Un’iniziativa già annunciata nei mesi precedenti, quella che vede protagonisti Eurochocolate, da un lato, e la Asociación de Producción Agropecuaria Protección y Rescate del Cacao Fino de Aroma (Ecuador), dall’altro; una piccola ma tenace comunità di produttori di cacao, custodi di un territorio di circa 11.000 ettari in piena foresta amazzonica – raggiungibile solo dopo un’ora di traversata via fiume in canoa a motore – in cui si coltiva il pregiato cacao fino y de aroma, a rischio estinzione a causa di forti fenomeni di spopolamento e abbandono delle coltivazioni di cacao a favore di un pericoloso e incessante processo di deforestazione.
I due soggetti hanno siglato un accordo che ha dato il via al Progetto triennale coordinato dall’agronomo e cooperante Pierre Molinari che da anni si impegna per migliorare le condizioni di vita dei campesinos. Eurochocolate ha deciso di supportare questo ambizioso progetto attraverso un finanziamento triennale di 90.000 euro.
“La crisi globale del mercato del cacao, attualmente in corso, – dichiara Eugenio Guarducci Presidente di Eurochocolate – è ben nota a tutti gli operatori del settore e riteniamo che questo nostro intervento in Ecuador, cosi come il progetto Equochocolate, possano essere utili a stimolare una maggiore consapevolezza tra i consumatori, ma soprattutto tra i decision maker di questo settore, che dovrebbero intervenire concretamente a favore delle popolazioni che coltivano Cacao. L’Italia può giocare un ruolo importante e ci auguriamo che il Piano Mattei per l’Africa, varato recentemente dal Governo in carica, possa prevedere azioni di sostegno nei paesi dove si coltiva oltre il 60% della produzione mondiale di cacao”.
L’intervento di Eurochocolate porterà beneficio ai circa 400 abitanti di Playa de Oro, attraverso l’acquisto di medicinali di base e pronto soccorso, lavori di manutenzione alla scuola e assunzione di un insegnante, corsi di formazione agronomica, acquisto di attrezzature necessarie alla lavorazione del cacao e sostegno economico per le spese di trasporto del cacao e della merce. Inoltre, questa somma permetterà di introdurre un fondo di rotazione, utile al Centro di Raccolta per pagare subito i coltivatori di cacao e non dopo 15/30 giorni come purtroppo avviene ora, con la conseguente svendita del cacao ai grandi player del Cibo degli Dèi che utilizzano la loro muscolarità finanziaria. Grazie al fondo di rotazione, il Centro di Raccolta avrà così il tempo necessario per essiccare, fermentare e vendere le fave di cacao acquistate a un prezzo congruo.
Sono stati necessari più di 2 mesi per l’apertura di un conto corrente intestato all’Associazione – eseguire operazioni bancarie che in Italia sono all’ordine del giorno, in una comunità come questa che vive in condizioni di arretratezza, risulta molto complesso – ma finalmente oggi, abbiamo il piacere di comunicare che la prima tranche del finanziamento è stata bonificata.
Ivan Ayovi, Presidente dell’Associazione (in foto), ci ha inviato un video di ringraziamento visibile a questo link.
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