16 Dicembre 2024

Zarabazà

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Santa Caterina Valfurva punta sull’inclusione e ospita perla prima volta la Coppa del Mondo paralimpica

Omar Galli, responsabile Technic Ski


Tappa dedicata alla velocità dal 7 al 9 gennaio 2025
Lo sci e la montagna sono e devono essere accessibili a tutti. E Santa Caterina Valfurva da anni sta lavorando e investendo per offrire un comprensorio a misura di giovani, famiglie, atleti e disabili.

Dopo tante edizione della Coppa del Mondo di sci alpino – la prima volta fu nel 1984 e l’ultima nel dicembre 2020 – la pista Deborah Compagnoni torna grande protagonista a livello internazionale ospitando una tappa del Para Alpine, la Coppa del Mondo del circuito paralimpico, ora sotto l’egida della Federazione Internazionale Sci & Snowboard.

Una prima volta per Santa Caterina Valfurva, che accoglierà i migliori atleti al mondo dal 7 al 9 gennaio 2025. Sarà il quarto appuntamento della stagione agonistica 2024/2025, iniziata proprio ieri – mercoledì – con il superG di Steinach am Brenner (Austria). Il circuito internazionale successivamente si sposterà in Francia per gli slalom e i giganti di Tignes e Courchevel, per poi approdare in Alta Valfurva per due gare femminili e altrettante maschili. Sono previste due allenamenti ufficiali nella giornata di martedì 7 gennaio, mercoledì 8 la prima discesa, giovedì 9 la seconda.

Il presidente Fisip, Paolo Tavian

Sono pronti a misurarsi sul celebre pendio della Valfurva atleti provenienti da Corea del Sud, Francia, Stati Uniti, Norvegia, Olanda, Canada, Svezia, Andorra, Giappone Svizzera, Austria, Slovacchia e ovviamente dall’Italia, che attende con entusiasmo l’appuntamento di casa.

L’evento sportivo, organizzato da Technic Ski con la collaborazione di Fisip (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) e Santa Caterina Impianti, è stato presentato oggi – giovedì 12 dicembre – a Santa Caterina Valfurva, dove si stanno svolgendo le gare di Coppa Europa. Ed è stata l’occasione anche per illustrare il progetto “Insieme ovunque” promosso da Sciare per la Vita e Deborah Compagnoni. L’associazione, nata nel 2002 per raccogliere fondi e sostenere la ricerca e la cura delle malattie leucemiche, ha deciso di donare 3 sedie a rotelle alla ski area di Santa Caterina Valfurva, a disposizione degli ospiti della località. La campionessa Deborah Compagnoni ha inoltre svelato il nuovo ambassador di “Sciare per la Vita”. È René De Silvestro, lo scorso anno secondo nella classifica generale di Coppa del Mondo.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco di Valfurva Luca Bellotti, l’assessore regionale agli enti locali, montagna e risorse energetiche Massimo Sertori, il presidente della comunità montana Alta Valtellina Francesco Cossi, il presidente Fisip Paolo Tavian, il presidente Fisi Alpi Centrali Franco Zecchini, Deborah Compagnoni e il responsabile di Technic Ski Omar Galli.

Il presidente Fisip, Paolo Tavian

«Sono veramente entusiasta di essere qui, stasera, a Santa Caterina Valfurva – ha dichiarato il Presidente FISIP, Paolo Tavian – non solo perché siamo in uno scenario unico a presentare un progetto di grande valore, ma soprattutto perché, quando una località così celebre per lo sci e per le competizioni normo si apre al mondo paralimpico, significa che l’attenzione che il nostro sport merita sta diventando maggiore e significa che qualche località in più vuole mettersi alla prova. In questo caso direi anche più della sola località: questa sarà infatti anche la prima gara internazionale di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico nell’intera Regione Lombardia».

«L’accessibilità in montagna – continua Tavian – è un tema enorme e complicato, ecco perché dico ‘mettersi alla prova’: Santa Caterina, ospitando una tappa di Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico, come fanno i nostri atleti vuole sfidare i propri limiti e, speriamo, non considerarli più tali. Ringrazio dunque la società Technic Ski che si occuperà di organizzare la tappa con Santa Caterina Impianti, le istituzioni tutte e i volontari che collaboreranno alla miglior riuscita dell’evento per essersi messi in gioco con noi».