Reduci dal successo di P.O.V., brano che ha sancito il loro ritorno, premiato dagli streaming, dalle recensioni della critica e dal pubblico che ha avuto modo di ascoltarla nei recenti concerti, la band Worabbi e le dovute precauzioni presenta il singolo Cavallina sbronza con cui continuano il loro viaggio all’interno della solitudine emotiva.
Protagonista una ragazza che trova la propria consolazione negli alcolici, riflesso di una generazione costretta a scontrarsi con una realtà precaria in tutte le sfere dell’esistenza. In un mondo che va sempre più veloce, possediamo solo le connessioni che riusciamo a creare e quando queste vengono meno le andiamo a ricercare nei film, nei libri, nelle canzoni e nelle persone.
Cavallina sbronza conferma la scrittura originale sospesa tra malinconia e ironico cinismo di Worabbi che, su una base folk in cui i fiati trasmettono un’atmosfera ilare e gioiosa, tratteggia questo personaggio in balia di se stesso, una giovane donna conosciuta con una lacrima sul viso in una società dove sorridere è obbligatorio, intenta a ballare e che fugge via come il tempo che non torna e come le occasioni perse. E così un amore non corrisposto diventa un quadro da ammirare nei momenti di nostalgia e porta a volte a concedersi solo per la compensazione dell’affetto che non abbiamo ricevuto da chi avremmo voluto. Nel titolo un dichiarato omaggio a Giovanni Pascoli, romagnolo di origine come i componenti della band.
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Arguto, sbracato, scazzato, sopra le righe, idealmente brillo, ma non solo idealmente. Worabbi e le dovute precauzioni è un gustoso collettivo, fondato da Marco Vorabbi, di sbandati alle prese con un teatrino colorito e grottesco di personaggi caricaturali, una carrellata variopinta di falliti, derelitti, comparse in sketch di piccola vita quotidiana. Un folk agitato lanciato a ritmo incalzante tra la via Emilia e i Balcani incornicia storie tragicomiche di bassa umanità. Il menestrello riminese accompagnato dalle note della sua nobile compagna a 6 corde, e dalla band formata da Roberto Penna (basso), Pietro Galvani (batteria), Alex Magnani (strumenti etnici) e Giuseppe Morfino (piano), ha pubblicato il primo disco dal titolo Verranno tempi migliori a inizio 2020, poco prima del lockdown.
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