La mostra fotografica “Determined Women” rompe con le rappresentazioni stereotipate delle donne nere, spesso raffigurate come sottomesse, passive, dipendenti, ed esotiche, sottolineando invece la dimensione simbolica ed estetica del corpo femminile
Fino al 6 ottobre al Museo di Roma in Trastevere è possibile ammirare la mostra di Angèle Etoundi Essamba, fotografa camerunense che da sempre riflette sull’identità della donna africana e della sua espressione. L’occasione è ideale per scoprire il quartiere di Trastevere, che declinato al femminile offre spunti di visita particolari grazie alle vicissitudini di donne celebri che qui hanno vissuto. E per il soggiorno punto strategico è l’FH55 Grand Hotel Palatino, da dove tutte le attrazioni più note sono facilmente raggiungibili.
Quando si visita Roma solitamente ci lascia attrarre dai canonici circuiti turistici, e spesso vengono tralasciate vere e proprie chicche che varrebbe la pena scoprire e riscoprire. È il caso di Trastevere, iconico quartiere dalla storia antica dove si può trovare tutto quello che si cerca. Famoso per la vita notturna e i tanti locali, è avvolto da un’atmosfera bohèmien che tanto incanta frequentatori romani e visitatori. Passeggiando per i suoi vicoli, tra i palazzi colorati di due e tre piani, ci si imbatte in diverse attrazioni tra cui il Museo di Roma in Trastevere, che ha trovato sede nell’ex monastero di Sant’Egidio dove vivevano le monache carmelitane scalze. Restaurato nel 1976, l’edificio è divenuto sede del Museo del Folklore e dei poeti romaneschi, dove si conservavano materiali relativi alle tradizioni popolari romane, e dal 2000 è stato riaperto al pubblico con la denominazione di Museo di Roma in Trastevere. Oggi vengono qui organizzate mostre temporanee, spettacoli, convegni e concerti che si affiancano alla collezione permanente. Fino al 6 ottobre 2024 si può ammirare una mostra imperdibile, la prima retrospettiva italiana della fotografa Angèle Etoundi Essamba intitolata “Determined Women (Donne determinate)”. Da sempre coinvolta in una riflessione sull’identità della donna africana, che è al centro della sua espressione artistica e fonte inesauribile di ispirazione, la Essamba presenta alcuni cicli del suo lavoro eseguiti negli ultimi anni, che forniscono allo spettatore una lettura quasi completa del percorso creativo dell’artista camerunense, in un’alternanza tra opere dai colori forti che fanno da contrappunto ad alcune serie di un levigato bianco e nero.
Sono state selezionate 40 fotografie in bianco e nero e a colori realizzate tra il 1985 e il 2022, inclusa la serie A-Fil-iations, presentata al padiglione inaugurale del Camerun alla Biennale di Venezia nel 2022. Da quasi quarant’anni l’artista nata in Camerun, cresciuta in Francia e residente ora ad Amsterdam, ha messo il suo obiettivo a disposizione delle donne nere che fotografa con una visione non solo estetica e idealistica, ma anche realistica e sociale, rompendo con quelle rappresentazioni cariche di stereotipi che troppo spesso le rappresentano sottomesse, passive, dipendenti, esotiche e confinate in determinati ruoli. Quello che rende speciale i lavori di Essamba è la dimensione simbolica ed estetica del corpo femminile, con fotografie che esprimono orgoglio, forza e consapevolezza di sé. Attraverso composizioni armoniose e una particolare attenzione a gesti, espressioni ed emozioni, l’obiettivo è trasformare la narrazione tradizionale della donna africana offrendo una nuova visione, unendo lo spirito della fotografia umanista con un forte attaccamento ai valori di comunione, concentrandosi esclusivamente su ciò che irradia l’essere umano, da solo, in coppia o in gruppo. Un lavoro di rottura, dunque, moderno ed efficace, che cattura la bellezza interiore delle donne africane cambiando la narrativa e smarcando i soggetti rappresentanti dalla prospettiva violenta e coloniale a cui sono da sempre stati sottoposte. Le opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche americane come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, il Memphis Brooks Museum of Art di Memphis, il National Museum of Women in the Arts a Washington DC.
