16 Novembre 2024

Zarabazà

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Seconda edizione del Festival “Questa è la mia terra” a Campobello di Licata per il diritto a restare in Sicilia in collaborazione con la LUMSA.

Secondo uno studio oltre il 78% degli intervistati ritiene che nell’Isola vi siano meno opportunità rispetto ad altre regioni. Nasce un intergruppo al parlamento nazionale.

Campobello di Licata (AG) – L’associazione Centro Studi Giuseppe Gatì organizza la seconda edizione del Festival “Questa è la mia terra”, che si terrà il 22 e 23 agosto a Campobello di Licata (AG), con la partecipazione, tra gli altri, di Roberto Lipari.
A un anno dal debutto, il Festival “Questa è la mia terra” ritorna con l’obiettivo di ribadire il suo impegno nella promozione e valorizzazione del diritto a restare al Sud.

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con la Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA), il Festival intende sostenere il diritto di realizzare i propri sogni senza dover essere costretti ad abbandonare la propria terra d’origine.
Il programma si articola in due momenti centrali: “Costruire” e “Celebrare”.

Il 22 agosto, durante la giornata dedicata al “Costruire”, i partecipanti saranno coinvolti in tavoli tematici, finalizzati alla redazione di un documento basato sul progetto di ricerca “MA.DRE”, condotto dal Centro Studi G. Gatì nei primi mesi del 2024.

La serata del 23 agosto, invece, sarà dedicata al “Celebrare” con esibizioni musicali e artistiche di gruppi locali che incarnano i valori del Festival.
Una delle novità di quest’anno è la presentazione della prima ricerca legata al progetto MA.DRE, realizzata nelle scuole di Campobello di Licata, Ravanusa e Canicattì.

Un gruppo di oltre mille studenti è stato intervistato per individuare le cause che spingono i giovani a lasciare la propria terra e per esplorare soluzioni che possano invertire questa tendenza.
I risultati, che saranno al centro della discussione del 22 agosto, evidenziano un quadro preoccupante: oltre il 78% degli intervistati ritiene che in Sicilia vi siano meno opportunità rispetto ad altre regioni, mentre solo l’1,68% ritiene che le opportunità siano maggiori.

Il resto degli intervistati è equamente diviso tra chi non sa e chi ritiene che le opportunità siano simili. Un dato particolarmente significativo riguarda il divario di genere: più dell’81% delle donne intervistate ritiene che in Sicilia ci siano meno opportunità rispetto ad altre regioni, una percentuale che supera di 6 punti quella degli uomini, dei quali comunque il 75,36% percepisce la Sicilia come meno attrattiva rispetto all’estero.
Questi dati saranno analizzati nel corso del brainstorming collettivo del 22 agosto, che per il secondo anno consecutivo offrirà un momento di riflessione e analisi, con l’obiettivo di rafforzare il legame con le proprie radici e promuovere una nuova visione del futuro.
All’evento parteciperà anche l’On. Giovanna Iacono, promotrice dell’intergruppo Parlamentare per il diritto a restare, presentato alla Camera lo scorso 31 luglio e sostenitrice dell’iniziativa.