17 Novembre 2024

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Teatro Archeologico 2024, tre giorni di spettacoli e non solo a Cortona

Presentata la sesta edizione della rassegna di rumorBianc(O), in programma dal 19 al 21 luglio al Parco Archeologico del MAEC

CORTONA– È tutto pronto per Teatro Archeologico 2024.

Il 19, 20 e 21 luglio il Parco Archeologico di Cortona spalancherà di nuovo i cancelli al festival teatrale organizzato dall’associazione culturale rumorBianc(O).

Il progetto, realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze, è affidato alla direzione artistica di Chiara Renzi, promosso da Museo MAEC, Comune di Cortona, Accademia Etrusca, in accordo con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, in collaborazione con ATI (AION, Itinera, Coop Culture), Omnia Tourist Services, Libri Parlanti, Consorzio Vini Cortona, Cautha, Confesercenti, con il sostegno di Cortona Photo Academy, sponsor Unicoop Firenze.

Il programma della sesta edizione della rassegna propone una miscela scoppiettante di appuntamenti a cui faranno da scenografia le perle archeologiche del Sodo e la splendida Cortona. Un classico mix di cultura e intrattenimento alla maniera di rumorBianc(O), in un’atmosfera di autentica, stimolante convivialità. Per prendere parte agli eventi, è richiesta la prenotazione obbligatoria scrivendo una mail a prenotazioni@rumorbianco.it ed è possibile acquistare i biglietti in anticipo su Eventbrite. “Il nostro festival – dichiara Chiara Renzi – celebra la fusione tra l’arte teatrale e il nostro ricco patrimonio archeologico, offrendo al pubblico un’esperienza culturale immersiva e indimenticabile”.

Tutto comincerà venerdì 19 luglio. Alle 17:30 il sipario si solleverà con il vernissage della mostra di Renzo Francabandera Archeologia del presente (con un intervento di Mara Predicatori, storica e critica d’arte), visitabile fino al 18 settembre, e il primo wine tasting in collaborazione con Consorzio Vini Cortona, alla ricerca di nuove, imperdibili etichette del territorio. Il palcoscenico di Teatro Archeologico 2024 sarà inaugurato alle 18:30, con lo spettacolo Corri, Dafne! (di e con Ilaria Carlucci, regia Alberto Cacopardi, una produzione Tessuto Corporeo e Factory Compagnia Transadriatica). Tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, questo lavoro trascinerà i presenti nella fuga della ninfa Dafne dalla passione di Apollo: una corsa verso un altrove purché sia, esplorando la zona grigia tra l’amore per l’altro e l’amore per sé (biglietto 10 euro).

Sabato 20 luglio rumorBianc(O) ha messo in agenda il tradizionale talk archeologico, a cura di Libri Parlanti in collaborazione con Cautha. Alle 17:30 l’archeologo Paolo Giulierini getterà una nuova luce sulle pratiche religiose degli Etruschi, raccontando il profondo rispetto e la connessione di quel popolo con la natura. Appena l’incontro terminerà, basterà percorrere pochi metri sull’erba del Parco per raggiungere la postazione dei sommelier per il wine tasting. Il secondo momento teatrale di Teatro Archeologico 2024, alle 18:30, porta il titolo di La Coppa del Santo (scritture di Giulia Zacchini, con Luca Zacchini e Francesco Rotelli, una produzione Gli Omini). Il pubblico sarà coinvolto in un esilarante gioco a squadre a tema sacro in cui avrà il compito di votare il santo vincitore, ascoltando una carrellata di straordinarie storie di vita di queste icone religiose per arrivare ad eleggere l’unico patrono della serata (biglietto 10 euro).

Domenica 21 luglio, infine, sarà la giornata più ricca e variegata dell’edizione. Chi risponderà all’invito infatti potrà unirsi all’inedita Colazione con Vasari (ore 10:30, biglietto 5 euro), un’esperienza unica in occasione dei 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari a cura di rumorBianc(O) e Omnia Tourist Services in collaborazione con Confesercenti. Spetterà alla guida Silvia Vecchini introdurre la figura del grande maestro del Rinascimento durante una colazione conviviale a base di delizie locali; al termine del tour nella splendida Chiesa di Santa Maria Nuova, poi, l’intervento teatrale ispirato alle Vite di Vasari (drammaturgia di Camilla Mattiuzzo, con Giulia Rupi e Samuele Boncompagni).

L’ultimo pomeriggio di Teatro Archeologico 2024 è destinato ad un pubblico tout public. Alle 17 avrà luogo il laboratorio didattico Alla scoperta delle divinità etrusche a cura di ATI (AION, Itinera, Coop Culture), con possibilità di una rinfrescante merenda gelato – età consigliata per il workshop: 5-12 anni –. Alle 18:30 il finale coinciderà con lo spettacolo Aspettando il vento (di Luigi d’Elia e Francesco Niccolini, costruito e raccontato da Luigi d’Elia, regia di Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese). L’incontro di tre ragazzini in un’immensa palude nella stagione del passaggio degli uccelli migratori è l’antefatto da cui prende le mosse una storia di avventure, giochi e amori, fino a una notte “che le stelle sono allineate, il vento è cambiato e per tutti e tre sarà arrivato il momento di diventare un po’ più grandi” (biglietto teatro + wine tasting: 10 euro).

“La combinazione tra archeologia e spettacolo è un binomio vincente che riesce a destare sempre un grande interesse nel pubblico colto e non – afferma Francesco Attesti, assessore alla Cultura del Comune di Cortona – È proprio grazie al successo ottenuto nel corso degli anni che l’Amministrazione del Comune di Cortona ha voluto sostenere ancora una volta questa iniziativa. Avvicinare le persone al mondo dell’archeologia tramite modalità ‘non canoniche’ che presentano commistioni con la contemporaneità è un aspetto affascinante e intrigante; i nostri luoghi storici da sempre hanno racchiuso riti, emozioni, magia, quale altro modo di farli rivivere se non utilizzando parole, danza e musica? Così si creano corrispondenze particolari tra pubblico ed interpreti, vibrazioni tra natura e spazi lontanissimi nel tempo e tutto torna a prendere vita”.

“L’Accademia Etrusca, nella sua attività di gestione del Parco Archeologico insieme al Comune di Cortona, ritiene che la realizzazione di iniziative come quella del Teatro Archeologico possa contribuire a far conoscere e a valorizzare il nostro patrimonio culturale, attraendo anche pubblici diversi da quelli che abitualmente visitano i luoghi che conservano memorie storiche – dice Sergio Angori, componente dell’Accademia Etrusca di Cortona – La scelta di puntare su spettacoli teatrali nasce dalla convinzione che questa forma d’arte, più di altre, abbia la capacità di intrecciare le emozioni e i sentimenti che lo spettatore vive con le suggestioni offerte dal contesto in cui si trova. L’intento è quello di proporre esperienze al tempo stesso piacevoli e capaci di far riflettere. Il programma di questa edizione, attraverso gli spettacoli in cartellone e le attività ad essi collaterali, affronta in particolare il tema del rapporto dell’uomo con il divino, in un continuo rimando tra il modo di vivere tale valore oggi e nel passato. Tra le iniziative previste si segnala la passeggiata sulle tracce della presenza vasariana a Cortona”.