SELINUNTE. Un percorso fatto di suoni che è iniziato quattro anni fa ed è continuato imperterrito, convinto che il jazz sia spazio di incontro, di scambio e di ascolto tra culture, generazioni e comunità, in un luogo già crocevia di popoli e generatore di cultura. Ritorna il jazz nel cuore del Parco archeologico di Selinunte e recupera la sua essenza più autentica e antica, quella dell’unione e del groviglio di essenze e suoni nati dai popoli in cammino. Al via la quarta edizione di Mediterraneo Jazz, festival di Curva Minore, nato dall’intuizione del contrabbassista Lelio Giannetto di cui hanno raccolto idee e fascinazione, la moglie Valeria e i figli Luca e Gabriele. Festival che anticipa il cartellone che il Parco archeologico ha costruito con CoopCulture, cucendo le proposte giunte tramite la open call lanciata pochi mesi fa.
Da sabato 13 alle 21.30 a mercoledì 17 luglio, tre serate di musiche e sonorità diverse, affini ma non necessariamente complementari, che coinvolgono artisti e musicisti internazionali e valorizzano giovani musicisti siciliani. Il festival si apre con il duo composto dal clarinettista trapanese Nicola Giammarinaro e dal fisarmonicista palermitano Roberto Gervasi, esponenti di spicco del panorama internazionale. Proprio clarinetto e fisarmonica fanno parte della tradizione musicale italiana più autentica, e rimandano a un tempo non molto lontano, quando ogni evento privato o pubblico era scandito dal suono inconfondibile di questi due strumenti. Da qui nasce il progetto e album “Due anime, due talenti”: per partire dalle radici musicali popolari e arrivare ai giorni nostri attraversando l’esperienza, comune ad entrambi, del jazz e dell’improvvisazione. Domenica 14 luglio alle 21.30 il secondo progetto: Fera fa capo alla giovane musicista emergente Mariasole De Pascali, vincitrice del Top Jazz 2022 come miglior talento secondo la prestigiosa rivista Musica Jazz. Del gruppo fanno parte anche Giorgio Distante, tromba e tuba; Adolfo La Volpe, chitarre ed elettronica; Lucio Miele vibrafono e batteria.
Chiude la rassegna mercoledì 17 luglio, alle 21.30, l’Alkantara MediOrkestra, nato nel 2023 nell’ambito dell’Alkantara Fest: il gruppo unisce musicisti da Italia, Irlanda, Bulgaria, Sardegna, Norvegia e Grecia. Con otto strumentisti di base – Enzo Rao violino, saz, oud; Riccardo Gerbino tabla; Mario Gulisano percussioni, marranzano; Roberto Fiore contrabbasso; Fabio Sodano duduk, sax, flauti; Bronagh Slevin violoncello; Alexandra Dimitrova violino; Denise Di Maria percussioni, charango – la band si arricchisce di due ospiti d’eccezione, il grande fisarmonicista sardo Antonello Salis e il sassofonista norvegese Karl Seglem che suona il corno di capra. L’ensemble, che trae ispirazione dal Mediterraneo al subcontinente indiano, presenta una grande varietà di strumenti, tra cui oud, marranzano, douduk, ney e charango cileno; integra espressioni contemporanee, influenze world music e jazz, creando un suono senza tempo. Il repertorio spazia da composizioni tradizionali a brani originali, creando un’atmosfera che evoca il Mediterraneo come culla di civiltà millenarie.
Al termine di ogni concerto, un calice di preziosi vini Bosco Falconeria ottenuti rigorosamente con fermentazione naturale in produzione limitata.
INFO E PRENOTAZIONI
www.curvaminore.org – tel. 329.1051417
BIGLIETTO: € 10 posto unico
PROGRAMMA
13 luglio ore 21.30
Due anime, due talenti
Roberto Gervasi fisarmonica
Nicola Giammaritaro clarinetto
14 luglio ore 21.30
Andrà bene
Mariasole De Pascali flauti
Giorgio Distante tromba e tuba
Adolfo La Volpe chitarre ed elettronica
Lucio Miele vibrafono e batteria
17 luglio ore 21.30
Alkantara MediOrkestra
Giuseppe Privitera direzione
Enzo Rao violino, salvia, oud
Riccardo Gerbino tabla
Mario Gulisano percussioni, marranzano
Roberto Fiore contrabbasso
Fabio Sodano duduk, sax, flauti
Violoncello Bronagh Slevin
Violino Alexandra Dimitrova
Denise Di Maria percussioni, charango
OSPITI
Antonello Salis (Sardegna) fisarmonica
Karl Seglem (Norvegia) corno di capra e sax
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