia di Acerbi, autodidatta, da sempre in simbiosi con la macchina fotografica, è immersivo, immediato, spontaneo.
Nelle fotografie di Acerbi non c’è nulla di premeditato, tutto accade. Le sottili differenze che traspaiono nelle rappresentazioni dei diversi Paesi, nascono dunque da una libertà di rapporto che l’autore ingaggia con i luoghi, mutando spontaneamente in relazione al cambiare degli stessi.
I video
Le due installazioni video, realizzate sempre con la macchina fotografica, si propongono come naturale proseguimento delle immagini, a cui sono collegate da un indissolubile cordone ombelicale, per usare le parole dell’artista.
Il video, Man at Work, Brazil 2021, è caratterizzato da un ritmo lento e propone in loop le attività mattutine di un pescatore. Un elogio alla lentezza che richiama le filosofie orientali, in un approccio zen alla vita che consiste nel cogliere la bellezza nella quotidianità.
La seconda installazione: People 2010-24, deriva da un montaggio di numerosi mini-video, che, in una manciata di secondi, giocano a cogliere l’attimo. Situazioni, ambienti, persone sempre in movimento. Con una particolare attenzione nel cogliere le persone, soggetto prediletto, in quell’espressione di stupore e sorpresa che si assume inconsciamente prima di essere fotografati, quell’attimo esattamente precedente allo scatto.
Tutte le opere di Acerbi, seppur appartenenti a periodi diversi, riconducibili ad un arco temporale compreso tra il 2010 e il 2023, sono in bianco e nero. Una scelta distintiva per l’artista. Essenziale per mettere a fuoco la scena, spogliandola da dettagli chiassosi che rischierebbero di distogliere l’attenzione dal focus della stessa.
Per fotografare devi vivere.
Ci sono tanti luoghi, tante situazioni, tante persone e tanti volti che trasmettono emozioni.
A volte mi piacerebbe dare una voce a coloro che compaiono nelle foto sperando che quella voce arrivi anche a chi guarda le mie immagini.
Io abito a Roma, il volto da me più conosciuto e amato. La passione e non l’esigenza mi ha sempre accompagnato quando metto la macchina fotografica al collo, pronto per quell’emozione improvvisa… Quel momento dello scatto diventa una scena viva, reale e quando tolgo l’occhio dal mirino, sembra già passato tutto, però io sono ancora lì e al prossimo scatto non ci penso, tanto arriva.
La vita come un lungo film e il mio ogni tanto si prende una pausa per fermare l’attimo.
Riccardo Acerbi
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