All’Antica Tonnara Bordonaro di Palermo “Rosa fra i Gigli”, collettiva del “Gruppo Colorato” dedicata a Santa Rosalia

“Rosa fra i Gigli” è il titolo della collettiva dedicata a Santa Rosalia in corso all’Antica Tonnara Bordonaro, in piazza Bordonaro 9 a Palermo, fino al 15 settembre.
L’esposizione si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Santuzza, a quattrocento anni dal ritrovamento del corpo miracoloso della Patrona della città.

Protagonisti della mostra, che vede alla direzione artistica Aurelia Canè, gli artisti del “Gruppo Colorato” Lory Andriolo, Miguel Avila, Bianca Ballerino, Adriana Bonanno, Annita Borino, Laura Buffa, Ernesto Butticè, Genziana Buttitta, Aurelia Canè, Chiara Costa, Veronica De Maria Bergler, Sandro Di Stefano, Giusy Di Falco, Anna Giulia Enrile, Maria Pia Esposito, Carmen Frisina, Rossana Geraci, Francesca Gucciardi, Sarah Gucciardi, Sara Granà, Giuseppe Gurrera, Cecilia Grutta, Patrizia La Bua, Vincent Mancino, Ida Marretta, Rossella Marino, Gabriele Mastropaolo, Claudia Messina, Nicoletta Militello, Claudia Oliveri, Daniela Orlando, Angelo Passano Zanca, Ignazio Pensovecchio, Carla Perez, Giovanna Piazza, Marco Previti, Vittorio Randisi, Fulvia Reyes, Francesca Rubino, Maria Silvana Ruggeri, Fanny Rumeo, Marixa Sànchez, Rossella Spinuzza, Michele Stocco, Maria Rosa Tutone e Anita Vitrano.

IL FINISSAGE CON MAURI LUCCHESE E KETTY TAMBURELLO

Il vernissage, curato dalla professoressa Fulvia Reyes, presidente onoraria del “Gruppo Colorato”, si è tenuto lo scorso sabato 7 settembre alla presenza della giornalista Marianna La Barbera, del direttore artistico Aurelia Canè, della professoressa Carmen Frisina e del professore Ciro Li Vigni.
Il finissage, invece, si terrà venerdì 13 settembre alle 18:30, con l’intervento del presidente del “Gruppo Colorato” Mauri Lucchese e della poetessa Ketty Tamburello, che ha curato le recensioni degli artisti.
La mostra è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì con ingresso gratuito, dalle 18:30 in poi.

*in copertina l’opera di Ignazio Pensovecchio, “L’Apparizione”