17 Novembre 2024

Zarabazà

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UNA RACCHETTA DA TENNIS RACCONTA. RICORDI FAMILIARI DELLA FERRARA EBRAICA

di ERMANNO TEDESCHI

Cosa ci racconta una racchetta custodita con cura per anni dalle famiglie ebraiche ferraresi? Cosa si nasconde dietro un’infinita serie di partite di tennis giocate con amici e parenti all’ombra del Castello Estense?

A svelarcelo è il nuovo libro di Ermanno Tedeschi “Una racchetta da tennis racconta. Ricordi familiari della Ferrara ebraica” (Zamorani, 2023), attraverso foto d’epoca, ricordi di famiglia e interviste, il libro dà voce a un racconto corale che, grazie alle memorie più intime, riannoda le vicende dellaFerrara ebraicae il brusco strappo causato dalle leggi razziali fasciste del 1938 e della deportazione rese così vivide dalla letteratura di Giorgio Bassani.

“Era passato il 16 ottobre (razzia degli ebrei romani) e sempre stando attenti a non farci scoprire, venimmo a sapere che da Ferrara era transitato e aveva sostato un convoglio di carro bestiame diretto verso il Brennero con dentro chiusi ebrei deportati della capitale.

Da uno spiraglio il fratello di mio padre, lo zio Arrigo, aveva gettato un bigliettino che venne raccolto da un ferroviere dove tra l’altro c’era scritto“avvisate mio fratello che fugga e si metta in salvo ” (pag. 31)

L’autore riallacciai fili della Memoriae della storia del suo nucleo familiare durante le leggi razziali:il padre Marcello, lasciata Ferrara si trasferisce a Torino per poter esercitare la professione di medico,il nonno Ermannoalle prese con i militari tedeschi e i loro soprusi, e poi ancora le voci femminili diSimonetta Della Seta, ex direttrice del MEIS, e diPaola Bassani, figlia dello scrittore. Narrazioni che esprimonol’esigenza di ricostruire la memoria collettiva, in cui il passato della città dialoga costantemente con il suo presente e il suo futuro.Una racchetta da tennis racconta è testimonianza coerente per le generazioni che verranno, necessaria a comprendere fatti ed eventi con l’augurio che non si ripetano più, ma anche racconto autentico dell’importante ruolo culturale ricoperto dalla città emiliana.

Ermanno Tedeschi (Torino 1961) è un curatore e critico d’arte, lavora nel mondo della cultura in Italia e all’estero da oltre trent’anni. Ha costruito la sua professionalità partendo dalla passione per l’arte contemporanea maturata con l’attività di gallerista fino al 2014 nelle sedi di Torino, Milano, Roma e Tel Aviv. Costruire progetti artistici e culturali attraverso la ricerca scrupolosa e attenta di argomenti, opere, luoghi e contesti in Italia e all’estero ha permesso di rafforzare l’esperienza verso l’attività curatoriale con un forte obiettivo socio-culturale.

In queste settimane sono in corso le presentazioni del libro a livello nazionale, dopo Ferrara, a Torino (6 giugno), Livorno, Milano, Roma e Venezia.