Parlando di Determined woman e trovandosi in un quartiere cosi pittoresco come Trastevere non si può non ripercorrere le storie di donne famose che qui hanno vissuto in tempi diversi, per un viaggio nel tempo declinato tutto al femminile. Visitando la chiesa di Santa Maria in Cappella si va indietro al 1391, quando Santa Francesca Romana lavorò all’interno dell’ospedale annesso alla chiesa: nel 1650 la proprietà fu affidata all’avida e arrogante Donna Olimpia Maidalchini Pamphilj, la Papessa, protagonista della storia seicentesca di Roma, che fece costruire i noti “bagni di donna Olimpia”, un vero e proprio giardino delle delizie. A poca distanza c’è il luogo dedicato a Santa Cecilia, una basilica che sorge sulla casa familiare della nobile Cecilia, martirizzata intorno al 230 d.C. colpevole di aver tentato di convertire il marito e il fratello al Cristianesimo. L’imponente Porta Settimiana si trova in prossimità di Via Santa Dorotea, dove si dice che al civico 20 abitasse Margherita Luti, amante di Raffaello Sanzio che la ritrae in uno dei suoi dipinti più celebri, La Fornarina.
Nel cuore di Trastevere si trova Palazzo Corsini, una dimora affascinante dove visse l’ultima parte della sua avventurosa vita la regina Cristina di Svezia, che vi riunì musicisti, intellettuali ed artisti noti del Seicento qui ancora presenti con le loro opere. Nel monastero della Chiesa di Sant’Apollonia venne rinchiusa Lorenza Serafina Feliciani, moglie del celebre Conte Cagliostro.
Per il soggiorno romano ci si può spostare dall’altra parte del Tevere, nel quartiere Monti, a poca distanza dalle attrazioni più note di epoca romana come il Colosseo, il Circo Massimo e le Terme di Caracalla: qui l’FH55 Grand Hotel Palatino, con la grande varietà dei servizi a disposizione, è l’indirizzo ideale per un soggiorno memorabile a Roma.
Grand Hotel Palatino
È un albergo 4 stelle, situato nel quartiere Monti, a ridosso dell’ampia zona archeologica che include Colosseo, Fori imperiali, Palatino, Circo Massimo, Celio e Terme di Caracalla.
Dispone di diverse tipologie di camere che includono camere con vista sul Quirinale o sul Vittoriano, Junior Suite con terrazza privata nel Top Floor da dove godere di una splendida vista della città.
Il Grand Hotel Palatino è completo di Centro Congressi, il Globo, con 5 sale, di cui una plenaria di 295 mq, ideale per esposizioni, show room e meeting.
L’Hotel offre anche una palestra con attrezzi Technogym e personal trainer, un bar e dispone di tre ampie e luminose sale ristorante, Le Erbe, Il Giardino e Le Spighe, dove al mattino viene servita la colazione internazionale a buffet sia dolce che salata, alimenti biologici ed una selezione di prodotti per coloro che seguono diete specifiche legate a intolleranze alimentari e per chi ama mangiare sano.
Il Ristorante Le Spighe è aperto a pranzo e a cena, anche ai visitatori esterni, e serve una cucina di mare e di terra per riscoprire i migliori piatti della tradizione romana e nazionale. Tutte le proposte sono preparate dal nostro Chef Giuseppe Mulargia e presentate nel menu à la carte e nei menu degustazione.
L’albergo è pet friendly ed è comodamente raggiungibile in auto, con diversi garage convenzionati a pagamento nelle vicinanze.
FH55 HOTELS
È un gruppo alberghiero fondato nel 1955 da Dino Innocenti, pioniere nel settore dell’hôtellerie, che inizia creando il Grand Hotel Mediterraneo di Firenze. La storia continua nel 1968 con la costruzione del Grand Hotel Palatino a Roma, a due passi dal Colosseo. Successivamente il gruppo prosegue la sua crescita con l’acquisto dell’Hotel Calzaiuoli, nel cuore di Firenze che apre nel 1982. Alla scomparsa del fondatore, gli eredi divenuti nel frattempo titolari delle strutture, continuano la politica di espansione e nel 1995 acquisiscono l’Hotel Villa Fiesole. Oggi FH55 HOTELS è un gruppo alberghiero composto da 4 strutture, ognuna con una propria identità, ma accomunate da quei valori che la proprietà trasmette quotidianamente a tutto lo staff e alla direzione degli alberghi.
Il Gruppo FH55, alla luce degli ultimi catastrofici eventi e consapevole dell’enorme impatto che l’alluvione ha avuto sulle comunità locali, ha deciso di assumere un ruolo attivo nella ricostruzione e nel sostegno. Si è impegnato a essere al fianco degli alluvionati della Toscana proponendo nei menù dei suoi ristoranti un piatto speciale, un’eccellenza della cucina toscana: Pici Senesi con Ragù di Cinta Senese, Erbe di Campo e Pecorino di Pienza dop (Pecorino ottenuto esclusivamente con il latte da pecore allevate nell’area di produzione nelle terre Senesi). Per ogni piatto venduto verranno così devoluti 2,00 Euro al Fondo istituito dalla Protezione Civile in sostegno alle popolazioni colpite.
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