Firenze – Un saluto a tutte le pisane e a tutti i pisani è stato lanciato oggi, giornata del Capodanno dell’Annunciazione, dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo: “E’ bello vedere il Duomo strapieno di turisti, di cittadine e cittadini, ma anche di tutti coloro che ogni giorno si impegnano per le manifestazioni storiche – ha commentato – i colori, la storia, le tradizioni, la grandezza di Pisa esplodono in questo luogo di arte, di bellezza”. “Ai cittadini pisani un buon 2024, sperando che sia un anno pieno di gioie, un anno intenso da vivere con le persone cui si vuole bene”, si è augurato il presidente, celebrando la ricorrenza nella sua città.
E’ infatti dal marzo del 2015 che l’Assemblea toscana ha introdotto il “Capodanno dell’Annunciazione” per ricordare che fino al 1749, nella nostra regione, l’anno civile iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebrava la festa dell’Annunciazione.
Nel 1582, poi, con l’entrata in vigore del calendario gregoriano l’inizio dell’anno venne fissato al 1º gennaio, ma Pisa ed altre città toscane continuarono a considerare il 25 marzo come il loro Capodanno. L’“annus pisanus”, fin dal Medioevo, è una tradizione che si è tramandata fino ai nostri giorni.
Ed il 25 marzo Pisa continua a rendere onore alla storia e augurare, di cuore, Buon Anno a tutta la Toscana.
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