Anche a Tokyo presente il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana
Da oggi fino al 30 agosto il MEI in collaborazione con Rai Italia con le storie di emigrazione in Giappone e il testimonial Luca Vullo
Genova- Dopo le tappe di Buenos Aires e Los Angeles, continua il tour del MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana ospitato all’interno del Villaggio Italia, l’Esposizione Mondiale Itinerante e Pluriennale allestita nel porto di Tokyo per l’arrivo di Nave Amerigo Vespucci.
Nel grande schermo allestito al centro del Villaggio saranno proiettate, in collaborazione con Rai Italia, alcune storie emblematiche dell’emigrazione italiana in terra di Giappone e i video spot gestuali di Luca Vullo, ambasciatore della gestualità italiana nel mondo con sottotitoli in lingua inglese. Tutte le mostre all’interno del villaggio saranno visitabili – ad ingresso gratuito – fino al 30 agosto.
Dopo il numero record di 60.000 visitatori in meno di tre mesi alla “MEI Experience Room” – l’esperienza multimediale immersiva sull’emigrazione italiana realizzata a Buenos Aires in occasione del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci – e la tappa nel Villaggio Italia allestito lo scorso luglio nel porto di Los Angeles, sbarca a Tokio, seguendo la scia del Vespucci, la campagna di comunicazione internazionale del MEI.
All’interno dell’Immersive Hall del Villaggio Italia, un ambiente immersivo con uno schermo ricurvo di 25 metri, saranno visibili le storie di tre giovani italiani – Taishi, Francesca e Giulia– che attraverso il racconto delle proprie esperienze di vita e lavorative nella città di Tokio, offrono una testimonianza delle opportunità e dello spirito di accoglienza del Paese del Sol Levante in cui gli italiani risultano particolarmente apprezzati. Il percorso è stato realizzato in collaborazione con il partner Rai Italia, presente all’interno del Museo di Genova con un allestimento specifico, le cui storie fanno parte integrante del museo stesso
I contributi video saranno intervallati dagli spot di Luca Vullo, testimonial della campagna del Mei.
Per Paolo Masini, presidente della Fondazione MEI: “Seguire la scia dell’Amerigo Vespucci per il MEI significa raccontare la storia della nostra emigrazione a migliaia di persone, come già avvenuto in altri Paesi. Storie emblematiche scelte di volta in volta, in stretta relazione con il Paese coinvolto come accade per Tokyo. Percorsi che permettono di far conoscere e approfondire vicende spesso dimenticate. Dopo il grande successo riscosso a Buenos Aires e Los Angeles, che ci conferma di essere sulla strada giusta, quella di Tokyo sarà una nuova affascinante tappa per la costruzione della più grande narrazione popolare e collettiva del nostro Paese che, insieme, stiamo realizzando. Un racconto che vede Rai Italia un partner prezioso e irrinunciabile”.
Per Fabrizio Ferragni, direttore di Rai Italia: “Continua sempre in modo molto proficuo la collaborazione tra Rai Italia, l’offerta della Rai per l’estero, con il Museo Nazionale dell’Emigrazione di Genova: è un modo per rendere ancor più fresco e contemporaneo il racconto di quanti per un periodo, più o meno breve o più o meno lungo, lasciano il nostro paese e vanno a vivere con la loro italianità in un’altra parte del mondo. C’è una coincidenza di obiettivi che ci consente di operare in una aggiornata sinergia a sostegno del Sistema Italia”.
Dopo Tokyo, il Mei farà tappa a Lima, nuovamente con la “MEI Experience Room”, la sala immersiva ideata e realizzata dalla Fondazione MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e curata da ETT, azienda genovese di Gruppo SCAI, che progetta e produce a livello internazionale allestimenti multimediali per cultura, turismo ed eventi.
Il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana – nasce dall’accordo tra il Ministero della Cultura, la Regione Liguria e il Comune di Genova con la volontà di raccontare molteplici aspetti del fenomeno migratorio italiano dall’Unità d’Italia ad oggi. Il riallestimento multimediale è visitabile all’interno della Commenda di San Giovanni di Pré, ristrutturata per l’occasione, e vive in stretta relazione con il Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni e il Galata Museo del Mare. Da Genova milioni di italiani sono partiti diretti alle Americhe, all’Africa, all’Asia, all’Australia e all’Europa lasciando tutto per giocarsi un viaggio senza ritorno. Il MEI nasce per ricordare questi migranti, raccontare le storie e i motivi della partenza da punto di vista umano, storico, sociologico. Un museo innovativo e multimediale, dove i visitatori possono interagire con spazi e oggetti e vivere esperienze immersive grazie allo stato dell’arte della tecnologia. Vedere, ascoltare, imparare e mettersi alla prova, negli allestimenti scenografici di uno degli edifici medievali più antichi della città.
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