2000 persone per la prima edizione di “Jazz al Nono” Fest nel nuovo spazio culturale romano de “LA VACCHERIA” (Eur Castellaccio)
Workshop, boiler room, incontri e concerti per dimostrare che il jazz è un genere musicale inclusivo e apre le porte a nuove professioni
Un’iniziativa realizzata da
Municipio Roma IX
con
Decima50 – ETS e Comitato di Quartiere EUR Castellaccio
Un evento in collaborazione con
AlfaMusic, Thalia group, Associazione Hangar, Associazione Perni APS, Conservatorio di musica “Licinio Refice” di Frosinone, Saint Louis College of Music di Roma, Boom Srls (Società curatrice della manifestazione MUSIKA), Civitates (impresa sociale), Azienda Biologica De Sanctis, Nazionale Italiana Jazzisti
Media partner:JAZZIT, Radio Ros Brera
Consensi unanimi e un’eccezionale affluenza a sorpresa di quasi 2000 persone complessive nella settimana dedicata alla prima edizione del “Jazz al nono” Fest, iniziativa presentata e promossa dal Municipio IX di Roma in collaborazione con Decima50 – ETS e il Comitato di Quartiere EUR Castellaccio, nel nuovo spazio simbolo di rigenerazione urbana “La Vaccheria”, polo innovativo culturale e punto di riferimento aggregativo del territorio nel Sud di Roma. L’evento è stato realizzato insieme a AlfaMusic, Ass.ne Hangar, Ass.ne Perni APS, Thalia group, Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone, Saint Louis College of Music di Roma, Boom Srls (Società curatrice della manifestazione MUSIKA), Civitates (impresa sociale), Azienda biologica De Sanctis e Nazionale Italiana Jazzisti onlus.
Con un ricco programma proteso alla valorizzazione della musica jazz, sconfinandola dalla nicchia e rendendola fruibile al cittadino medio, “Jazz al nono” Fest si pone come principale obiettivo quello di realizzare una vera e propria accensione civica di condivisione e rivalorizzazione culturale a supporto del contesto urbano.
Grande fautrice della valorizzazione culturale nel territorio, e in particolare alla Vaccheria, dove ha avviato il progetto di trasformazione di spazi agricoli in un’area culturale allargata ai vari linguaggi artistici e futuro centro della pop-art, è la presidente del Municipio IX, Titti Di Salvo, che ha partecipato attivamente nei giorni della manifestazione insieme a componenti della giunta e che ha dichiarato: “Jazz al nono è stata una esperienza unica perché è riuscita a mettere insieme qualità, empatia, musicalità, socialità nella cornice perfetta della Vaccheria. La Vaccheria mescola per scelta diversi linguaggi artistici. Con la convinzione che bellezza e cultura debbano essere accessibili. Se non qui dove dunque il jazz? Ed è solo l’inizio!”.
“Siamo davvero colpiti dalla partecipazione del pubblico che ha voluto unirsi allo spirito con il quale è stata concepita ogni singola attività di questa iniziativa, una vera e propria festa congiunta in nome della fruizione musicale condivisa – affermano gli organizzatori attinenti alle associazioni Decima 50, Comitato di quartiere Eur Castellaccio, AlfaMusic e Hangar, promotori della Kermesse – Un evento pensato da Claudio Pantaleone e Fabrizio Salvatore anche particolarmente per i giovani talenti in erba, per far conoscere un tipo di musica che non è difficile ma che anzi va studiata perché apre le porte ad una autentica professione. Il nostro intento, grazie anche alla speciale collaborazione del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone e della Scuola di Musica Saint Louis di Roma, due pilastri nella formazione musicale, è stato infatti quello di avvicinare le nuove generazioni in maniera semplice al jazz e stimolarle ad approcciare in maniera seria e motivata le propri ambizioni musicali attraverso un itinerario di studio. E il risultato è stato toccato con mano, avendo ricevuto molte richieste di informazione per iscrizioni a scuole di alta formazione”.
