29 Giugno 2024

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A USSEAUX, SU UN PIANORO A 1500 METRI, IL SUMMER FOREST FESTIVAL

12 – 13 – 14 LUGLIO, A 40 KM DA TORINO

Torna, su un pianoro a 1500 metri d’altitudine, circondato dalla foresta del Parco naturale Orsiera – Rocciavrè e dal Parco naturale del Gran Bosco, il «Summer Forest Festival» ad Usseaux, in Val Chisone. Seconda edizione, formula completamente gratuita, per un appuntamento a 40 chilometri di Torino, pensato sia per gli appassionati di musica sia per i ragazzi che così possono scoprire le montagne vicino casa: è in programma venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 luglio.

La peculiarità

Il Festival va in scena vicino a Usseaux, inserito tra i borghi più belli d’Italia e bandiera arancione per il Touring, nell’Area Magic Forest. Una superficie pianeggiante che si estende per oltre un chilometro tra le Alpi Cozie: siamo a 1500 metri d’altitudine, in mezzo al bosco che qui è proprio foresta, come il nome stesso rivela.

«Siamo alla seconda edizione, pensata per chi ama la musica e la montagna o vuole scoprirla – dice Maurizio Dainelli, l’ideatore e organizzatore del festival – L’idea, quest’anno, è fare anche educazione musicale: ogni concerto, infatti, sarà occasione per fare domande, ripercorrere, anche a parole, generi e periodi musicali con un omaggio speciale a Woodstock a 55 anni dall’evento. Si tenne su un pianoro come il nostro, solo con più persone». Molti di coloro che amarono e seguirono Woodstock, oggi amano la montagna e sono invitati a partecipare: «Ma nostro intento è portare tutte le fasce d’età: i giovani e anche i piccolissimi e per questo abbiamo pensato di installare scivoli gonfiabili. Uniamo le generazioni attraverso la musica ma anche il cibo e la sostenibilità ambientale che caratterizzano nostro festival». Per chi vuole, ovviamente, c’è poi la possibilità di dormire sotto le stelle, conoscere la mattina, prima dei concerti, questa vallata a piedi o in bici e un palcoscenico naturale unico.

La musica

Sarà questo contesto verdissimo a ospitare i concerti e l’iniziativa di domenica, un omaggio a Woodstock a 55 anni dall’evento: protagoniste, secondo una linea che già l’anno scorso ha caratterizzato la direzione artistica, band apprezzate da pubblico e da addetti ai lavori. I motori si iniziano a scaldare venerdì 12 luglio, con musica dalle 16 alle 24. Alle 16 rivivono i grandi del rock and blues con Roagna Rizzi Buelow. Alle 20 “Si canta Bob Dylan  con i From Jungle To The Moon.

Sabato 13 luglio si riprende dalle 16 con “Canzoni tratte dal  piccolo e grande schermo”, con i Seasons.

Dalle 20 “Italian Graffiti “, spaccato di canzoni italiane dagli Anni ’60 con La Roagna & Friends.

Domenica 14 luglio l’iniziativa “Woodstock 1969 – Ricordi di un evento irripetibile”  con Roagna & Friends.

«Forest food» e attività all’aria aperta

L’altro ingrediente del festival è il «forest food». Qui, infatti, era difficile parlare di street food, essendoci solo verde e alberi intorno. Dunque, è stato coniato questo nome, «forest food»: piatto forte sarà la carne, soprattutto la brace, accompagnata da vino e birra.

Utilità
Il festival è a ingresso gratuito.
L’Area Magic Forest è in strada comunale dell’Inverso 1, borgata Fraisse.
Informazioni: 348/343.76.21. Di fianco al palco, c’è un’area bar.

Dormire

Per chi decidesse di dormire in zona, tra il fresco di queste montagne, l’Area Magic Forest mette a disposizione i suoi spazi: si può scegliere se arrivare in tenda o in camper. Info: info@magicforest.it.

IL FESTIVAL – I PROTAGONISTI E GLI APPUNTAMENTI

ROAGNA & FRIENDS

Roagna& Friends, nasce nel 2016, quasi per caso, in occasione della manifestazione torinese “Beatles Days” grazie all’incontro fra il maestro Marco Roagna, chitarrista di grande talento (vedi, per citarne uno, il gruppo storico torinese degli “Arti e Mestieri”) e l’intraprendente Luciano Daprile, che già da qualche anno organizza e promuove eventi musicali.

Si forma così il primo nucleo di un supergruppo al quale si uniscono via via tanti musicisti accomunati dalla passione per la musica, che spazia dal rock al blues, dal beat al pop, guidati dall’esperienza e dalla sensibilità musicale del maestro Marco Roagna.

