20 Settembre 2024

Zarabazà

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INCONTRA LA DANZA: tre serate con le pubblicazioni Gremese al Festival di Danza di Sabaudia

Gremese editore è lieto di annunciare la presentazione di tre delle sue più recenti pubblicazioni di danza all’interno del Festival di Danza della Città di Sabaudia. INCONTRA LA DANZA, in programma dal 26 al 29 agosto presso il Belvedere del lago di Paola, a Sabaudia (LT), vedrà svolgersi incontri con gli autori, ad ingresso libero, in programma alle ore 19:45.

Il primo appuntamento, martedì 27 agosto, è con Anna Maria Prina per la sua autobiografia Incontro con la danza, scritta insieme a Francesco Borelli: la storica Direttrice della Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano investiga fra ricordi, contesti, personaggi e annovera storie, modelli e metodologie nella costruzione di una professione, quella della danza, approfondendo anche gli aspetti più intimi di una figura dalla fulgida passione e profonda onestà intellettuale. I racconti dei suoi trent’anni di attività alla Scala sono impreziositi da una serie di immagini private e provenienti dall’archivio del Teatro alla Scala che illustrano e custodiscono salienti momenti di vita e professione di artisti come Roberto Bolle, Carla Fracci, Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Paolo Grassi, Giorgio Strehler e molti altri. Ma il libro parla anche di amore, famiglia, temperamenti, inclinazioni, e in gran parte del senso della vita che si ritrova nelle piccole cose: un’eredità spirituale che Anna Maria Prina affida a chi vorrà trarne motivo di ispirazione.

Mercoledì 28 agosto Elena Viti, autrice del saggio Educando in danza, scritto insieme ad Antonella Lazzaretti e Sabrina Lucido, illustrerà il progetto per l’infanzia proposto dall’Accademia Nazionale di Danza, improntato sui più moderni studi sul corpo, sulla didattica e sui diversi approcci psico-pedagogici in ambito ai laboratori su musica e movimento, voce-parola-testo, movimento e segno grafico organizzati dall’Accademia per bambini dai 6 ai 10 anni di età. Un indispensabile testo di riferimento non solo per docenti, allievi e famiglie, ma anche per tutti i possibili fruitori impegnati con l’avvio alla formazione infantile alla danza, che offre testi con concrete indicazioni operative, testimonianze, idee, considerazioni pedagogiche e artistiche, oltre a un nutrito corpus di immagini a colori, tra foto didattiche, momenti esperienziali e disegni dei piccoli coinvolti.

Giovedì 29 agosto la rassegna chiuderà con il saggio di Flavia Pappacena dedicato a Jia Ruskaja, la celebre danzatrice russa (1902-1970) che fondò l’Accademia Nazionale di Danza. Frutto di decenni di studio e di riflessione, e di una minuziosa ricerca di fonti d’epoca (recensioni, manifesti, cortometraggi, archivi fotografici, documenti manoscritti, testimonianze delle “allieve storiche”, ecc.), il volume è stato ideato e strutturato dall’autrice come un laboratorio di documentazione e approfondimento, e come scambio tra studiosi. Il suo obiettivo, in particolare, è quello di ricostruire il percorso artistico, creativo, didattico e imprenditoriale della danzatrice dalle esperienze interpretative e coreografiche presso il Teatro degli Indipendenti nella Roma dei primi anni Venti, ai progetti didattici che via via approdarono alla Regia Scuola di Danza (1940); dall’Accademia Nazionale di Danza (1948) e alle strategie per l’affermazione di quest’ultima sul piano nazionale e internazionale fino alla creazione di un originale sistema di notazione del movimento (l’Orchesticografia/Scrittura della danza). Un volume che fa anche luce su aspetti fondanti dell’estetica ruskajana, quali la visione complessiva di stampo registico, la sensibilità per il colore e la luce, la percezione profonda del suono, l’“espressione che viene dal di dentro”. Senza dimenticare lo sguardo rivolto al rapporto tra la danza e le altre arti, premessa essenziale per la costruzione di quella “scuola aperta” dal forte stampo educativo e dalla composita struttura culturale con cui Ruskaja prese le distanze dai modelli tramandati dalle scuole di ballo teatrali e creò le premesse per quello sviluppo che consentì all’Accademia Nazionale di Danza di approdare all’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica).

Gli incontri, realizzati in collaborazione con la casa editrice Gremese, saranno moderati da Monica Lubinu, giornalista e critica di danza.