Appuntamento giovedì 26: bandito lo smartphone
È la nuova frontiera della festa. Il fenomeno è nato negli Stati Uniti e sta spopolando anche in Europa: fa leva sul silenzio, sull’ascolto, sul piacere di stare insieme e leggere, trascorrendo un paio d’ore in luogo dall’atmosfera rilassante, dove ci si può anche riempiere gli occhi di bellezza. Gli smartphone, però, sono assolutamente banditi, niente post, selfie, scatti.
Arriva a Torino il silent reading party: andrà in scena giovedì 26 settembre alle 20,30 ed è organizzato da Compagne di Banco, alias Elena Forno e Chiara Avidano, che compagne di banco lo sono state veramente, sui banchi del liceo classico Alfieri, e poi si sono ritrovate per scrivere un blog, un diario a due voci che, da marzo 2024, racconta di cose, eventi, persone, usi che furono, partendo dalla scuola, ma arrivando all’attualità. Hanno scelto un luogo speciale per questa festa, in centro, un posto che alcuni torinesi hanno già scoperto perché inserito nel circuito Open House: si tratta degli originalissimi spazi di 515, agenzia creativa di via Mazzini 40. Per dare un tocco italico, la serata è stata ribattezzata “Silenzio, ora si legge. Una festa silenziosa per leggere e ascoltare”.
L’idea
L’idea è quella di partecipare a una festa dedicata alla lettura, in compagnia, tra amanti dei libri e curiosi. L’iniziativa nasce, però, non solo per celebrare il piacere della lettura, ma anche la bellezza del silenzio, riempito di «cose di senso». Obiettivo: il recupero di spazi calmi in cui il pensiero si genera e prende spazio.
«Per questo i cellulari vanno spenti – dice Chiara Avidano – Bisogna riprendere in mano la propria mente e il proprio pensiero libero, dobbiamo imporci di allontanare uno strumento che ormai è vitale, ma è distraente e disturbante, bisogna ammetterlo». Elena Forno aggiunge: «Il cellulare si spegne e si dimentica il mondo social virtuale per abbracciare quello reale e, dopo la lettura, per condividere pensieri e impressioni».
Cosa occorre portarsi? Un compagno di avventure e letture, «libro o persona», spiegano le organizzatrici. Poi, occorre ritagliarsi un’ora di tempo dove parleranno parole scritte, lette e ascoltate: gli spazi di 515 saranno allestiti per ospitare una festa simile, con tappeti e cuscini. L’idea è rilassarsi, godere di uno spazio davvero originale e normalmente non accessibile al pubblico, leggere un libro o ascoltare una storia.
Alla fine, è previsto un brindisi. Prenotazione consigliata compagnedibanco90@gmail.com
Presente alla festa silenziosa anche la casa editrice indipendente Buendia Books che metterà a disposizione una selezione di libri scontati per chi desidera scoprire nuove storie anziché portare le proprie con sé.
Compagne di banco
Le compagne di banco sono un blog: le autrici, ogni settimana, postano una serie di scambi e di riflessioni che toccano questioni legate alla quotidianità sociale, culturale e politica, incentrando i testi sul passaggio generazionale.
Hanno già organizzato degli incontri alla Piola-libreria di Catia in via Bibiana, presidio culturale di Barriera, da Comala, luogo di incontro e studio dei giovani sotto l’occhio attento del grattacielo San Paolo, e al Cecchi Point Casa del quartiere. Negli appuntamenti dal vivo la formula è curiosa: prevede la lettura del tema della settimana postato sulle pagine di diario del blog, il dialogo con i presenti, la raccolta dei “bigliettini” che ognuno può scrivere sull’argomento dell’incontro o su un proprio pensiero legato al progetto, su un ricordo della scuola o del proprio compagno di banco o di quello che sente in quel momento.
Nell’autunno, saranno in programma nuove date e occasioni di incontro: a fine ottobre, invece, andrà in scena una passeggiata letteraria per raccogliere idee (e magari castagne!) lungo il fiume insieme alla scrittrice Cristina Converso.
LA STORIA
Elena e Chiara a settembre del 1990 si trovano nella stessa classe, Iª A, liceo classico Vittorio Alfieri, Torino. Passano cinque anni tra alti e bassi scolastici e personali e proseguono gli studi alla facoltà di Lettere e Filosofia di Torino. Si incontrano in modo sporadico e saltuario, fino a una sera del 2022, dove scoprono che, tra vita professionale, famiglia, interessi, società, politica, ricordi, molti sono gli spunti su cui dialogare, ragionare, discutere tra loro e con gli altri. Non resta che fare un blog.
LE AUTRICI
Elena Forno è nata e vive a Torino, dove si laurea in Storia Contemporanea e lavora in ambito amministrativo in UniTo. Tre figli, un compagno, due gatte.
Dal 1993 al 1995 partecipa al lavoro di ricerca storica sull’effetto di epurazione delle leggi razziali del 1938 sul Liceo Classico Vittorio Alfieri, dove consegue la maturità classica. Nel 1994 è in giuria giovani al Festival del Cinema di Venezia, l’anno dopo vince il primo premio per i 50 anni della resistenza con il testo teatrale “L’ora del lupo”. Si occupa di teatro in ambito civile, come regista, attrice e con laboratori per giovani. Dal 2017 collabora con Orme Scuola di Arti Sceniche e Impegno civile. Nel 2017-2018 collabora con Asai al doposcuola di aggregazione di Mirafiori Sud per un progetto di integrazione dei giovani nelle Periferie Urbane.
È fondatrice e presidente dell’associazione Primavera Pajetta, comitato civico per il recupero di spazi, luoghi e tempi urbani sul territorio di Mirafiori e partecipa alla fondazione di Historia Magistra, associazione culturale per il diritto alla storia. Nel 2024 pubblica “I motori della Rivoluzione” con Buendia Books.
Chiara Avidano nasce a Milano il 23 settembre 1976 e diventa torinese nel giro di qualche anno. Frequenta il liceo classico Vittorio Alfieri e si laurea all’Università degli studi di Torino in Lettere Moderne in Storia del Teatro. Collabora con alcuni giornali locali come correttrice di bozze e scrive articoli di costume e cultura sull’inserto “NordOvest” del Sole24Ore.
Nel 2006 incontra il mondo dell’enogastronomia ed è amore: comincia ad occuparsi di comunicazione e marketing in progetti di valorizzazione gastronomica della Regione Piemonte, fino a portare gli chef stellati nelle carceri per attività di formazione e informazione.
Prosegue il suo percorso professionale come freelance, lavorando in settori diversi, da quello politico a quello sociale, occupandosi di comunicazione, progettazione, ufficio stampa, copy-writing in un continuum temporale fino a oggi.
A fine 2022 pubblica la raccolta di poesie “Misto Archivio”, NeosEdizioni.
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