1 giugno: ai nastri di partenza una nuova edizione di Folkest che, 45 anni di grande musica alle spalle, taglia il traguardo della sua quarantaseiesima edizione allargando i confini geografici e temporali. Alle tre sezioni degli anni precedenti, Folkest sul Territorio, le giornate centrali di San Daniele e gli appuntamenti del Castello di Udine, si aggiungono infatti tre sezioni per un totale di sei blocchi: un’Anteprima Folkest di quattro date (1 e 2 giugno, 6 e 7 giugno) fra Italia e Austria; i progetti speciali Odmevi/Echi e Folkest fra monti e acque. Che, come si diceva, vanno ad aggiungersi agli appuntamenti di Folkest sul Territorio: dal 13 giugno al 30 giugno, e poi sparsi lungo il mese di luglio, una serie di concerti che animeranno i territori del Friuli di musica e di incontri. Alle giornate centrali di San Daniele dal 5 al 7 luglio che vedono alternarsi sui palchi e nelle piaze e chiese del borgo friulano i nomi del passato, presente e futuro della musica etnica, folk e world: con i concerti, i Folkest Showcase, i momenti di formazione con i Folkclinic, gli incontri con gli operatori di settore con gli Speed meeting, le finali del Premio Cesa e il Premio Folkest-una vita per la musica a cui, da quest’anno, si aggiungerà un Premio intitolato al giornalista Lorenzo Marchiori, prematuramente scomparso, dedicato a un libro di argomento musicale.
Fra gli ospiti maggiormente attesi, indubbiamente i Calexico, in programma il 17 luglio sul palco del Castello di Udine. Ma anche personaggi come i The black sorrows dall’Australia (Romans d’Isonzo 29 giugno); Sir Oliver Skardy e i Fatti Quotidiani (6 luglio San Daniele), ben noto band leader dei Pitura Freska; Eileen Rose Band dagli Usa (6 luglio San Daniele); Andy Irvine dall’Irlanda (7 luglio San Daniele); l’Ambrogio Sparagna Trio (Udine 17 agosto). Oltre agli amici di Folkest che confluiscono ogni anno, portando la loro musica e il loro confronto, per trasformare questo appuntamento in un vero e proprio centro di confronto sul presente e sul futuro, oltre che sulla grande tradizione, dell’etno-folk e della world internazionali e nazionali: fra gli ospiti Elena Ledda Mauro Palmas e Maurizio Bettelli ma anche giornalisti come Felice Liperi, Duccio Pasqua e Martina Vocci. Confermata la partnership con UpBeat, la piattaforma europea nata da una rete formata dai quattordici più importanti showcase festival continentali grazie alla quale le giornate di Folkest a San Daniele si animano di musicisti da tutta Europa, ma anche di operatori del settore. direttori di altri festival e giornalisti. Un incontro di suoni che si arricchisce della proposta dei finalisti del Premio Alberto Cesa, sei gruppi e singoli artisti da tutta Italia già selezionati nel corso delle semifinali invernali di Arezzo, San Pietro in Cairano (VR), Cervasca (CN), Loano, Roma e Codroipo (UD).
Anche per questa 46a edizione Folkest ha scelto un’immagine di Enzo De Giorgi, un artista per il quale la musica è stata sempre e comunque un elemento centrale della propria creatività: si tratta di Folkest 2024, un dipinto realizzato da questo artista, che ha fatto della narrazione colorata e quasi fiabesca di storie emozioni e persone la propria cifra stilistica, appositamente per l’edizione 2024 del Festival. Olio su tela 40×40, rappresenta un trio musicale in cui ogni componente è concentrato a suonare il proprio strumento, ma è anche assorto nell’ascolto del suono altrui, ad occhi chiusi, per isolare l’udito dagli altri sensi. Un inno al valore della condivisione e dell’arricchimento reciproco: tre voci soliste diventano coro, concerto, orchestra. E se il suono di un violino, di una tromba e di un pianoforte, nascono da differenti tipologie di strumenti musicali, ma sanno convergere in un’unica voce, riescono a disegnare un triangolo armonioso in cui la condivisione delle differenze si concentra un unico segnale sonoro.
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