inaugura il Festival Como Città della Musica
L’opera di Giuseppe Verdi è il titolo scelto per questa edizione del progetto di opera partecipativa di AsLiCo, diventato elemento distintivo e caratterizzante del Festival Como Città della Musica. La regia sarà affidata a Alessio Pizzech, mentre la direzione musicale sarà del M° Enrico Lombardi.
Arena del Teatro Sociale di Como
giovedì 29 giugno, sabato 1 e lunedì 3 luglio 2023 – ore 21.00
200.Com Un progetto per la città
AIDA
A dieci anni di distanza dalla prima volta nel 2013, è ancora l’Arena del Teatro Sociale di Como il luogo scelto dal Festival Como Città della Musica, sempre diretto e organizzato dal Teatro Sociale di Como, in collaborazione con la Società dei Palchettisti e con il sostegno del Comune di Como, con l’idea condivisa che la cultura abbia un ruolo fondamentale per lo sviluppo della città, sia nei confronti dei cittadini che dei turisti.
Il titolo di questa sedicesima edizione, anticipazione del tema della prossima Stagione Notte 2023-24, è legato alle stelle e agli astri e, come da tradizione, è tratto dall’opera partecipativa di AsLiCo che inaugurerà il Festival: Su noi gli astri brilleranno è infatti una citazione dal duetto tra Aida e Radamès.
Aida di Giuseppe Verdi è la IX edizione di 200.Com Un progetto per la città, il progetto di AsLiCo diventato elemento distintivo e caratterizzante del Festival e premiato più volte, nel 2014 con il prestigioso riconoscimento degli Opera Awards, nella categoria Accessibilità, mentre nel 2016 ha ricevuto il Premio Abbiati, intitolato a Filippo Siebaneck.
L’opera andrà in scena giovedì 29 giugno, sabato 1 e lunedì 3 luglio alle ore 21.00.
A dare forma al titolo verdiano nell’Arena del Teatro Sociale di Como sarà Alessio Pizzech, uomo di spettacolo, a tutto tondo: multiforme la sua attività, sia nel teatro di prosa che nel teatro musicale, oltre che come direttore artistico di istituzioni culturali e progetti. Definito giovanissimo dalla critica come uno dei più significativi registi italiani, con straordinaria energia Pizzech ha messo in scena circa 150 spettacoli fra prosa e lirica collaborando con tutti i principali teatri e festival italiani, e per la prima volta con AsLiCo e il Teatro Sociale di Como.
Questa visione registica dell’Aida, sempre più sospesa nel tempo e nello spazio, in un fluire tra passato mitico e futuro postmoderno, avrà come palcoscenico una grande piramide, attorno a cui ruoterà tutta la vicenda.
Accanto al regista, l’altra figura fondamentale sarà il direttore d’orchestra: a dirigere l’Aida sarà il M° Enrico Lombardi, ormai conosciutissimo dal pubblico di Como per aver diretto La Cenerentola di G. Rossini del progetto “Opera domani” 2022 e La traviata di OperaLombardia lo scorso dicembre.
Insieme al team creativo e ai cantanti professionisti, ovviamente non mancherà il Coro 200.Com con più di 200 cantori amatoriali, cuore del progetto partecipativo di AsLiCo, diretti dal M° Massimo Fiocchi Malaspina.
“Sono molto onorato di dirigere questo progetto. – dichiara Alessio Pizzech – Lavorare con così tante persone è una grande responsabilità, ma anche una grande chance e tutti noi siamo contenti di iniziare finalmente quest’opera, l’abbiamo tanto desiderata e attesa perché dovevamo farla prima della pandemia. Sono felice di vedere così tante persone che dedicano il loro tempo all’arte, perché significa che c’è ancora un grande senso civile nel Teatro e che è importante lavorare per se stessi, ma anche per il pubblico. Ogni spettacolo è occasione per fare comunità, e proprio in questo momento ne abbiamo bisogno. Speriamo che la musica unisca i nostri cuori!”
Aida era già stato il titolo scelto per l’edizione 2020 e poi abbandonata causa Covid. “Tante cose sono successe in questi anni – continua il regista – La pandemia, le guerre, hanno cambiato il mondo, hanno cambiato noi, e hanno cambiato anche la mia Aida. Ora il suo amore tra due parti, due fronti, è più che mai attuale.”
“Sono ovviamente molto contento di dirigere un’opera importante come Aida! – racconta il M° Lombardi – Il fatto che il coro sia formato da non professionisti rappresenta una bella sfida, e penso che questo aspetto sia un valore aggiunto perché significa che dietro c’è una passione grande e autentica! Ho lavorato per parecchio tempo con cori di non professionisti e mi ha sempre colpito questa voglia di fare musica insieme, magari dopo aver lavorato tutto il giorno in un altro ambito.
Insomma, sono molto curioso di dirigere questa produzione, soprattutto al Sociale di Como dove ormai mi sento “a casa”!”.
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