17 Novembre 2024

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KORA E FLAUTO GIAPPONESE NEL GIARDINO DI CASA LAJOLO A PIOSSASCO

Lo spazio verde è stato trasformato grazie a un sistema di illuminotecnica, realizzato col bando PNRR-Parchi a giardini storici e finanziato dai Fondi Next Generation EU

Sarà il giardino illuminato di Casa Lajolo a Piossasco a fare da cornice venerdì 13 settembre alle 20,30 a “Suoni dal mondo, tra terra e cielo”, appuntamento di chiusura della rassegna «La notte, di luci e di note» pensata per permettere di vivere, anche di sera, la dimora storica gestita da Fondazione Casa Lajolo e il suo giardino.

Protagonisti della serata Elena Russo, suonatrice torinese di kora, arpa tradizionale africana, e il bergamasco Fiore De Mattia, maestro di shakuhachi, flauto giapponese. Il maestro Fiore De Mattia è l’unico rappresentante italiano (insegnante/concertista) della Scuola Hijiri di Tokyo.

La kora con Elena Russo

La kora è uno strumento a corde pizzicate, un’arpa liuto africana tradizionale dell’etnia Mandinka diffusa in Senegal, Gambia, Guinea e Mali. Viene suonata dai griot (bardi o cantastorie) che, in quelle regioni, ancora tramandano la cultura orale. E’ dotata di ventuno corde tese tra la cassa di risonanza, fatta con mezza zucca lagenaria cava in cui si apre, lateralmente, la buca, e il manico di legno che l’attraversa; la tavola armonica è costituita da una pelle di mucca o di capra. Tre bacchette di legno, serrate tra la pelle e la zucca, costituiscono una sorta di intelaiatura che aiuta a sostenere il ponticello, appoggiato sulla pelle.

Le corde possono essere di budello o di nylon; l’accordatura, in scala diatonica, è ottenuta per mezzo di anelli o di chiavette, posti sul manico.

Elena Russo

Nata a Torino nel 1980, è laureata in Biologia all’università di Montpellier ed è istruttrice di vela ai Glénans. Dopo diversi anni di pianoforte si è dedicata allo studio delle percussioni africane con il maestro Bruno Genero e nel corso di numerosi viaggi in Africa occidentale. In seguito, con Nathalie Cora e Josh Doughty, si è specializzata nell’arpa tradizionale africana, la kora. Attualmente tiene concerti, accompagna corsi di danza africana e spettacoli teatrali. Costruisce anche le kore, tiene corsi sullo strumento e conduce laboratori anche nelle scuole.

Il flauto tradizionale giapponese Shakuhachi 

(presentazione del Prof. Giovanni De Zorzi).

Il monaco giapponese Kakushin (1207-1298) è colui che introdusse in Giappone, dopo un lungo periodo di soggiorno in Cina, la musica zen per shakuhachi. Da lui prese vita una tradizione di monaci itineranti questuanti, detti komusô, appartenenti alla corrente fuke del buddhismo zen, per i quali l’unico oggetto in possesso era proprio lo shakuhachi. Da questa tradizione emerse Kurosawa Kinko (1710-1771), un monaco fuke che raccolse e trasmise il notevole repertorio per shakuhachi creatosi nei secoli. Il nocciolo di questo repertorio è costituito dai trentasei brani legati alla tradizione zen, esclusivamente per shakuhachi solo, detti honkyoku: ognuno viene attribuito al fondatore di una particolare scuola dello strumento. Gli honkyoku sono caratterizzati da un tempo estremamente lento da un uso molto dilatato dei parametri ritmici ma, soprattutto, da un impiego sapiente, concentrato, raccolto delle infinite possibilità sonore ed espressive dello strumento da parte del solista, che ri/crea ad ogni esecuzione i brani tradizionali.

Il programma, a Casa Lajolo, prevede brani per flauto shakuhachi tratti dal repertorio originale sacro/meditativo interpretati secondo lo stile della scuola “Hijiri” (Santa Scuola) con sede a Tokyo, fondata e diretta dal Maestro Teruhisa Fukuda.

Fiore De Mattia (1960)

Membro dal 2003 della associazione francese La Voie Du Bambou, il cui scopo è insegnare e diffondere il flauto di bambù giapponese lo Shakuhachi, proprio nel 2003 inizia lo studio con il maestro Daniel Lifermann, fondatore de La Voie Du Bambou. Dal 2006 continua lo studio sotto la guida del maestro Teruhisa Fukuda, fondatore della Scuola Hijri (“Santa scuola”) di Tokyo. Nel 2009 inizia l’attività d’insegnamento in Italia, attraverso lezioni e corsi che organizza e dirige circa ogni tre mesi (primavera-estate-autunno). Nel 2012 inizia l’attività concertistica in Italia e Francia. Nel 2013, consegue il titolo di “Shihan” (maestro), rilasciato dal maestro Teruhisa Fukuda e gli viene conferito il nome giapponese di “Sei Chiku” (santo bambù). Nel 2023, nel ventennale della sua attività, consegue il titolo di “Dai Shihan” (gran maestro).

Utilità
Nel biglietto (20 euro, under 25 pagano 15 euro), dopo un calice di vino di benvenuto della Cantina L’Autin di Pinerolo, la possibilità di visitare e passeggiare nel giardino illuminato di notte e,poi, di assistere al concerto. Acquistando due biglietti (nella stessa data) il terzo è al 50 per cento. Informazioni e prenotazioni dei concerti: info@casalajolo.it.
Casa Lajolo è in via San Vito 23 a Piossasco.








































Utilità
Nel biglietto (20 euro, under 25 pagano 15 euro), dopo un calice di vino
di benvenuto della Cantina L’Autin di Pinerolo, la possibilità 
di visitare e passeggiare nel
giardino illuminato di notte e,poi, di assistere al concerto.
Acquistando due biglietti (nella
stessa data) il terzo è al 50 per cento. 
Informazioni
e prenotazioni dei concerti: info@casalajolo.it.
Casa Lajolo è in via San Vito 23 a Piossasco.