“Pure a te”, il nuovo singolo dei Mescalina, è una ventata di energia che parla la lingua della verità. Non è solo una canzone sulla fine di una storia.
Mescalina – Pure a te
E’ un racconto schietto, privo di filtri, che colpisce per la sua capacità di trasformare un’esperienza dolorosa in qualcosa di universale e liberatorio. La band sceglie un approccio che si distingue nettamente dal sentimentalismo tipico di tanti brani post-rottura. Qui non ci sono lacrime melodrammatiche, ma parole dirette e una melodia che ti spinge a muoverti, quasi a scrollarti di dosso il peso delle delusioni amorose.
Il sound synthwave anni ’80 è irresistibile, una scelta che dona al pezzo un’energia frizzante e contagiosa. Il ritmo è accattivante, perfetto per accompagnare la sincerità del testo. Ascoltandolo, si ha l’impressione di ballare su un filo sottile tra amarezza e leggerezza, ed è proprio questo equilibrio che rende “Pure a te” così interessante. È un brano che puoi urlare a squarciagola, ballare in macchina o semplicemente dedicare a qualcuno con un mezzo sorriso.
Ciò che ho apprezzato di più è la schiettezza con cui i Mescalina si rivolgono al pubblico. Parlano con una sincerità disarmante, quasi come farebbe un amico che non ha paura di dirti la verità. Non cercano di edulcorare la realtà né di coprirla con metafore elaborate: il testo è diretto, e proprio per questo riesce a essere incredibilmente empatico. Il ritornello, in particolare, è una scarica di adrenalina, una frase che ti entra in testa e non ne esce più.
“Pure a te” è una canzone che cattura per la sua autenticità e per il modo in cui riesce a rendere un momento doloroso qualcosa di condivisibile e liberatorio. Schietta, orecchiabile e travolgente: i Mescalina hanno centrato il bersaglio.
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