Confimprese Palermo presenta domani il primo piano di riorganizzazione e rilancio dei 23 mercati rionali della città, illustrando anche i motivi di crisi del settore.
L’appuntamento con la stampa è previsto alle 15,30 nei locali dell’associazione Vampa in via Mozart 10, a seguire l’assemblea degli ambulanti. Saranno illustrati tutti i dettagli del piano elaborato da Confimprese Palermo assieme alla relazione del presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice. All’incontro parteciperanno anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, Giuliano Forzinetti, assessore alle Attività produttive ed economiche e ai Mercati generali e rionali del Comune di Palermo, Ottavio Zacco, Presidente della commissione consiliare attività produttive, Dario Chinnici, capogruppo Lavoriamo per Palermo al Consiglio comunale.
Il piano di rilancio porterà i mercati verso una visione 2.0, incoraggiando una clientela sempre più varia e rappresentando il progetto pilota per il resto della Sicilia. Tutto nel rispetto di una forma di vendita che ha una storia millenaria.
In collaborazione con la International Management Srl, il progetto per un primo ammodernamento del sistema del “Commercio Ambulante” prevede tante innovazioni. Tra queste, la digitalizzazione di tutte le attività degli ambulanti con sistemi innovativi.
Felice prende le mosse dalla recente richiesta, resa pubblica da alcuni quotidiani, secondo cui l’Amat chiede di liberare 14 location attuali dalle bancarelle degli ambulanti per potere rispettare i percorsi stabiliti.
Di seguito, alcuni passaggi della relazione.
I numeri della crisi
Nel decennio 2014 marzo 2023, in Italia le aziende ambulanti sono passate da 188.274 a 160.145 con una flessione del 14,94%, mentre in Sicilia sono passate da 21.356 a 17.703 con una flessione del 19,4% ancora più marcata.
Su Palermo la flessione arriva al 24,3% in quanto dalle 6.810 aziende ambulanti presenti nel 2014, si è passati alle 5.155 presenti nel marzo 2023.
Il commercio on line
La crescita del commercio on line in Sicilia: in 10 anni le aziende che fanno commercio on line si sono quasi triplicate passando dalle 760 aziende del 2014 alle 2.264 del dicembre 2022.
Tra le motivazioni della crisi, la crescita esponenziale del commercio on line, da battere attraverso la digitalizzazione dei mercati.
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