25 Novembre 2024

Zarabazà

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Family affair: la musica da camera del Trio Rigamonti.

L’ensemble composto da tre fratelli musicisti: la pianista Miriam, la violinista Mariella e il violoncellista Emanuele, sarà ospite domenica 23 luglio al Trecastagni International Music Festival, dove si confronterà con il camerismo di Clara Wieck e di Felix Mendelssohn.  

www.trecastagnimusicfestival.com

CATANIA – Tre fratelli legati dalla passione per la musica da camera. È così che vede la luce il Trio Rigamonti formato da Miriam al pianoforte, Mariella al violino ed Emanuele al violoncello.  Vincitore dell’ultima edizione dell’Ysaye International Music Competition di Liège, negli anni il Trio si è aggiudicato anche numerosi riconoscimenti in Italia tra cui la nomina di Ensemble dell’anno 2020-2021 all’interno del circuito “Le Dimore del Quartetto” e la vittoria al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Carla Maria Giulini” di Bolzano. Dopo aver debuttato all’Auditorium Paganini di Parma con il Triplo Concerto di Beethoven, diretti dal M° Carla Delfrate, e aver suonato per istituzioni quali La Società dei Concerti di Milano, Conoscere la Musica di Bologna e l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, domenica 23 luglio alle ore 21.00 al Largo Abate Ferrara, incontrerà il pubblico del TIMF. Per l’occasione l’ensemble proporrà un programma incentrato sul romanticismo: iniziando con il bellissimo “Trio” in Sol minore op.17 di Clara Wieck per concludere con il celebre “Trio” in re minore op.49 di Felix Mendelssohn. Composto nel 1846, il Trio in sol minore per pianoforte, violino e violoncello si distingue per lo spessore della costruzione tecnica e per gli episodi di alto lirismo ed espressività; da molti è considerato il brano più significativo tra le composizioni di Clara Wieck Schumann. La Wieck ha 27 anni ed è in attesa del quarto figlio quando lo scrive e non potendo viaggiare per eseguire alcuni concerti già programmati, si concentra su questa composizione dove mette alla prova le sue capacità contrappuntistiche conseguenti agli studi dell’opera di Bach. Il primo movimento, Allegro moderato, si apre con un tema brillante, vigoroso e deciso, seguito da un motivo più leggero, accordale, e sincopato. Il secondo movimento, Scherzo: Tempo di Menuetto, è un giocoso intermezzo mentre l’Andante, che costituisce il terzo movimento è commovente e sofferto. L’Allegretto finale, in forma sonata, presenta un tema grave e nervoso al quale si contrappone un secondo soggetto più semplice; una fuga concitata origina una serie di libere variazioni sui due temi. Il “Trio” in re minore op.49 in do minore di Mendelssohn, invece, venne eseguito per la prima volta a Lipsia il 23 settembre 1839, con l’autore al pianoforte. Una composizione che riflette quel profondo equilibrio interiore del musicista di Amburgo, in cui le tre voci strumentali sono fuse in modo omogeneo, con il pianoforte che svolge una funzione di coordinamento nell’ambito di un classicismo formale con l’esposizione, lo sviluppo e la ripresa del materiale tematico. Il primo movimento, Molto allegro e agitato, si apre su una frase dal tono sereno affidata al violoncello e ripresa dal violino e dal pianoforte. Si delinea un secondo motivo e insieme al primo si articola un discorso molto intrecciato di natura melodica. Sul finale il pianoforte si tinge di una tonalità brillante rivelando la godibilità del brano cameristico. L’Andante ha una linea essenzialmente lirica e risente nella sua assorta pensosità dell’influenza beethoveniana, anche se la caratteristica liederistica e cantabile appartiene a Mendelssohn. L’originalità dello Scherzo nel terzo tempo, che racchiude quel senso del fantastico tipico del Romanticismo è una pagina ritmicamente frizzante e ricca di colori, mentre l’Allegro assai appassionato finale è il più complesso e passa dal rigore della forma-sonata, con il primo, il secondo tema e lo sviluppo, ad una melodia calda ed espressiva enunciata dal violoncello, per sfociare poi in un vero e proprio rondò, con richiami al tema originario, variato secondo un gusto vagamente popolaresco. Un concerto che riscrive la storia della musica da camera attraverso lo sguardo e la sensibilità della Wieck e l’estro creativo di Mendelssohn. 

BIGLIETTI

Singolo biglietto: € 15,00 (intero), 10,00 euro (ridotto under 30).   

Per maggiori informazioni namaect@gmail.com 

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