Una donna dalla vita complessa e caotica, circondata da un popolo di derelitti e ultimi.
Mariella è la protagonista di “Romanzo tascio-erotico siciliano”, ultima opera letteraria dello scrittore palermitano Giankarim De Caro.
Edito da Navarra come i precedenti libri dell’autore – “Malavita”, “Fiori mai nati”, “Chianchieri” e “Agatina senza pensieri” – il romanzo sarà presentato in occasione del Festival “La Via dei Librai” domenica 28 aprile alle 12:00 in piazza Bologni a Palermo.
Città a cui l’autore è legatissimo, come lui stesso ama sottolineare.
PALERMO, PROTAGONISTA DELLE STORIE RACCONTATE DA GIANKARIM DE CARO
“Ringrazio Palermo – afferma – che, con le sue contraddizioni, rimane per me fonte inesauribile d’ispirazione”.
Molto più di un semplice sfondo, bensì vera e propria protagonista delle storie che Giankarim De Caro racconta.
I personaggi si muovono in una città dominata dai contrasti e dai chiaroscuri e sono totalmente privi di sfumature: buonissimi o cattivissimi, magrissimi o obesi, ricchi egocentrici o poveri solidali tra loro.
Uno dei tanti aspetti della storia su cui l’autore si confronterà con il pubblico in occasione della presentazione del libro – in anteprima assoluta – dialogando insieme a Valentina Chinnici e Maurizio Guarneri.
Quello di Giankarim De Caro, classe 1971, è un successo letterario inarrestabile, sia in termini di pubblico che di critica, sempre in crescita dal 2018, anno del debutto: con “Romanzo tascio-erotico siciliano” svela un lato ironico e comico a oggi sconosciuto ai lettori.
UNA STORIA DAI TONI TRAGICOMICI
La protagonista Mariella, lavoratrice in nero della casa di riposo “Villa degli Incontri”, sembra non trovare pace nel suo piccolo mondo, specchio di una società in affanno per la conquista di un posto al sole, attraverso il sesso e gli inganni.
La donna si imbatte in una serie di avventure tragicomiche che la conducono puntualmente all’insoddisfazione, alla frustrazione e al costante desiderio di essere mantenuta da un uomo che la salvi dal lavoro e da una vita di stenti.
La storia prenderà una direzione completamente imprevista che spazzerà via il precario equilibrio familiare di Mariella, per la quale si apriranno nuovi orizzonti portatori di speranza.
Tutt’intorno, un popolo di poveracci in balia di eventi ingestibili: nella loro descrizione, la scrittura di Giankarim De Caro tocca vette altissime.
Il suo è un romanzo di denuncia sociale, a partire dalla raffigurazione della casa di riposo, da cui si innescano tutte le disavventure di Mariella e i cui ospiti sono persone ai margini della società fino al Bingo, luogo di annullamento del pudore e della dignità delle figure femminili della storia che, pur di continuare a giocare, chiedono piccoli prestiti che ripagano con prestazioni sessuali.
In merito alla genesi di “Romanzo tascio-erotico siciliano”, l’autore racconta di avere apprezzato la facilità e i modi di fare sesso dei personaggi di alcuni libri della letteratura erotica.
“Mariella e Martino, i miei personaggi – spiega – si sono materializzati davanti a me: goffi, stanchi, due figure che sintetizzano alcuni stereotipi della mia terra, mi hanno raccontato con il loro personalissimo linguaggio, una storia che mi ha fatto piangere e ridere: non ho potuto fare a meno di scrivere i loro racconti ed è nato il libro”.
“Ringrazio – conclude – l’editore Ottavio Navarra, fratello nella mia avventura da scrittore”.
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