Lunedì 1 luglio
Vecchi Tasti – Camera a sud trentennale – esecuzione integrale
Festival di Villa Arconati – Villa Arconati, Bollate
Giovedì 4 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band
Entroterre Festival – Giardini della Rocca, Bertinoro
Sabato 6 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band
Monte Sole – Il Poggiolo, Marzabotto
Venerdì 12 luglio
Vecchi Tasti – Camera a sud trentennale concerto per Sergio Piazzoli
Umbria Jazz – Arena Santa Giuliana, Perugia
Mercoledì 17 luglio
Antichi Tasti – De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli
Roma – Teatro Romano di Ostia Antica
Venerdì 19 luglio
Vecchi Tasti – Camera a Sud trentennale e altre canzoni urgenti
Luce Festival – Fossato del Castello, Otranto
Sabato 20 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band
Locus Festival – Minervino Murge
Giovedì 25 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con orchestra
Piazza del Popolo, San Vito al Tagliamento
con Accademia d’Archi Arrigoni
Sabato 27 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con orchestra
Rumors Festival – Estate Teatrale Veronese – Teatro Romano, Verona
con Accademia d’Archi Arrigoni
Domenica 11 agosto
Vecchi Tasti – Camera a sud 1994 – 2024 and other personal standards
Time in Jazz – piazza del Popolo, Berchidda (SS)
Vinicio Capossela – foto di Jean Philippe Pernot
Dopo Con i tasti che ci abbiamo, il live teatrale tratto dall’ultimo lavoro discografico Tredici canzoni urgenti, un viaggio in musica che ha attraversato tutta la Penisola collezionando numerosi sold out e riscuotendo gli entusiasmi di pubblico e critica, Vinicio Capossela torna in tour questa estate con Altri Tasti, una serie di concerti speciali con formazioni e repertori differenti.
Le prevendite sono attive sui principali circuiti online.
Se con il tour autunnale “Con i tasti che ci abbiamo” – che ha portato in teatro le Tredici canzoni urgenti – toccare certi tasti è sembrato necessario per rispondere a certe urgenze che l’attualità imponeva, racconta Capossela – tanto più necessario sarà toccare Altri tasti ora che quelle criticità non si sono diradate e che nuove urgenze sembrano aggiungersi alle vecchie, adombrando anche l’orizzonte estivo. Prosecuzione naturale dei concerti urgenti dei mesi trascorsi, “Altri tasti” vuole perciò continuare a dare risalto pubblico alla parola, e con le parole e la musica comporre un concerto che tessa le schegge di un mondo che sembra andato in pezzi. Si offre così un discorso di critica del presente attraverso il quale riconoscere la possibilità nel limite e immaginare una prospettiva collettiva in cui ragione e sentimento si tengano sotto il sigillo della gratitudine per una vita riscattata dalla sua frammentarietà.
In Altri Tasti ci saranno sia concerti “urgenti” che prevedono un arrangiamento orchestrale – il 25 luglio in piazza del Popolo a S. Vito al Tagliamento e il 27 al Teatro Romano di Verona per il Rumors Festival – Estate Teatrale Veronese con l’Accademia d’Archi Arrigoni – sia concerti con la band che ha accompagnato il cantautore nell’ultimo tour – il 4 luglio ai Giardini della Rocca di Bertinoro per Entroterre Festival, il 6 a Monte Sole Il Poggiolo a Marzabotto e il 20 a Minervino Murge per il Locus Festival. In scaletta, oltre alle canzoni urgenti, troveranno spazio brani dal disco Camera a sud nell’anniversario del suo trentennale.
Altri Tasti include anche alcuni atti unici, come Vecchi tasti, l’esecuzione integrale dell’album Camera a sud, il 1° luglio con un ampio organico al Festival di Villa Arconati a Bollate e in forma leggermente diversa, con band, il 12 luglio a Umbria Jazz all’Arena Santa Giuliana di Perugia per un omaggio-ricordo a Sergio Piazzoli e il 19 luglio al Fossato del Castello di Otranto per Luce Festival dove ai brani dell’album saranno affiancate altre canzoni urgenti; e ancora, come Antichi Tasti – De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli – titolo tratto dall’opera di Rutilio Namaziano, ambientata nel pieno della decadenza dell’Impero romano d’Occidente – il 17 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica: partendo dalle più recenti urgenze, in un’alternanza di rovine antiche, rovine personali e rovine contemporanee, il repertorio di questo concerto trae origine dal disco Ovunque proteggi, che Capossela portò dal vivo in un live indimenticabile al teatro romano di Ostia antica nel 2006, a cui si aggiungerà parte di Camera a sud.
Capossela sarà inoltre ospite di Time in Jazz in Piazza del Popolo a Berchidda (SS) l’11 agosto con il live Vecchi Tasti – Camera a sud 1994 – 2024 and other personal standards.
Altri Tasti partirà poco dopo gli ultimi appuntamenti teatrali del tour CON I TASTI CHE CI ABBIAMO in programma il 4 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo (ore 21), il 5 maggio al Teatro Ponchielli di Cremona (ore 21), il 7 maggio al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia (ore 21) con un concerto speciale interamente dedicato al “padrone di casa” Ludovico Ariosto, ispirazione e ospite d’onore di Tredici Canzoni Urgenti e protagonista anche dell’ incontro gratuito il 6 maggio (ore 18.30) nella Sala degli Specchi del teatro “Se il senno è sulla luna. Volo tra le pagine ariostesche con Vinicio Capossela ed Ermanno Cavazzoni nella città natale del poeta”; e il 9 maggio al Teatro Astra di Schio (VI) (ore 21).
Capossela sarà infine protagonista del Primo Maggio a Capannori (LU) insieme alla fanfara balcanica Fan Fath Al.
Tredici canzoni urgenti, uscito ad aprile 2023 e vincitore della Targa Tenco 2023 come Miglior Album in Assoluto, è un disco che nasce dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio. Canzoni che nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà. Un mondo in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e disincarnata sotto un velo che ha nascosto alla coscienza la preparazione della peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario della violenza, dell’avvelenamento, della semplificazione e della vanificazione di ogni sforzo “culturale” volto a costruire una comunità di uomini liberi e uguali.
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