Sabato 13 alle ore 20 i Roagna& Friends si divertiranno a proporre “Italian graffiti” per riportare alla memoria quel periodo, estremamente produttivo dal punto di vista musicale, che sono stati gli anni ’60 ’70, con brani mai dimenticati dal pubblico che diventerà l’elemento in più della band.

Suoneranno:

Marco Roagna: chitarra solista

Chitarre: Mauro Cingolani, Ivan Buelow, Fabrizio Pugliese

Basso e voce: Giorgio Rizzi

Tastiere: Bart Angelillo, Daniele Berruto

Batteria: Stefano Buelow

Voci: Luciano Daprile, Rebecca Ragusini, Alessia Dimartino, AnnaMaria Vaira, Ninfa Alabiso

Domenica 14 alle ore 18, in qualche modo ispirati dalla magia del Magic Forest, riproporranno l’atmosfera di un concerto epico, conosciuto ed apprezzato anche dalle nuove generazioni, come quello di Woodstock, del 14-15-16 agosto 1969.

Sarà l’occasione per ricordare i fasti di un periodo, in qualche modo irripetibile per la produzione musicale, che ha ispirato ed ancora influenza molto di quello che è stato dopo in campo musicale.

Suoneranno:

Marco Roagna: chitarra solista

Chitarre: Mauro Cingolani, Attilio Valle, Ivan Buelow,

Basso e voce: Giorgio Rizzi

Tastiere: Bart Angelillo, Daniele Berruto

Batteria: Stefano Buelow

Voci: Luciano Daprile, Rebecca Ragusini, Alessia Dimartino, AnnaMaria Vaira, Ninfa Alabiso

SEASONS

Sabato 13 luglio, alle 16, salirà sul palco il gruppo musicale dei Seasons. 

Costituitasi circa un anno fa, con musicisti provenienti da precedenti esperienze e accomunati dalla passione per il mondo musicale del piccolo e grande schermo, presentano un viaggio emozionante tra passato e presente, attraverso le colonne sonore e le sigle delle serie televisive: dal blues al soul, dal rock al pop e scatenati Rock’n’Roll, un repertorio ricco di energia e divertimento!

Suoneranno:

Giulia Bubi Berruto: voce

Daniele Berruto: piano e tastiere

Fabrizio Pugliese: chitarra

Massimiliano Carrara: basso

Davide D’Amico: batteria

RRB – Roagna Rizzi Buelow

Marco Roagna (chitarra), Giorgio “Joe” Rizzi (basso e voce) e Stefano Buelow (batteria e cori), dopo aver condiviso molti palchi con altri musicisti, hanno deciso, un paio di anni fa, di formare un gruppo stabile il cui repertorio si basa sulle discografie dei grandi Power Trio degli anni ‘60 e ‘70… Jimi Hendrix Experience, Cream, S.R.V. & Double Trouble, Beck Bogert&Appice, West Bruce & Laing, Z.Z.Top, senza dimenticare importanti chitarristi come Gary Moore eB.B.King

Nel febbraio del 2024, le sinergie dei tre componenti sono confluite nel loro primo album, “The Clock”, che contiene 10 brani inediti, composti da loro stessi, che partendo dalla matrice blues, spaziano verso sonorità dai colori e armonie diversi.

Venerdì 12 luglio alle 16 apriranno la rassegna musicale chiamando sul palco vari ospiti per un repertorio Classic Rock, quello più conosciuto e sempre molto apprezzato dal pubblico.

From Jungle To The Moon

Formazione nata durante il lockdown da un gruppo di amici musicisti, con Stefano Buelow batteria, Fabrizio Petrarulo basso, Mauro Cingolani chitarra, Ivan Buelow canto, Giorgia D’Aostino voce solista.

iniziano tutti a suonare tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 in diverse formazioni torinesi e novaresi, crescono suonando un po’ ovunque in giro per il Piemonte ed hanno all’attivo un buon numero di concerti nel resto della penisola, Pistoia, Milano ma anche Matera e molte altre splendide località.

Provengono dal territorio Blues ma sono tutti accomunati da una fervida passione per il Rock anni ’70 e le sue origini che li porta a creare FJTTM, una Band che è nata dall’amicizia che vuole divertirsi ed intende divertire, spargendo il verbo del Rock, non disdegnando di far “muovere il piedino al pubblico”.

Per rendere le cose più interessanti, alla Band si sono da poco aggiunti Daniele Berruto al pianoforte ed all’organo Hammond ed il giovane Ivan Buelow alla Chitarra acustica.

Venerdì 12 luglio 2024 alle 20 presenterannoAbout MrRobert un nuovo progetto/spettacolo dedicato a Bob Dylan, molto distante dal tributo, che vuole essere un’occasione per proporre brani storici ed altri meno conosciuti del menestrello, in una chiave diversa, la chiave “From Jungle to The Moon”.