ParmaJazz Frontiere Festival 2024
28 Settembre / 25 novembre
Numerose le nuove produzioni a firma ParmaFrontiere
Fra gli ospiti: Bobo Stenson, Zoe Pia e Mats Gustafsson, Nils Petter Molvaer, Evan Parker e Walter Prati, Stefano Battaglia e Mirco Mariottini
Ai nastri di partenza la XXIX edizione di ParmaJazz Frontiere Festival che quest’anno – con l’immancabile e preziosa direzione artistica di Roberto Bonati – porterà, come sua consuetudine, un sottotitolo emblematico: Scosse, Gesti, Oscillazioni. Ancora con un riferimento al tema dei Movimenti, musicali come culturali e sociali di questo nostro tempo, che è la traccia di un più ampio progetto triennale. Al centro, come sempre, un equilibrato alternarsi fra nuove produzioni, formazione ma anche importanti ospitalità. A corredare la grafica nuovamente, come oramai tradizione, un’immagine di Pietro Bandini che, quest’anno, sarà quella di un contrabbassista sfumato su sfondo bianco. Fra i protagonisti di questa edizione, che dipanerà i suoi suoni fra il 28 settembre e il 25 novembre 2024, avremo personaggi come: Bobo Stenson con il suo trio che apre il 28 settembre il Festival con il recente progetto Sphere; Zoe Pia e Mats Gustafsson il 2 novembre in una produzione della Fondazione Musica per Roma. E l’8 novembre Nils Petter Molvaer alla sua tromba in trio con Jo Berger Myhre a chitarra e basso, Erland Dahlen alla batteria. Il 15 novembre in programma il Concerto in Duo di Evan Parker e Walter Prati. Mentre Stefano Battaglia e Mirco Mariottini saliranno sul palco della Casa della Musica il 22 novembre.
Nell’ambito delle produzioni del Festival, il ruolo centrale è affidato ai progetti per orchestra cui negli ultimi anni Roberto Bonati si sta dedicando con passione: il 13 ottobre, in collaborazione con Fondazione Teatro Regio e all’interno del cartellone del Festival Verdi, la ParmaFrontiere Orchestra sarà impegnata, al Teatro Farnese, nella ripresa di un importante omaggio di Bonati stesso a Shakespeare e all’affascinante personaggio di Lady Macbeth: The Blanket of the Dark, a Study for Lady Macbeth completamente riorchestrata per l’occasione. Anche quest’anno – sempre al Teatro Farnese il 29 settembre – Parma si animerà dei suoni di giovani musicisti da tutta Europa con l’European Jazz Workshop: una residenza e un concerto, The Silk Road dedicato al centenario di Marco Polo, che in questa edizione coinvolgerà, a fianco del Conservatorio A.Boito di Parma, la Hochschule für Musik da Norimberga, The Norwegian Academy of Music da Oslo, la Universität für Musik und darstellende Kunst Wien da Vienna. Mentre il 27 ottobre torna un nuovo appuntamento della Chironomic Orchestra, sempre diretta da Roberto Bonati, con un nuovissimo progetto che tornerà ad animare della sue suggestioni l’Abbazia di Valeserena-CSAC.
Uno spazio significativo anche alle produzioni più raccolte come per i due progetti di Luca Perciballi, musicista storico fra i giovani talenti formatisi attorno al Festival: quello con Simona Bertozzi il 6 ottobre e quello di Field recording con Emiliano Vernizzi il 12 ottobre. E, in generale, alle produzioni nate dalla creatività dei musicisti cresciuti attorno al Festival: come per Double Wind il 2 ottobre, protagonista l’E.R. Sextet con Elena Rosselli alla voce, Gabriele Fava al sax, Enzo Panepinto alla chitarra, Frank Masetti al basso, Roberta Baldizzone al pianoforte e Carlo Taci alla batteria.
Rimangono gli appuntamenti fissi del Festival, a cominciare dal ricordo di Giorgio Gaslini che quest’anno prenderà la forma di un Concerto in onore di Giorgio Gaslini, nel decennale della scomparsa, in programma il 17 novembre, protagonista Daniele Nasi, già vincitore del Premio Gaslini 2023. Torna anche l’appuntamento con La Stanza di Caterina che sarà affidato ad Agnese Amico. Tornano poi gli immancabili Cartoons! (26 ottobre), la grande musica delle colonne sonore dei cartoni animati in chiave jazz. Sempre dedicato al mondo dei più piccoli, in programma un progetto di Pato Valderrama con il suo Torototela Quartet. E il workshop, giunto quest’anno alla sua IX edizione, con gli allievi del Liceo Bertolucci che sarà tenuto da Tobia Bondesan con il concerto finale il 9 novembre.
Il 22, 23, 25 e 26 novembre, infine, Crine, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto con la performer Carlotta Spaggiari e Roberto Bonati, composizione e contrabbasso. Con questa coproduzione ParmaFrontiere/Lenz Fondazione Maestri e Pititto rimettono al centro della propria indagine l’opera tragica di Alessandro Manzoni.
Due le uscite discografiche che verranno lanciate in occasione di questo Festival: la registrazione di Si erano Vestiti alla Festa, l’omaggio di Roberto Bonati e della ParmaFrontiere Orchestra ai Cento anni dalle Barricate di Parma (1922- 2022) registrato il 23 ottobre 2022 al Teatro Farnese. E The Gesture of Sound, The Gesture of Colour, in questo caso la registrazione del progetto, sempre di Bonati questa volta con la Chironomic Orchestra, del Concerto del 16 ottobre 2022 all’Abbazia di Valserena-CSAC.
Fra le numerose location parmigiane coinvolte avremo: l’immancabile Casa della Musica, gli affascinanti Teatro Farnese, i Voltoni del Guazzatoio e l’Abbazia di Valserena. Ma anche il Ridotto del Teatro Regio, l’Ape-Parma Museo e il Lenz Teatro.
Giunge al termine il progetto triennale dedicato ai “Movimenti” e si rivolge questa volta
al mondo interiore dell’artista, a quelle Scosse, Gesti e Oscillazioni che sono nucleo e tappe del procedimento creativo e metafora della nostra stessa esistenza.
C’è un rapporto di reciprocità tra il movimento interiore e il lavoro esteriore, tra spirito e corpo, il nostro corpo che crea, che plasma, che risuona. È affascinante osservare il corpo di un artista in azione, il corpo che danza, la mano che dipinge, che suona, che lavora l’argilla.
Fondamentali sono la riflessione e la ricerca sul gesto strumentale, su come ogni strumento porti con sé un gesto fisico, unico e speciale che ci rivela l’essenza dello strumento.
Così, attraverso la danza delle dita, il movimento delle labbra, come in un bacio, nasce la musica.
Benvenuti alla XXIX edizione di ParmaJazz Frontiere
Roberto Bonati
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