Quattro atleti tra i più giovani in “ritiro” a Passo Rolle
Prima volta di Oda Nerdrum col Team sulle Dolomiti della Valle di Primiero
Allenamenti anche per Tereza Hujerova, Giacomo Ponti e Stefano Dal Magro
Lunghe sessioni in quota con skiroll, corsa in montagna e palestra
Estate, sole, caldo e voglia di riposare e rilassarsi. Desideri per gente comune, non certo per i fondisti che guardano con interesse agli obiettivi della prossima stagione.
Così anche alcuni atleti del Team Robinson Trentino, mentre i restanti si allenano a casa secondo un programma ben stabilito, hanno deciso di passare insieme un periodo a Passo Rolle, sotto il severo controllo del team manager Bruno Debertolis.
Sessioni intense in palestra, intervallate da uscite con gli skiroll affrontando le rampe che salgono dalla Valle di Primiero proprio a Passo Rolle transitando per San Martino di Castrozza, ma anche sessioni pianeggianti utili per il double poling sulla pista ciclabile della Valle di Primiero, e infine lunghe passeggiate e corsa in montagna al cospetto delle affascinanti Pale di San Martino, area dolomitica patrimonio UNESCO.
È stata la prima volta di Giacomo Ponti nel Pro Team di Robinson Trentino, dopo essere cresciuto nella fila del Team Talent. “Dopo lo scorso anno nel Team Talent – racconta Ponti, seduto su una staccionata a Passo Rolle con balcone sulle Dolomiti – è andata molto bene e ora per fortuna sono entrato nel Pro Team, vediamo se quest’anno potrà andare ancora meglio e se farò una bella esperienza”.
Tu sei molto giovane, non è così facile trovare i giovani che fanno le lunghe distanze e il double poling, che è abbastanza faticoso, come mai questa scelta? “Mi è sempre piaciuto fare double poling anche negli allenamenti normali, anche quando facevo le gare di cross country, quindi mi ha sempre interessato questo mondo, e poi ho incontrato un team che mi ha accolto e che mi ha fatto trovare una bella situazione, è un ambiente internazionale, faccio nuove esperienze e vedo nuovi posti”.
Correre nel Pro Team non è semplice, raccontaci le tue speranze e i sogni: “Sarà dura fare grandi risultati ma cerco di allenarmi il più possibile, perché non voglio accontentarmi. Speriamo in bene, poi tutto quello che arriva si accetta. Mi alleno principalmente a Livigno perché vivo lì, mi alleno da solo quasi sempre, cinque giorni alla settimana e solitamente faccio tre settimane di carico e una di scarico, non intendo fare giorni di recupero, preferisco qualche oretta o due di lento per recuperare, per il resto faccio palestra, poi mi preparo in occasione degli stage, come stavolta a Passo Rolle”.
L’obiettivo del domani? “Diventare fra i più forti di Ski Classics, sarà molto dura ma ovviamente ci spero, altrimenti non sarei qui adesso solo per divertimento”.
Abbiamo incontrato anche Stefano Dal Magro: “Sono di Limana (Belluno), lavoro part time da lunedì a venerdì nell’azienda di famiglia, quindi riesco a gestirmi bene per gli allenamenti sia in estate che in inverno. Diciamo che anche quest’anno ho iniziato bene la preparazione, mi sto gestendo bene insieme al mio allenatore Sergio Piller, l’obiettivo è quello di mantenere una ventina di ore a settimana sempre lavorando e quando si è in ritiro arrivare fino a 27-28 ore, in modo da prepararsi al meglio per la stagione. Questa è la mia seconda stagione nel Pro Team, nella prima non è stato facile, ma me la sono presa con serenità accettando i risultati che sono arrivati. La stagione è stata lunga per me perché non sono abituato a gareggiare fino a fine marzo così intensamente, però mi sono divertito e infatti dall’anno scorso ho visto dei bei miglioramenti e quest’anno punto a fare ancora meglio. Punto a mantenere nella maggior parte delle gare una posizione che mi soddisfi, diciamo fra i top 40. Non ho atleti preferiti, mi piacciono molto Andreas Nygaard ed Emil Persson, i due più iconici in Ski Classics in questo momento. Mi piace vederli gareggiare insieme a me, un buono spunto per andare più forte”.
In Italia si guarda soprattutto al cross country e non alle marathon, secondo te cosa si dovrebbe fare? “Ho visto negli ultimi anni che le marathon hanno preso sempre più piede anche tra i giovani, quindi penso sia solo una questione di tempo e diventerà popolare anche fra i ragazzi della mia età, vedendo magari noi intraprendere questa strada.”
Il vostro team è il più internazionale di tutti in Ski Classics, come vi trovate con i ragazzi stranieri in squadra? “Ci siamo subito trovati benissimo, parlando inglese si scherza, si ride quindi il gruppo è bello solido e ovviamente avere degli scandinavi in squadra aiuta, con l’esperienza che hanno loro già nelle gare o nello scegliere lo sci giusto e i materiali adatti per la gara. Quest’anno è arrivata la norvegese Nerdrum, è davvero simpatica, ci fa ridere e noi la facciamo ridere, ci troviamo bene”.
A Passo Rolle abbiamo incontrato anche la new entry Oda Nerdrum, biondissima, occhi azzurri, molto motivata: “È la mia prima volta col Team Robinson Trentino, mi piace e mi sto trovando bene con i miei compagni, ho veramente una buona impressione di loro. In più qui a Passo Rolle è veramente bello. Non potrei stare meglio”.
È così strano pensare a un’atleta norvegese che gareggia per un team italiano. Come mai? “Ho ricevuto un messaggio da un ex atleta del Team Robinson, mio connazionale, che mi chiedeva se fossi interessata a gareggiare per il team questa stagione e ho detto sì, pensando che sarebbe stato interessante. Bruno Debertolis allora mi ha contattato e ora faccio parte di questo team italiano, e non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione”.
Qual è il tuo obiettivo stagionale? “Spero di riuscire ad entrare nella top10 di alcune gare. So che è un obiettivo piuttosto ambizioso, ma credo che se l’allenamento quest’estate andrà bene potrò farcela. Punto soprattutto su Marcialonga, è la gara più importante e vorrei entrare nella top10, quindi non vedo l’ora che arrivi”.
Il cibo in Italia è molto buono. Questo ti tenta, ti porta ad esagerare? “Non posso mangiare il glutine, quindi solo cibo gluten-free. Ma mangio comunque pasta e riso ad ogni pasto e credo che sia il miglior “carburante” per un fondista. Vedremo quest’inverno” (sorride e ci strizza l’occhio…).
Tra i più motivati anche la ceca Tereza Hujerova, alla sua terza stagione col Pro Team di Robinson Trentino. “Credo che il team stia lavorando abbastanza bene. Siamo un gruppo internazionale e penso sia un vantaggio per tutti, perché ogni nazione è diversa e possiamo imparare qualcosa di nuovo da ognuno su come lavorare, allenarsi, come fare tutto. Potrebbe essere una stagione interessante per noi. Possiamo fare tanto gioco di squadra nel team femminile, quindi aspetto con impazienza la prossima stagione.”
Qual è la cosa migliore del team secondo te? “Siamo come una piccola famiglia. Siamo ottimi amici e lavoriamo molto bene insieme. Poi il cibo è sicuramente molto buono!”
C’è poco tempo per parlare, Bruno Debertolis chiama i quattro atleti alla sessione in palestra. Tanto lavoro, anche con l’Ercolina per esercitarsi per il double poling. Dicembre non è poi lontano…
Info: www.robinsonskiteam.com
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