Sono numerose – raccontate e descritte sul portale arte.camera.it – le opere a tema pasquale presenti a Montecitorio e nei palazzi della Camera. Il percorso parte idealmente dal giovedì santo, con l’affresco dell’ultima cena, risalente al XVI secolo, nella sala – appunto detta – ‘del Cenacolo’ del complesso di Vicolo Valdina. Oltre il chiostro interno, nella chiesa di San Gregorio Nazianzeno, il Crocefisso rimanda al venerdì santo, sullo sfondo il Cristo tra San Gregorio e San Quirino, datato tra l’XI e XII secolo. In diverse porzioni della chiesa, alle pareti, si trovano resti di affreschi del XII e XIII secolo. A palazzo San Macuto, nella sala del Refettorio, un imponente dipinto sulla parete di fondo rievoca la cena in Emmaus, dove ebbe luogo una delle prime apparizioni del Cristo risorto, di autore anonimo.
Altre due opere, a medesimo tema, sono conservate nei depositi: l’olio su tela “Gesù in Emmaus”, proveniente del Museo di Capodimonte e “I pellegrini in Emmaus” di Nicola Vaccaro (Napoli 1640 – Napoli 1709), di identica provenienza.
Nel patrimonio custodito dalla Camera, inoltre, tra l’altro, sono presenti: il “Cristo deposto con le pie donne”, della bottega di Francesco Dal Ponte (XVI secolo), proveniente dalla Pinacoteca di Brera, e il “Cristo alla colonna” del napoletano Saverio Dell’Abbadessa, risalente al XIX secolo, proveniente dal Museo di Capodimonte.
Le opere hanno schede dedicate consultabili sul portale arte.camera.it.
Inoltre, fino al 5 aprile 2024, presso la Chiesa di San Gregorio Nazianzeno è possibile visitare la mostra “In ogni dove. Pasqua – riconoscibilità e simbolo”, aperta dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 19.30. La mostra rimarrà chiusa lunedì primo aprile.
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