8 Settembre 2024

Zarabazà

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L’AMORE AI TEMPI DELLA MAFIA


Testo e Regia di SALVATORE RIGGI
Con SALVATORE RIGGI e CARMEN AMOROSO

In occasione della settimana in cui ricorre il 31° anniversario della Strage di Capaci, dopo una tappa a Caltanissetta a febbraio, torna in Sicilia lo spettacolo dell’attore Nisseno Salvatore Riggi, L’AMORE AI TEMPI DELLA MAFIA. Spettacolo facente parte di un tris di opere teatrali contro la mafia che, insieme con “IO NON MI RASSEGNO – UNA STORIA D’AMORE” e “IL BAMBINO DI BURRO”, ha visto migliaia di giovani studenti e di adulti curiosi e ancora desiderosi di ricordare. Fortemente voluto dalle amministrazioni del Comune di Delia (23 maggio) e di Santa Caterina Villarmosa (25 maggio), e desiderato dagli istituti dell’entroterra nisseno, questo spettacolo torna per studenti e adulti per tutta la settimana dell’anniversario di Capaci.

SINOSSI
Quando si va in un museo, si possono osservare quadri, statue, opere. La storia, infatti, è una galleria d’arte. E la storia di questo spettacolo è una galleria fatta di tanti frammenti di memoria. Il filo conduttore è un cantastorie, come ormai pochi se ne vedono per le piazze. Un giocoliere che racconta, spiega, canta, scherza, e che cammina sul filo della memoria, saltando da una storia all’altra. Una storia che racconta tutte le storie, e lo fa con la leggerezza del giullare, con la profondità romantica del mare della Sicilia, ma anche con l’amarezza che i Siciliani hanno dovuto imparare a conoscere.


NOTE DI REGIA
I fili che sono diventati il tessuto, la trama della vicenda “MAFIA” non sono solamente sporchi di sangue. Odiamo la mafia perché ha fatto del male alla Sicilia, che amiamo, a persone che hanno amato il popolo Siciliano. Odiamo la mafia perché ha attentato a qualcosa che va oltre la ricerca del potere. La mafia ha voluto combattere, senza mai vincerlo, l’amore in tutti i suoi aspetti. È questa la prima consapevolezza dei due attori che fanno vivere, tra un quadro e l’altro, i sentimenti delle vittime della malavita organizzata.


PRESENTAZIONE DELL’AUTORE
Salvatore Riggi, nisseno di origine, ma romano di adozione per la sua carriera universitaria presso l’Accademia Internazionale di Teatro e per il suo incessante lavoro, che lo vedono sia a Roma sia in giro per l’Italia, impegnato in diverse tournée con la propria compagnia teatrale Post-it 33 o accanto a nomi illustri del teatro e del cinema italiano, come Pietro De Silva, Marco Simeoli, storica spalla di Gigi Proietti, Cinzia Maccagnano, Stefano Masciarelli, Luca Negroni, Patrizia Loreti, Simone Colombari e Roberto Ciufoli.

Nonostante la sua giovane età è un artista completo e poliedrico e camaleontico. Ha scritto e messo in scena numerosissime sue commedie, curandone sia la regia sia calcando il palcoscenico come attore. La critica gli ha riconosciuto quel “quid” in più per aver interpretato la commedia all’italiana in un modo del tutto nuovo, fresco ed originale, grazie alla sua scrittura elegante, sagace ed ironica. Lo stesso Pietro De Silva ha voluto fortemente curare la regia di una sua commedia perché innamorato del suo stile. Ha realizzato vari cortometraggi e film, classificandosi ai primi posti di svariati festival di autore nazionali ed internazionali. Ha scritto romanzi, racconti e raccolte di poesie. Tanti altri progetti sono in fase di realizzazione sia in Italia sia all’estero. Per lui il teatro non è un lavoro, ma è aria buona, è nutrimento per il suo cuore e per la sua anima, è volare, è emozione pura, il teatro è semplicemente vita piena