Giunti non solo dall’area municipale ma da ogni parte di Roma e zone limitrofe della Capitale, i convenuti hanno avuto l’opportunità assistere a workshop, proiezioni, incontri e concerti in orario pomeridiano a serale. Tra i docenti dei laboratori di formazione erano presenti nomi come Giampaolo Ascolese e Susanna Stivali (del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone), Lorenzo Feliciati e Dario Giacovelli (del Saint Louis College of Music di Roma), Mirella Murri, Ettore Carucci, mentre protagonisti dei live negli spazi del Nono Jazz club e nel grande palco all’aperto allestito per l’occasione hanno suonato artisti del calibro di Giampaolo e Michele Ascolese, Elio Tatti, Elisabetta Guido, Lucrezio de Seta trio, Ettore Carucci, Anita Pusceddu e Cesare Cesarini, Trio Oestrus, Luciano Vanni (per il Sommelier della musica), Francesco Bruno trio, la formazione Brassense diretta da Maurizio Capuano, Pasquale Innarella con La Rustica X Band e il Roberto Spadoni/Cristiana Polegri ensemble con la speciale partecipazione di Stefano Fresi in un omaggio al grande compositore italo-americano Henry Mancini.
Ospite di eccezione il decano del jazz italiano Gegè Munari “The Legend”, ancora fresco di vivace bacchetta per deliziare il pubblico, insieme a componenti della formazione Nazionale Italiana Jazzisti, in un’esibizione swing leggera e incisiva. A lui è stato consegnato il premio alla carriera “90 anni Suonati”, riconoscimento per il suo stile inconfondibile sviluppato in oltre mezzo secolo di esorbitanti esibizioni musicali tra festival, club, teatri, televisione e cinema.
Un altro servizio realizzato a titolo gratuito per i giovani musicisti che hanno partecipato ai laboratori ed al Fest è stato quello della “Boiler room”, una stanza con regia video e set up audiovisivo dove presentare il proprio progetto e pensiero creativo e proporlo in diretta streaming. La registrazione delle “Jazz al nono sessions” curata dai team di AlfaMusic e Thalia group è tuttora disponibile sul canale FB di AlfaMusic.
Sono stati poi realizzati due mini concerti al Centro Commerciale Euroma 2: il primo, con “Gli Amantici”, duo di fisarmoniche di Roberto Fuccelli e Valentina Cesarini; il secondo interpretato dal duo jazz composto da Carmen Salato al sax e voce e Giulio Scarpato al contrabbasso. Un evento concepito appositamente secondo il modello “flash mob” per far conoscere ed apprezzare la musica jazz anche in un contesto estraneo e a chi probabilmente non l’ha mai ascoltata.
Infine, last but not least, la significativa operazione di solidarietà messa a punto dalla squadra di calcio della Nazionale italiana Jazzisti onlus unitamente alla rappresentativa del Municipio IX a favore della famiglia di Satnam Singh, il bracciante precario schiacciato da un macchinario sul luogo di lavoro e morto per le gravi conseguenze a Latina: nella partita svoltasi domenica, sono stati raccolti dei fondi a tale proposito, ma la causa di beneficenza continua e chi lo volesse può tuttora donare un libero contributo sul conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio all’Iban IT16L0538703207000035325085, con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.
La soddisfazione espressa all’unanimità per l’esito di questa prima edizione del “Jazz al nono” Fest ha già messo in cantiere nuovi progetti a partire dalla prossima stagione autunnale, sempre a ingresso libero – per dare la possibilità a tutti di continuare a respirare aria di jazz (ma non solo) e condivisione – e con la stessa squadra. Il lavoro congiunto, contraddistinto dalla costante presenza operatività di tutte le parti in causa – dagli ideatori ai fautori dello spazio food gestito dalla cooperativa APS I Perni, fino ai preziosissimi volontari della Protezione Civile grazie ai quali è stato possibile veicolare un progetto di perfezione logistica e sicurezza nei giorni dei concerti – è una riprova che quando la passione va a braccetto con il sostegno morale e l’operatività concreta, la formula è vincente.
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